Europa
Entro un mese Microsoft saprà se le accuse di violazione delle leggi sulla concorrenza e la multa da 497 milioni di euro già pagate alla Ue, verranno congelate oppure applicate.
È questo l¿esito della riunione a porte chiuse voluta dal presidente della corte di prima istanza, Bo Vesterdorf, per discutere di alcune questioni procedurali relative alla defezione dei due più agguerriti rivali della società di Redmond ¿ la Novell e la Computer and Communications Industry Association ¿ che avevano finora sostenuto le tesi della Commissione europea.
Nelle scorse settimane, infatti, Microsoft ha concluso degli accordi stragiudiziali con le due società, pagando a Novell 536 milioni di dollari, in cambio del ritiro delle accuse di comportamento anticoncorrenziale nei suoi confronti e dell¿impegno a non prendere parte alle azioni legali intraprese dalla Commissione europea.
In parallelo, Microsoft ha risolto anche il contenzioso commerciale con la Computer and Communications Industry Association (CCIA), rivelando ieri il montante dell¿accordo: 19,7 milioni di dollari, che assicureranno anche in questo caso l”immediato ritiro del supporto fornito dall”Associazione al procedimento antitrust intentato dalla Commissione europea e alle indagini in corso nei suoi confronti in Asia.
Microsoft, in cambio, entrerà a far parte dell¿associazione, che annovera altri big dell¿hi-tech come Oracle, Sun Microsystems e Fujitsu.
Tutte le parti coinvolte nella riunione del giudice Vesterdorf si sono trovate d¿accordo nel sostenere che la Corte dovrà continuare a tener conto delle accuse presentate dalle due società che si sono ora ritirate dal processo e che non possono ora passare sotto silenzio.
Il presidente della Corte deve stabilire se le sanzioni imposte dall¿esecutivo europeo devono essere sospese oppure no, in attesa dell¿esito del ricorso presentato lo scorso 8 giugno per ottenere l¿annullamento della condanna per abuso di posizione dominante. Procedimento che potrebbe durare anche degli anni.
Se la sentenza dell”Unione Europea verrà applicata, Microsoft sarà costretta a separare Windows Media Player dal sistema operativo Windows e fornire ai propri competitor le informazioni necessarie per rendere i propri software interoperabili con quelli Windows.
Il giudice Versterdof ha indicato che la sua decisione sarà probabilmente resa pubblica prima di Natale, mentre l¿avvocato della Commissione, Richard Wainright, ha dichiarato che ¿l¿impressione è che la decisione è stata già redatta in francese. Bisogna solo aspettare che la traducano in inglese¿.
Microsoft, da canto suo, è d¿accordo che le testimonianze fornite dalla Novell a dalla CCIA ¿continuino a conservare un valore ufficiale¿.
¿Attendiamo con impazienza ¿ spiega il portavoce della società Tom Brookes ¿ la decisione provvisoria del giudice e soprattutto di fare avanzare l¿appello più globale depositato contro la decisione della Commissione¿.
L¿appello della Microsoft sarà esaminato da un panel composto da tre fino a cinque magistrati del Tribunale di prima istanza, di cui Vesterdorf non farà parte.
Deciso a risolvere al più presto tutte le grane giudiziarie per concentrarsi sulle vendite, che cominciano a rallentare, il gruppo di Bill Gates ha stimato che potrebbe ancora dover spendere fino a 950 milioni di dollari per risolvere tutte le cause antitrust che lo vedono protagonista, oltre ai 2,4 miliardi già spesi per regolare i contenziosi con AOL Time Warner e Sun Microsystems.
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