Rapporto Ue sulle tlc: critiche a Francia e Germania. Necessario che tutti gli Stati membri si adeguino presto alle nuove disposizioni comunitarie

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¿Se l¿Europa vuole raggiungere gli obiettivi di Lisbona, &#232 essenziale che si metta in atto una effettiva concorrenza nel settore delle telecomunicazioni¿, questo il commento di Viviane Reding, membro della Commissione responsabile della societ&#224 dell¿informazione e dei media, sulla base dei dati pubblicati nel Decimo rapporto della Commissione Ue sullo stato del mercato delle comunicazioni elettroniche in Europa.

Le prospettive, alla luce delle analisi complessive, sono buone ma in molti Paesi sono ancora necessari dei miglioramenti in materia di riforma regolamentare.

Se il nostro Paese, infatti, &#232 stato promosso a pieni voti grazie alla rapida attuazione dell¿intero nuovo quadro normativo europeo di settore e ai progressi raggiunti nel settore della telefonia e della banda larga, molti altri Paesi, tra cui Francia e Germania, hanno raccolto invece le critiche della Commissione.

Il giudizio positivo della Ue, dice Lorenzo Cesa – Vicepresidente del Gruppo del PPE ¿ ¿premia l”impegno del Governo e dell”Autorit&#224 Nazionale di settore, ribadendo inoltre gli sforzi delle imprese che hanno investito nel settore, in particolare nei servizi innovativi e a valore aggiunto¿.

Cesa spera tuttavia che, accanto ai dati positivi del mercato italiano, possano a breve affiancarsi anche quelli degli altri Stati Membri dell”Unione europea: solo attraverso uno stesso grado di apertura alla competizione da parte di tutti gli Stati membri, sar&#224 infatti possibile ¿creare un ambiente normativo armonizzato a livello europeo e assicurare un trattamento paritario e non discriminatorio degli operatori nei diversi paesi¿.

In Germania, ad esempio, la nuova legge sulle telecomunicazioni sembra limitare la discrezionalit&#224 dell”Autorit&#224 stessa, prevedendo una serie di misure regolamentari e di situazioni di mercato che sono al di fuori del nuovo quadro europeo.

¿E” quindi possibile – spiega la Commissione – che alcuni mercati sensibili come l”accesso broadband all”ingrosso o la terminazione mobile siano esclusi da un intervento regolamentare appropriato¿.

In Germania, evidenzia inoltre il Rapporto, ¿la quota di mercato dell”incumbent, nel 2003, per il mercato retail della larga banda era la pi&#249 alta dell”Ue-15¿.

¿Fino al 2003, l”operatore incumbent ha applicato pratiche di margin squeeze per l”accesso alla sua rete di telefonia fissa e presumibilmente una compressione dei margini &#232 stata praticata anche per l”accesso a larga banda¿.

L”esistenza di pratiche di margin squeeze nel mercato tedesco &#232 gi&#224 stata oggetto dei precedenti Rapporti della Commissione e a seguito dell”investigazione condotta dalla stessa Commissione sulla base della normativa europea sulla concorrenza, ¿Deutsche Telecom si &#232 impegnata a terminare le pratiche di compressione dei margini nel mercato dell”accesso broadband, riducendo le proprie tariffe relative allo ””shared access”” a partire dal 1 Aprile 2004¿

¿Le implicazioni pratiche di questo impegno – nota tuttavia il Rapporto – restano da verificare¿.

Critiche per una scarsa competitivit&#224 del mercato e per la scarsa indipendenza dell”Autorit&#224 di regolamentazione sono state riservate anche alla Francia, dove l¿ex monopolista France Telecom ¿&#232 stato in grado di mantenere e stabilizzare la sua posizione dominante nel mercato della telefonia locale e dell”accesso locale, e gli operatori alternativi hanno espresso preoccupazioni sulla mancanza di un intervento regolatorio in merito all”aggressivit&#224 delle pratiche commerciali e di prezzo¿ adottate dall¿incumbent.

A questo proposito, La Commissione evidenzia in particolare la criticit&#224 della decisione dell”Autorit&#224 nazionale del dicembre 2003 con cui &#232 stata accordata una riduzione dei prezzi retail e che ¿ha comportato una notevole pressione sugli operatori alternativi che stavano investendo nell”accesso tramite bitstream e local loop unbundling¿.

Il listino di France Telecom, segnala la Commissione europea, non contiene cambiamenti significativi nelle tariffe per l”unbundling.

A causa dei costi troppo alti dell¿unbundling – continua il Rapporto ¿ ¿&#232 stato particolarmente difficile per gli operatori alternativi sviluppare servizi nel mercato business¿.

Questo stato di cose ha di fatto provocato il rifiuto, da parte degli operatori alternativi, della stipula di accordi sulla base nel nuovo listino, ¿poich&#233 sembra che quest”ultimo limiti i servizi ai consumatori sulla base dell”offerta di unbundling¿.

Sul fronte regolamentare, vi &#232 inoltre una percezione di mancanza di indipendenza, evidenzia il rapporto, poich&#233 ¿¿il Ministero responsabile di molte politiche nel settore delle telecomunicazioni &#232 ancora sotto il controllo del Ministero delle Finanze, che detiene a sua volta la partecipazione azionaria dell”incumbent¿.

Una situazione simile, spiega la Commissione, ha generato un clima di diffidenza sull¿effettiva indipendenza e obbiettivit&#224 delle decisioni dell¿Autorit&#224 e tutto ci&#242 &#232 percepito come un problema serio, ¿poich&#233 la lentezza delle procedure pu&#242 effettivamente congelare qualsiasi sviluppo in un dato prodotto o servizio¿.

Alla luce di queste considerazioni, su due Paesi da sempre ritenuti all¿avanguardia in ambito di innovazione e nuove tecnologie, &#232 ancora maggiore la soddisfazione per la valutazione positiva sulla nostra Autorit&#224 per le garanzie nelle Comunicazioni e sulle misure pro-competizione adottate nel corso degli ultimi due anni.

Lo scenario complessivo dello stato delle comunicazioni elettroniche nell¿Unione, tuttavia, appare positivo, grazie all¿incremento della concorrenza e alla forte crescita di alcuni settori.

I telefonini sono ormai utilizzati dall¿83% della popolazione europea e la percentuale non pu&#242 che aumentare. Le reti e i servizi di terza generazione sono stati lanciati nella maggior parte degli Stati membri: ci sono gi&#224 2,6 milioni di abbonati e si stima che il 43% della popolazione sar&#224 coperta entro la fine dell¿anno.

¿Gi&#224 oggi ¿ dice Viviane Reding ¿ i consumatori beneficiano di una pi&#249 ampia scelta, di prezzi pi&#249 bassi e di una maggiore innovazione. &#200 anche un successo che 20 Stati membri su 25 abbiano adottato la legislazione primaria necessaria. Ci avviamo dunque a prendere le misure adeguate per porre rimedio a questa situazione poich&#233 la nostra priorit&#224 &#232 di vedere la legislazione comunitaria applicata integralmente tutti gli Stati membri¿.

La regolamentazione e i mercati europei delle comunicazioni elettroniche, 2004

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Rapporto Ue sulle tlc: Italia promossa a pieni voti grazie a telefonia mobile e banda larga

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