Italia
Un call center e un sito Internet per le famiglie in difficoltà: si chiama ProntoFamiglia. L”iniziativa è stata ideata e lanciata dalla Fondazione Beltrame Quattrocchi con Cei, Caritas e Forum delle associazioni familiari.
L¿obiettivo è quello di offrire consigli etici e pratici alle famiglie che vivono situazioni di disagio e a quelle che desiderano integrarsi meglio nel territorio.
Il numero verde fornirà, a partire dal primo febbraio, indicazioni sulle centinaia di centri e di istituzioni che nelle diocesi e nelle province italiane possono offrire aiuto nelle situazioni di bisogno.
Per conoscere il numero verde bisognerà attendere il prossimo gennaio, quando si presume che il database che la fondazione sta allestendo sarà completato.
L”operazione ha coinvolto circa 180 diocesi in tutta Italia, ciascuna delle quali ha nominato una coppia di referenti, in grado di attivare una rete capillare di informazioni nella propria diocesi di riferimento
Il presidente, Livio Augusto Del Bianco ha spiegato che da circa 18 mesi, la fondazione sta realizzando, attraverso dei referenti nominati dalle diocesi, una banca dati che censisce gran parte delle realtà del territorio.
E¿ questo il valore aggiunto del ProntoFamiglia: rintracciare emettere in rete, tutti quei soggetti che operano quotidianamente con spirito¿missionario¿ (e non come semplici erogatori di un servizio), per poi indicarli a chi ne ha bisogno.
Una volta raccolti, i dati saranno disponibili non solo ai risponditori del numero verde, ma potranno essere utilizzati anche per studi con finalità statistiche e pastorali.
Esso mira arealizzare un servizio di alta qualità, attraverso l”attenta organizzazione dei processi produttivi e il coinvolgimento di un grande numero di volontari dislocati sul territorio nazionale.
La raccolta dei dati è stata opportunamente studiata con il concorso di consulenti legali, tecnico-informatici ed esperti del settore per evitare che procedure poco chiare, potessero compromettere la qualità complessiva del progetto, a danno di quell”utenza bisognosa che ciproponiamo di servire al più presto.
Ne è derivato un ambizioso progetto che, con il concorso dei volontari diocesani, si è calato nella realtà del mondo associativo, per censirlo e promuoverne il valore e la disponibilità di quanti vivono al servizio del prossimo.
¿La Fondazione – ha detto Del Bianco – sta omogeneizzando il progetto in ogni suo aspetto: dalla formazione alla raccolta dati, dal sistema informatico al sito www.prontofamiglia.it, aperto a tutti, ma con un”area riservata agli addetti ai lavori¿.
Il denominatore comune delle associazioni e delle realtà territoriali coinvolte è quello dell”attenzione alla persona, e ai problemi della famiglie, sia religiose che laiche.
¿Siamo per la famiglia fondata sul matrimonio – ha precisato Luisa Santolini, presidente del Forum delle associazioni familiari – ma al call center può chiamare chiunque, non gli chiederemo certo il certificato di matrimonio¿.
Gli ambiti di intervento interessano non solo il disagio (tossicodipendenza, divorzio, cancro, gravidanza a rischio, problematiche di coppia, prostituzione, adozione, disagio mentale, dipendenza dal gioco, immigrazione), ma anche accoglienza, turismo, attività culturali e ricreative per tutte le età, e tutto ciò che può favorire il miglioramento della qualità di vita della famiglia.
ProntoFamiglia, quindi, fornirà un aiuto concreto a tutte le problematiche che quotidianamente possono emergere nella vita familiare e non solo.
Il call center verrà istituito a Roma; al completo sarà animato da ben 500 volontari individuati dalla Fondazione in collaborazione con il Forumdelle Associazioni Familiaridel Lazio.
Sarà operativo tutti i giorni della settimana dalle ore 7,00 alle ore 23,00 per fornire indicazioni sui servizi alla famiglia presenti sull¿intero territorio nazionale.
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