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Shawn Fanning, fino a non molto tempo fa nemico giurato delle case discografiche, per aver fondato nel 1999 Napster il primo sito di scambio gratuito di Mp3, ha deciso di passare al di là della barricata.
Proprio ieri, il giovane ha lanciato un nuovo servizio che punta a trasformare in un”opportunità, per case discografiche e artisti, il peer-to-peer.
Si tratta di un sistema di riconoscimento audio e di gestione dei diritti digitali.
Questa tecnologia permette di diffondere dei brani a pagamento sulle reti P2p.
Snocap, la società fondata da Fanning alla fine del 2002, propone alle case discografiche e ai produttori dei software peer-to-peer, una tecnologia di identificazione dei brani di musica, associata a un sistema di gestione digitale dei diritti (DRM – Digital Rights Management).
La tecnologia permette di riconoscere e di filtrare i contenuti coperti da copyright che circolano sulle reti P2p.
Le case discografiche e gli artisti possono gestire la distribuzione online attraverso il sistema del sito, che consente di stabilire regole per ogni traccia sonora.
E¿ dall¿inizio dell¿anno che la società di Fannig si sta muovendo con gran discrezione per presentare la propria soluzione alle case discografiche, che potrà essere integrata a ogni sistema di scambio di Mp3.
Ogni volta che un utente vuole scaricare un brano, il software trova l¿impronta e la compara a quella contenuta nel database di Snocap.
Una volta avvenuta l¿identificazione, il sistema di DRM chiede all¿utente il pagamento per ottenere la traccia desiderata.
Fanning ha detto che Snocap, che ha ottenuto 10 milioni di dollari di finanziamenti, amplierà il mercato musicale digitale fornendo a servizi autorizzati la vasta selezione di brani che ha reso popolari i servizi di peer-to-peer.
Ma non tutti sembrano condividere la trovata di Fanning. Michael Weiss, responsabile della piattaforma di file-sharing Morpheus, ha osservato “Mi sembra che Snocap presenti soluzioni vecchie di quattro anni“.
E ha aggiunto che ¿I filtri centralizzati sono sempre un problema. Ci stanno chiedendo di adottare una tecnologia vecchia e di dimenticare tutte le innovazioni sopraggiunte nel frattempo”.
Insomma pare proprio che questa volta Fanning dovrà convincere proprio le piattaforme di file-sharing della bontà della propria iniziativa.
Intanto però ha convinto le major. Alcune settimane fa, la Snocap ha stretto un accordo di fusione con uno dei suoi più feroci nemici dell¿epoca, la Universal Music Group (UMG).
La notizia era stata riportata da Billboard, l¿autorevole rivista americana di musica, che ha citato una fonte vicina al dossier.
Alcune settimane fa, i nomi di Snocap e di Shawn Fanning erano apparsi nel progetto Mashboxx: un¿alleanza, al momento informale, tra SonyBMG, il produttore di software peer-to-peer Grokster, il suo ex presidente Wayne Rosso, e la Snocap appunto.
L¿obiettivo è di creare un sistema P2p che combinerebbe il downloading di brani promozionali gratuiti con dei servizi a pagamento.
A riguardo, Rolf Schmidt-Holtz, che ha seguito l¿operazione di fusione tra la divisione musica di Bertelsmann e Sony, ha dichiarato che lo scambio di file su Internet è troppo popolare per essere ignorato e che bisogna lavorare per renderlo legale.
¿Non sto seguendo personalmente la vicenda, ma so che alcuni dirigenti hanno avviato delle trattative con Grokster”, ha dichiarato il presidente di SonyBMG.
Grokster è un sistema di file-sharing, considerato dalle major uno dei colpevoli della crisi del mercato discografico.
Le industrie si sono lanciate troppo tardi sul mercato della musica online. ¿Per troppo tempo, gli operatori non hanno definito il proprio ruolo¿, ha commentato Rolf Schmidt-Holtz, basiti di fronte alla rivoluzione digitale che li stava coinvolgendo.
Ma ormai una cosa è chiara, le case discografiche non possono limitarsi a fare la guerra ai pirati della musica, devono fare di più.
Il mercato del downloading legale di musica sta conoscendo un momento di grande effervescenza e sono tanti gli operatori che hanno cominciato a investire in questo senso, prima fra tutti Apple che con il suo iTunes Music Store è diventata leader del settore.
Significa che il mercato si sta muovendo e che risulta evidente a tutti i player che il futuro della musica è digitale.
Secondo alcuni, la Universal starebbe dando una svolta alla propria strategia, che rimane quella di fermare le reti illegali di file-sharing.
Sembra che adesso le major vogliano usare gli utenti del P2p come trampolino di lancio per la vendita legale di musica.
Per la Snocap, sarebbe l¿occasione per divenire rapidamente un operatore del mercato legale della musica online.
Snocap diventerebbe anche il concorrente diretto di società come MusicNet, che fornisce la propria tecnologia a diverse piattaforme legali come quelle di Time Warner o di Virgin.
In più, la Universal non autorizzerebbe nessuna piattaforma P2p, che non usa la tecnologia Snocap, a usare il proprio catalogo.
Questo avvicinamento tra le major e gli operatori del P2p, è segno che sta cambiando qualcosa nel settore e che i sostenitori del file-sharing si stanno ponendo sulla strada dei contenuti legali.
Le quattro major del mercato discografico, dalla loro, hanno dimostrato la volontà di offrire contenuti legali sulle reti di file-sharing.
L¿anno 2005 dovrebbe dunque essere segnato dalla moltiplicazione delle offerte ibride, che permettono di legalizzare lo scambio di file.
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