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Arriva dalla Cina la notizia che potrebbe segnare il futuro dell¿operatore telefonico Wind.
Da Pechino, infatti, l¿ex presidente della Fiat Cesare Romiti ha fatto sapere che la prossima settimana presenterà un¿offerta alla Enel (che controlla il 100% di Wind) per prendere il controllo del terzo operatore telefonico italiano.
L¿imprenditore, attuale presidente onorario di RCS Mediagroup, ha riferito che l¿offerta pubblica di acquisto sarà lanciata attraverso un consorzio a cui parteciperanno ¿un importante istituto di credito italiano¿, fondi di investimento e la famiglia egiziana Sawiris, che controlla la società telefonica Orascom.
L”offerta è rivolta all”acquisizione del controllo di Wind, ma Romiti si è detto pronto anche a discutere e concordare una partecipazione.
Le voci su un possibile interessamento di Romiti a Wind erano trapelate già a metà novembre, quando Enel aveva fatto sapere di aver ricevuto uno schema di offerta da parte dell¿imprenditore e di Orascom che la società aveva rigettato poiché ritenuto inadeguato.
Com¿è ovvio, non è trapelata alcuna indiscrezione sul montante dell¿offerta, che gli analisti stimano attorno ai 13 miliardi di euro, tanto quanto il valore di Wind, debiti inclusi.
E¿ dunque prossimo alla conclusione il ¿caso¿ Wind?
Da quando diversi mesi fa, Enel aveva manifestato l¿intenzione di cedere l¿operatore se fosse giunta un¿offerta conveniente, le voci sui possibili compratori si sono susseguite per includere nella rosa dei contendenti anche l¿operatore storico France Telecom e la società di telecomunicazioni a banda larga e.Biscom.
Il gruppo francese aveva prontamente smentito l¿ipotesi non solo per la sua inattuabilità dal punto di vista dell¿esborso economico, ma anche perché aveva già ceduto a Enel la sua partecipazione del 26,5% nel marzo 2003.
e.Biscom, recentemente assorbita da Fastweb , ha altrettanto smentito le voci di trattative in corso, pur ritenendo l¿idea valida e perseguibile.
“Creare un secondo grande operatore di rete fissa è un”idea che va perseguita nel tempo, non ad ogni costo e se troviamo una controparte interessata”, ha dichiarato il presidente Silvio Scaglia.
Wind è il terzo operatore italiano, unica alternativa ¿a tutto campo¿ a Telecom Italia.
La società offre servizi di telefonia fissa con il marchio Infostrada, di telefonia mobile con il marchio Wind, e Internet attraverso Libero uno dei più ¿anziani¿ provider italiani.
Nel trimestre che si è appena chiuso Wind ha raggiunto finalmente un Ebit positivo, ma il suo indebitamento a fine settembre 2004 ammontava a 6,6 miliardi di euro.
I suoi 12 milioni di clienti, comunque, fanno gola a molti, in un mercato destinato a conoscere una forte crescita nei prossimi mesi.
Quella che si è aperta oggi, dunque, sarà una settimana molto concitata per il settore telefonico italiano che, dopo la conferma dell¿imminente fusione tra Telecom Italia e Tim, assisterà ora a nuovi balletti di nomi e cifre relative a Wind.
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