Europa
Dotare genitori, educatori e ragazzi di strumenti che consentano di navigare in Internet in tutta sicurezza.
Questo lo scopo del programma ¿Safer Internet Plus¿, adottato il 9 dicembre dal Consiglio europeo delle telecomunicazioni.
Il Programma, della durata prevista di 4 anni (2005-2008) è stato proposto dalla Commissione europea a marzo e prevede un budget di 45 milioni di euro destinati alla lotta contro i contenuti illeciti e pericolosi sul Web.
Safer Internet Plus copre anche altri media, come i supporti video, ed è stato esplicitamente concepito per combattere anche i materiali a sfondo razzista e le comunicazioni commerciali non sollecitate, meglio note come spam.
¿I genitori e gli insegnanti di oggi vogliono disporre di strumenti e competenze che permettano loro di assicurare un uso sicuro di Internet. Dobbiamo però interessarci maggiormente dell¿uso che i nostri figli fanno dei nuovi media e insegnare loro a usarli in maniera sicura. Questo è vitale per l¿avvenire della società dell¿informazione¿, ha dichiarato Viviane Reding, membro della Commissione incaricata della società dell¿Informazione e dei media.
L¿Unione europea ¿ continua la Reding ¿ ¿coordinerà gli sforzi di elaborazione di questi strumenti e delle competenze. Mi rallegro particolarmente del fatto che il Parlamento e il Consiglio abbiano trovato rapidamente un accordo sulla proposta della Commissione, cosa che ci permetterà di prendere misure rapide ed efficaci per rendere Internet più sicuro e degno di fiducia¿.
Una recente inchiesta Eurobarometro, organizzata nell¿insieme della Ue a proposito di Internet, ha mostrato che più i genitori conoscono la Rete più chiedono informazioni sulla maniera di rendere la navigazione più sicura per i loro bambini.
È vero anche, però, che molti genitori non sono affatto consapevoli dei rischi che i ragazzi corrono su Internet e circa il 60% tra loro non sa neanche a chi rivolgersi per segnalare i contenuti illeciti.
Nei 15 Stati ¿anziani¿ della Ue la penetrazione Internet tra i più piccoli è molto elevata: Danimarca, Gran Bretagna e Paesi Bassi si attestano al 64%; la Svezia al 63%, la Finlandia al 62%. Ma i nuovi Stati membri seguono da molto vicino: l¿Estonia è al 60%, la Repubblica Ceca al 58%.
L¿uso di Internet tra i bambini è più raro in Grecia (15%) e a Cipro (20%), un po¿ più elevato in Portogallo (31%).
Il Safer Internet Plus prosegue il cammino iniziato con il Piano d¿azione 1999-2004, iniziativa che – con uno stanziamento di 50 milioni di euro – ha portato all¿istituzione di una rete europea di hotline, alla nascita di programmi di autoregolamentazione e di codici di condotta, al sostegno dello sviluppo di sistemi di filtraggio e di classificazione dei contenuti e infine alla promozione di numerose azioni di sensibilizzazione.
Nei primi quattro anni di funzionamento, il piano d¿azione ha recato sostanziali benefici ma la complessità delle problematiche e la molteplicità degli attori coinvolti fanno sì che sia necessario intensificare gli sforzi in questo campo.
Quattro le aree di intervento che la Commissione considera prioritarie:
Potenziamento del meccanismo di segnalazione dei contenuti illeciti sulla rete, attraverso un”azione di coordinamento delle linee dirette utilizzate dagli utenti per contattare gli organismi deputati ad intervenire;
Sviluppo delle misure tecnologiche che permettono agli utenti di limitare l”esposizione a contenuti indesiderati e pregiudizievoli. La Commissione intende sostenere la messa a punto di sistemi di filtraggio efficaci e promuovere procedure volte allo scambio di informazioni e di pratiche positive in materia di applicazione delle norme anti-spam;
Promozione di un ambiente sicuro per la creazione del quale l”Unione privilegia un comportamento basato sull”autoregolamentazione che garantisce una certa elasticità di azione unita alla conoscenza della natura dei mezzi di comunicazione in questione, soprattutto in un settore in continua evoluzione com”è quello delle moderne tecnologie della società dell”informazione. La Commissione si impegna a mettere a disposizione degli organismi di co-regolamentazione e autoregolamentazione una piattaforma per lo scambio di informazioni e dati utili;
Potenziamento delle campagne di sensibilizzazione volte ad ottenere la piena consapevolezza dei termini della questione.
La Commissione intende con questo operare un più forte coinvolgimento degli adulti, genitori, parenti, insegnanti, cui rivolgere una sistematica costante informazione sull”uso sicuro di Internet.
Secondo un”indagine compiuta lo scorso anno nei Paesi dell”Unione, è emerso che durante l”attività on line circa il 46% dei bambini nord-europei è stato contattato da persone che volevano incontrarli di persona, che il 14% ha realmente incontrato le persone conosciute sulla rete, ma che solo il 4% dei genitori sa che questo è accaduto o può accadere ai propri figli.
A ciò è da aggiungere che la nuova generazione di cellulari sarà in grado di distribuire contenuti ¿per adulti¿ anche se già sono allo studio le modalità per limitare l¿accesso a tali contenuti in modo che i genitori possano disporre di telefoni con dispositivi di bloccaggio che impediscano ai loro figli di imbattersi inavvertitamente in siti web dal contenuto esplicito e in chat room inadatte.
Da qui la sensazione che i genitori europei sottovalutino la pericolosità dell”esposizione dei loro figli ai rischi derivanti da un”attività on line incontrollata e imprudente, e l”impegno della Commissione a dotarli di ogni strumento per ristabilire comportamenti corretti e sani.
© 2004 Key4biz.it
Per ulteriori approfondimenti, leggi:
I rischi di Internet: il Parlamento Ue stanzia 45 mln di euro per promuovere un uso più sicuro del Web
ICT: il Consiglio europeo delle tlc oggi a Bruxelles discute di spamming e del futuro dell¿Information Society
Internet e minori: la Ue stanzia 50 milioni di euro per la sicurezza delle Rete
Allarme sicurezza: la Ue incoraggia la ricerca sulla protezione della Rete
L¿Europa celebra il Safer Internet Day, per una Rete a prova di bambino
Pedofilia e Web: smantellata rete internazionale con ramificazioni in 10 Paesi