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I primi prodotti a supporto dello standard Wi-Fi 802.11n pienamente unificato, arriveranno sul mercato entro il primo trimestre del 2006, ma prima che questo avvenga, l¿IEEE dovrà ridurre le quattro proposte fin qui giunte alla sua attenzione a una sola. Un processo che dovrebbe partire all¿inizio del prossimo anno.
È quanto è emerso nel corso del Wi-Fi Planet Fall 2004, appena conclusosi in California.
Secondo i responsabili dell¿industria, riuniti per discutere sulle sfide prossime venture del Wi-Fi, i prossimi 18 mesi saranno spesi per cercare di appianare le divergenze tra i diversi standard che si contendono il sostegno delle aziende impegnate nello sviluppo della tecnologia.
L¿802.11n dovrebbe permettere la trasmissione dati in modalità wireless a una velocità fino a 100 Mbps.
Finora, il Task Group N in seno all¿IEEE 802.11 ha ricevuto 32 proposte relative allo standard e le ha portate a 4.
Le proposte favorite sono quelle del TGn Sync group (che include Intel, Philips e Atheros), del WWiSE Consortium (Broadcom e Airgo), della Qualcomm e di MitMot (Mitsubishi e Motorola).
A gennaio, quando i rappresentanti del Gruppo di lavoro si riuniranno a Monterey, le proposte dovrebbero diventare due.
Da questi due standard superstiti dovrà poi nascere quello ufficiale, ma la questione è: quanto ci vorrà perché si giunga a un compromesso che accontenti tutti?
Il punto cruciale da risolvere nei prossimi 18 mesi sarà quello relativo alle royalties: le nuove specifiche infatti dovrebbero essere offerte all¿industria su una base free, ma non tutti sono disposti a garantire che tutte le tecnologie coperte dallo standard saranno libere da diritti di concessione.
I nodi da sciogliere sono dunque ancora tanti, per uno standard che ha già avuto modo di creare molte polemiche sul mercato.
Lo standard 802.11n dovrebbe garantire l”interoperabilità con i prodotti WiMax e l”IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) ha iniziato le prime fasi di studio della nuova norma, destinata a succedere all¿802.11g, mentre sono già numerose le aziende del settore in lista per essere certificate al momento del lancio.
Altre, però, hanno tentato di cavalcare l¿onda dell¿interesse vero la tecnologia, annunciando di voler mettere in commercio prodotti compatibili con questo standard già dalla fine di quest¿anno.
La Wi-Fi Alliance, un¿associazione non-profit, creata nel 1999 per certificare l¿interoperabilità dei prodotti IEEE 802.11 e promuoverli come standard globali,
si è trovata costretta a vietare il commercio dei prodotti 802.11n non ancora certificati dall¿IEEE.
La WFA ha scoraggiato vivamente l¿uso del termine IEEE 802.11n in associazione con ogni prodotto certificato per Wi-Fi e minacciato la revoca della licenza a chiunque proclami la compatibilità con 802.11n per prodotti che si dimostrassero incompatibili con altri prodotti certificati Wi-Fi.
Intanto, mentre l¿industria attende più chiarezza sullo standard, c¿è chi pensa piuttosto al WiMax come ¿il vero futuro wireless¿.
Ryan McKenzie di Renasis, ad esempio, pur definendo il Wi-Fi una tecnologia molto importante e su cui la sua azienda continuerà a investire, guarda al WiMax 802.16 come vera promessa dell¿industria wireless, anche in vista della prossima convergenza tra le reti cellulari e quelle Wi-Fi.
¿Queste reti ¿ spiega McKenzie – permetteranno agli utenti di passare da un network all¿altro e connettersi a Internet dal cellulare ovunque essi si trovino¿.
Il WiMax, spiega McKenzie, è la specifica migliore per consentire tutto questo e per questo ¿è molto più importante dell¿802.11n¿ poiché permetterà ai service provider di costruire ¿un¿unica rete, con una sola infrastrutture basata su un unico standard che supporterà ogni cosa, voce, dati. Ogni cosa¿.
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