IBM cede la divisione Pc a Lenovo per 1,25 mld di dollari. Per gli analisti è la conferma della stagnazione del mercato

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Confermate le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni sui mercati finanziari. IBM &#232 uscita dal mercato dei personal computer.

Il marchio ThinkPad &#232 stato venduto, come aveva anticipato il New York Times, al primo produttore cinese di personal computer, Lenovo (ex Legend) per 1,25 miliardi di dollari, 650 milioni verranno versati cash e il restante in azioni Lenovo.

Il presidente del Gruppo cinese, Liu Chuanzhi, ha dichiarato che Lenovo controllava nel 2003 il 27% del mercato cinese dei Pc e il 12,6% nella area Asia-Pacifico, escludendo il Giappone. L¿ultima operazione consente al Gruppo cinese di piazzarsi al terzo posto, dietro Dell e Hewlett-Packard sul mercato mondiale di Pc, con un fatturato annuo di 10 miliardi di dollari.

In un comunicato congiunto le due societ&#224 hanno fatto sapere che IBM deterr&#224 il 18,9% delle azioni di Lenovo ed &#232 stata anche decisa una ¿strategia di cooperazione a lungo termine nel settore della vendita di Pc, dei servizi e nella finanza¿.

Questa partnership consentir&#224 a Big Blue di sviluppare le proprie attivit&#224 di servizi in Asia. ¿Pensiamo che questo accordo sar&#224 profittevole per noi nel campo del materiale informatico e dei software, ma anche per i servizi¿, ha dichiarato soddisfatto il vicepresidente di IBM, John Joyce.

Da questa intesa nascer&#224 una nuova unit&#224, con sede a New York, che impiegher&#224 19.000 persone.

Inoltre, IBM piazza Stephen Ward, vicepresidente senior del Gruppo, alla direzione generale di Lenovo, mentre l¿ex presidente, Yang Yuanqing, va alla presidenza del Consiglio d¿amministrazione.

Si parlava da tempo ormai dell¿intenzione di IBM di uscire dal mercato dei Pc, per concentrarsi sulle attivit&#224 strategica dell¿azienda: i server e i software per le imprese. Nel 2003, la divisione Pc rappresentava, infatti, solo il 12% del fatturato totale di IBM, che ammontava a circa 92 miliardi di dollari.

Da questa vendita, IBM ha gi&#224 detto che guadagner&#224 tra i 900 milioni e 1,2 miliardi di dollari pretasse, stando ai documenti depositati alla SEC (Security Exchange Commission).

Secondo Alan Promisel, analista di IDC, con questa acquisizione Lenovo ¿potr&#224 rafforzare la propria posizione sul mercato internazionale dei Pc portatili, in relativa crescita¿.

Dell e Hewlett-Packard potranno sperare di approfittare delle iniziali difficolt&#224 del processo di integrazione per guadagnare qualche fetta di mercato a danno di Lenovo.

L¿operazione che ha visto la societ&#224 cinese subentrare al gigante americano IBM evidenzia le difficolt&#224 legate al mercato dei personal computer.

Ne sa qualcosa Hewlett-Packard, che ha rilevato il proprio rivale Compaq per 20 miliardi di dollari nel 2000 e che ancora paga le conseguenze di quella operazione.

Questa strategia, che consiste nell¿ampliarsi per non soccombere, difesa con le unghie e con i denti dal presidente Carly Fiorina, &#232 stata giustamente contestata per il poco denaro in circolazione.

¿La fine del ciclo di sostituzione dei Pc peser&#224 probabilmente sui pi&#249 importati venditori nel 2006 e anche oltre¿, ha stimato recentemente Leslie Fiering, analista di Gartner.

Risultato, tre, tra i primi dieci produttori di Pc, spariranno dal mercato entro il 2007. La ragione sarebbe legata a una crescita che procede a ritmi troppo lenti e alla contrazione degli utili legati al settore.

La decisione di vendere la divisione Pc sarebbe in linea con la strategia del presidente di IBM, Samuel Palmisano, alla guida del Gruppo dal 2002.

L¿obiettivo di Palmisano &#232, infatti, quello di dismettere le attivit&#224 no core del Gruppo per concentrarsi sugli asset pi&#249 strategici.

In linea con questa strategia, &#232 stata rilevata, nell¿ottobre 2002, la PricewaterhouseCoopers Consulting per 3.5 miliardi di dollari.

Michael Dell, presidente di Dell a margine di una conferenza, ai giornalisti che chiedevano un commento sulla cessione di IBM, ha risposto: ¿Non siamo sostenitori dell¿idea di acquistare altre societ&#224 o di avviare fusioni. A quando risale l¿ultima volta che una fusione o un¿acquisizione si &#232 rivelata un successo per l¿industria informatica? A molto tempo fa¿ Noi preferiamo pi&#249 che altro conquistare i nostri clienti uno dopo l¿altro. La crescita organica &#232 una soluzione duratura¿.

Dell ha poi aggiunto: ¿Se osservate gli ultimi anni, abbiamo assistito a un declino in termini di quote di mercato, ma anche a un disimpegno in diversi campi della microinformatica da parte IBM. Per noi, &#232 diverso. La scorsa settimana, per esempio, abbiamo annunciato la nascita di una nuova industria in Carolina del Sud per sostenere la nostra crescita negli Stati Uniti¿.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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