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Arrivano le prime precisazioni in merito all¿interessamento di Cesare Romiti verso l¿operatore telefonico Wind.
Ieri, dalla Cina, Romiti ha riferito che la prossima settimana avrebbe presentato un¿offerta alla Enel (che controlla il 100% di Wind) per prendere il controllo del terzo operatore telefonico italiano.
L¿imprenditore, attuale presidente onorario di RCS Mediagroup, ha riferito che l¿offerta pubblica di acquisto sarebbe stata lanciata attraverso un consorzio a cui parteciperanno ¿un importante istituto di credito italiano¿, fondi di investimento e la famiglia egiziana Sawiris, che controlla la società telefonica Orascom.
In merito al coinvolgimento nell¿operazione del gruppo egiziano Orascom, il direttore delle relazioni con gli investitori ha però riferito che ¿¿Si tratta di un”iniziativa personale portata avanti da Naguib Sawiris, che non ha nulla a che fare con Orascom Telecom¿.
Nel merito della vicenda è entrato anche il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, secondo cui l¿acquisizione di Wind da parte di Romiti è una ¿prospettiva interessante¿, anche se restano dei dubbi su quanto l¿operazione ¿possa coincidere con altre ipotesi¿.
¿Bisogna vedere – aggiunge Gasparri, a margine di un convegno alla Fiera di Milano – se quelli a cui Romiti lancia la proposta sono interessati. Credo che l”Enel abbia annunciato più volte che il futuro di Wind sia la quotazione in Borsa. Se ci saranno delle offerte importanti valuteranno gli azionisti del Gruppo¿.
¿Per ora ¿ conclude il ministro – si tratta solo di un lancio di agenzia e la Cina, per quanto sia vicina, è ancora lontana¿.
Fin dall¿uscita di France Télécom dal gruppo, infatti, il management ha sempre insistito sull¿ipotesi della quotazione in Borsa, da attuare però nel momento in cui si fossero presentate le giute condizioni del mercato.
In alternativa, il gruppo aveva manifestato l¿intenzione di cedere l¿operatore se fosse giunta un¿offerta conveniente.
Da allora, le voci sui possibili compratori si sono susseguite per includere nella rosa dei contendenti anche l¿operatore storico d¿oltralpe, la tedesca Deutsche Telekom, il conglomerato asiatico Hutchison Whampoa (già presente in Italia con 3) e la società di telecomunicazioni a banda larga e.Biscom.
Indiscrezioni smentite da tutti gli interessanti, anche per il fatto che Deutsche Telekom e France Telecom avevano lasciato l¿azionariato della compagnia rispettivamente nel 2000 e nel 2003.
Dal gruppo Enel intanto, non trapela nessun commento rilevante, se non un laconico ¿se arriverà una proposta formale la valuteremo¿.
Chi invece ha subito reagito bene è stata Piazza Affari, dove il titolo Enel, dopo una giornata di forti scambi, ha guadagnato il 2%.
Wind è il terzo operatore italiano, unica alternativa ¿a tutto campo¿ a Telecom Italia.
La società offre servizi di telefonia fissa con il marchio Infostrada, di telefonia mobile con il marchio Wind, e servizi Internet attraverso Libero uno dei più ¿anziani¿ provider italiani.
Nel trimestre che si è appena chiuso Wind ha raggiunto finalmente un Ebit positivo, ma il suo indebitamento a fine settembre 2004 ammontava a 6,6 miliardi di euro.
I suoi 12 milioni di clienti (2,6 milioni sulla linea fissa) comunque, fanno gola a molti, in un mercato destinato a conoscere una forte crescita nei prossimi mesi.
In mancanza di un¿alternativa convincente, il gruppo probabilmente proseguirà con il progetto IPO alla fine del prossimo anno.
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