Italia
Lotto, Superenalotto, Totip, lotterie varie: la passione degli italiani per il gioco potrà trovare sfogo d¿ora in poi anche su Internet.
Mentre tutta l¿Italia attende con trepidazione l¿uscita del 53 sulla ruota di Venezia che latita da 163 estrazioni, lo Stato apre ai giochi via Web, con puntate a distanza realizzabili utilizzando le nuove tecnologie: Internet, Tv interattiva, telefono.
Ad affermarlo è stato il sottosegretario all”Economia Manlio Contento.
¿Nel 2005 – ha detto Contento – avremo 2 obiettivi importanti: il rafforzamento delle sanzioni per quanto riguarda il gioco irregolare e la messa a regime degli apparecchi da intrattenimento per completare la lotta ai videopoker e al gioco illegale¿.
Secondo le ultime cifre pubblicate dall”Aams (l”Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato) le ¿giocate¿ hanno raggiunto quest¿anno la ragguardevole cifra di 23 miliardi di euro con un incremento di oltre il 38% rispetto al 2003.
Un incremento che porterà alle casse dello Stato un gettito erariale tra i 5 e i 6 miliardi di euro e che rappresenta una voce molto significativa dell”economia italiana: la raccolta dei giochi pubblici, sottolineano i Monopoli di Stato, vale da sola circa il 2% del PIL italiano.
Il mercato italiano dei giochi ¿ dice l¿Aams – si collocherà alla fine di quest”anno al terzo posto a livello mondiale, dietro soltanto a Gran Bretagna e Giappone: il nostro Paese ha scavalcato persino la California e il Nevada.
Tutti dunque a rincorrere la dea bendata e, per afferrarla, poco importa se bisogna vendere la casa o mettersi nei guai con gli strozzini.
Lo Stato ha deciso infatti di cavalcare l¿onda della crescente diffusione dei nuovi sistemi di comunicazione multimediale, pensando a un vero e proprio ¿supermarket digitale¿, in cui non sarà tanto il gioco al centro del sistema, bensì il canale di distribuzione.
Il filo rosso del gioco lega 30 milioni di italiani che, almeno una volta l”anno partecipano ad un gioco pubblico. Oltre trenta milioni di persone diverse tra loro: giovani e anziani, ricchi e poveri, conti, operai e casalinghe, uniti, per abitudine o per causalità, dal gioco.
L¿Aams ha persino stilato i sette profili base dei giocatori italiani: si scopre così che i giocatori incalliti spesso sono anziani, che il piacere di vincere è proprio degli adulti, soprattutto donne, che a giocare tanto per giocare sono per lo più i giovani.
Dal rapporto dell¿Aams emerge anche che non esiste una strettissima correlazione tra il reddito disponibile e la propensione al gioco; influiscono infatti sulla decisione di giocare anche la cultura, la tradizione, il contesto sociale di riferimento e, molto rilevante, la naturale ricerca delle emozioni che l”esperienza consente.
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