Mondo
Si avvicina la fine di un¿epoca?
I sistemi di seconda generazione sono prossimi alla ¿chiusura¿, almeno in Giappone, dove la NTT DoCoMo ha annunciato che entro il 2012 non saranno più venduti telefonini a supporto della tecnologia che ci ha cambiato la vita.
La decisione è maturata alla luce del grande successo ottenuto nel Paese del Sol Levante dai sistemi di terza generazione, che consentono un¿esperienza più completa grazie all¿offerta di video in tempo reale e servizi Internet.
Ovviamente, la chiusura delle reti 2G risponde anche a esigenze prettamente economiche del gruppo, che ultimamente non naviga proprio in buone acqua a causa dell¿agguerrita concorrenza.
Il presidente della società, Masao Nakamura, ha infatti riferito che la decisione punta innanzitutto al taglio dei costi.
Si tratta tuttavia di un annuncio epocale, tenuto conto del fatto che attualmente sono oltre 40 milioni gli abbonati DoCoMo alle reti di seconda generazione, ossia l¿85% della base utenti dell¿operatore.
DoCoMo ha lanciato i primi terminali 2G ¿mova¿ nel 1993, in sostituzione degli apparecchi analogici di prima generazione.
Nel 2001, poi, il gruppo è stato il primo operatore mondiale a lanciare i servizi di terza generazione, ¿foma¿, (acronimo di Freedom Of Mobile multimedia Access) basati sullo standard DS-CDMA che permette una velocità di scaricamento dei dati dei terminali 3G di 64 Kbit/s in upstream e 384 Kbit/s in downstream.
Alla fine di ottobre, gli abbonati ai servizi foma erano 6,5 milioni e, secondo le stime dell¿operatore, dovrebbero raggiungere quota 10,8 milioni entro la fine di marzo 2005.
La soppressione della seconda generazione costringerà dunque gli abbonati a migrare in massa verso la terza generazione, cioè verso servizi e apparecchi più ¿completi¿ ma anche più costosi.
A livello mondiale, poi, l¿Umts deve ancora essere adottato da molti operatori e nonostante negli ultimi mesi il lancio dei servizi abbia interessato i maggiori operatori europei, gli analisti restano scettici sul fatto che la tecnologia possa diventare un must sul breve periodo, a causa della mancanza di servizi abbastanza attraenti da convincere gli utenti a pagare di più.
In Italia, comunque, la 3, che ha lanciato i servizi nel marzo del 2003, ha annunciato di aver raggiunto quota due milioni di utenti, a dimostrazione del fatto che l¿Umts, dopo un avvio in sordina, comincia ad attrarre gli utenti.
Resta il fatto che la fine dei sistemi di seconda generazione rappresenta una svolta epocale, l¿addio a un sistema che ha cambiato il modo di comunicare e ha aperta la strada alla ¿mobilità¿, la più grande rivoluzione socio culturale del 21° secolo.
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