Italia
Torna l¿appuntamento di riferimento del mondo editoriale nel centro Italia e la vetrina esclusiva del lavoro dei piccoli e medi editori: da mercoledì 8 a domenica 12 dicembre 2004 si svolge la terza edizione di Più libri più liberi, Fiera nazionale della piccola e media editoria (Roma, Palazzo dei Congressi EUR).
Iniziativa promossa e organizzata da AIE – Associazione Italiana Editori e Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali, in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio del Ministero dell¿Istruzione dell¿Università e della Ricerca, Regione Lazio e Provincia di Roma.
Cinque giornate di esposizione arricchite da un intenso programma di eventi culturali.
Più libri più liberi, che nella precedente edizione ha superato i 35.000 visitatori, offre il più ampio e articolato spaccato della produzione editoriale di piccole e medie case editrici provenienti da tutta Italia.
Un¿occasione originale e preziosa di promozione della lettura che consolida il proprio ruolo e la propria funzione anche grazie all¿indiretto riconoscimento giunto dall¿UNESCO: Più libri più liberi è tra gli eventi protagonisti del programma con cui la Città di Roma ha affiancato e supportato la candidatura di Torino come ¿Capitale mondiale del Libro per il 2006¿.
La designazione giunta dall¿UNESCO all¿inedita alleanza Torino-Roma in favore del Libro rende questa terza edizione un¿anticipazione dell¿edizione speciale del 2006, inserita nel calendario di iniziative di promozione culturale che, dal 23 aprile 2006 – Giornata mondiale del Libro e del Diritto d”autore – al 23 aprile 2007, animeranno Torino e Roma.
Lo slogan sotteso a questa terza edizione è Salviamo le idee: una chiave di lettura della manifestazione che sintetizza l¿obiettivo che la fiera si prefigge: raccontare, attraverso la presentazione dei prodotti editoriali e attraverso il confronto diretto tra autori e lettori, la fondamentale funzione, culturale ed economica, di questo settore, che incarna a tutti gli effetti il cruciale ruolo di officina culturale e laboratorio di sperimentazione di argomenti, voci e discipline.
Più libri più liberi è lo specchio della ricchezza di questo settore produttivo che, come dimostrano le cifre, conta 1.759 imprese (anno 2003), con un totale di oltre 85.000 titoli in catalogo di cui quasi 15.000 novità pubblicate nel solo anno 2003.
La terza edizione di Più libri più liberi presenta un eterogeneo e amplissimo calendario che quest¿anno supera i 180 eventi in cinque giorni, con il coinvolgimento di oltre 600 relatori: cifre che raccontano la ricchezza di un settore produttivo, come quello della piccola e media editoria, che è uno dei garanti principali del pluralismo culturale nel nostro Paese.
A questo tema è, infatti, dedicato il convegno inaugurale di questa edizione Salviamo le idee. Il valore della creatività nella piccola e media editoria (ven. 15, Caffè letterario): un dialogo, anche da punti di vista esterni al mondo dei piccoli editori, per approfondire specificità e potenzialità, funzione sociale e peso economico di un settore culturale in cui la creatività, ma anche la ricerca e la sperimentazione hanno uno spazio privilegiato.
Introduce il dibattito Enrico Iacometti (presidente del Gruppo Piccoli Editori di varia dell¿AIE). Ne parlano Domenico De Masi (sociologo, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell¿Università ¿La Sapienza¿ di Roma),Federico Motta (presidente dell¿AIE ed editore dell¿omonimo gruppo), Giovanni Puglisi (comparatista, Presidente della Commissione Nazionale Italiana dell”UNESCO e rettore della IULM ¿ Libera università di lingue e comunicazione di Milano) e Antonio Tabucchi (scrittore). Coordina Paolo Mauri (saggista e giornalista, responsabile cultura di ¿la Repubblica¿).
Altro importante appuntamento sarà il convegno Librerie e piccoli editori, in programma domenica, 12 dicembre, nella sala Petrarca del Palazzo dei Congressi dell¿EUR a Roma, in occasione della giornata conclusiva.
Alcuni dei protagonisti delle trasformazioni attualmente in atto nei canali di vendita si confronteranno sui alcuni fondamentali aspetti del mercato editoriale.
Dove trovo il libro? In libreria, ovviamente. E in alternativa? La maggior parte degli italiani oggi risponde ¿in edicola¿, che ha surclassato la grande distribuzione organizzata, un tempo al secondo posto.
Cambiano i canali di vendita del libro e cambiano con una velocità impressionante.
Con quale conseguenze, specie per la piccola e media editoria?
Come sono e come si ridisegneranno i canali distributivi, da quelli fisici (libreria, edicola, Gdo) a quelli interamente on line e accessibili attraverso il Web? E in questo processo, la piccola e media editoria a quali opportunità e a quali minacce si troverà esposta nel raggiungere il lettore?
Saranno a confronto Paolo Ambrosini (Libreria Bonturi), Giovanni Bianchi (Promotore editoriale), Riccardo Corvasce (Melbookstore), Daniele Forzan (Sistema Arianna), Diego Guida (Librerie Guida), Giovanni Peresson (AIE), Mauro Zerbini (IBS-Internetbookshop).
Le cifre – Le librerie appartenenti a catene (editoriali e non) sono oggi circa 560. Di queste, 437 appartengono a marchi editoriali (Feltrinelli, Mondadori, San Paolo, Tci, Guida, Giunti, ecc.); le altre a ¿librai indipendenti¿ o a distributori. Nel 1999 erano 448. In cinque anni si è registrata una crescita del 25%, e rispetto a dieci anni fa, quando erano 341, del 64%.
Formula franchising ¿ Si diffonde sempre più il franchising, non più appannaggio delle sole librerie professionali: praticamente sconosciuto dieci anni fa, rappresenta oggi il 35% delle librerie di catena.
L¿edicola – Con i libri allegati ai quotidiani (328 milioni di euro), l¿edicola è diventata – con i 62 milioni di copie diffusi nel 2003 – il secondo canale di vendita di libri nel nostro Paese, sorpassando nelle vendite la stessa Gdo.
Internet e le nuove tecnologie – Internet, pur facendo registrare crescite consistenti (+ 67% nel 2003), rappresenta il 2% delle vendite di libri di varia.
Aumenta il numero di librerie che utilizzano sistemi di teleordering tali da rendere più efficiente la gestione degli ordini e il monitoraggio del sell out. Oggi sono oltre 400 ma i dati e i software disponibili già permettono a un piccolo editore di disporre di informazioni che risultavano impensabili, solo un anno fa, per programmare la propria attività editoriale e commerciale.
Ma non cambiano solo le formule e i canali di vendita. Le trasformazioni investono anche le professionalità, in primis il ruolo dei promotori editoriali. Un ampio esame degli aspetti legati alla distribuzione della piccola e media editoria è contenuta in Il valore della creatività nella piccola e media editoria. Materiali per una discussione, realizzato dall¿Ufficio studi dell¿AIE in occasione della terza edizione di Più libri più liberi.
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