Europa
Nel corso dell¿ultimo trimestre è scattata in Europa la battaglia per la supremazia nella terza generazione. Ma la vera e propria guerra non partirà che l¿anno prossimo, quando un numero maggiore di utenti avrà accesso alla tecnologia.
Finora, infatti, gli operatori che hanno lanciato i servizi di nuova generazione hanno dovuto competere con le reti GSM, ma da qui a poco i network 3G rivaleggeranno uno contro l¿altro e allora si potrà parlare davvero di concorrenza ad armi pari.
La guerra tra gli operatori potrebbe durare diversi anni e si focalizzerà sui consumatori privati, piuttosto che sul business.
Gli uomini d¿affari sono i più accreditati clienti della terza generazione, ma loro da soli non potranno mai generare profitti tali da giustificare gli investimenti che gli operatori hanno sostenuto per l¿acquisto delle costosissime licenze e per l¿implementazione delle reti.
Perciò, gli operatori devono fare di tutto per conquistare il segmento consumer. Il mercato delle telecomunicazioni mobili dell¿Europa occidentale, però, è gia saturo: le telco, quindi, dovranno mettere in campo tutta la loro astuzia per convincere gli utenti a passare sulle loro reti 3G piuttosto che su quelle della concorrenza o per persuaderli ad acquistare un secondo telefonino.
Dal lato consumatori, ciò vuol dire avere a disposizione diversi pacchetti promozionali molto convenienti. Dal lato operatori si potrebbe tradurre invece in un¿ondata massiccia di migrazioni verso la società che fa le offerte migliori o, più, precisamente verso quegli operatori che hanno le finanze abbastanza solide da potersi permettere di sostenere le offerte promozionali il più a lungo possibile.
Data la feroce competizione nei mesi a venire, dunque, si preannuncia una forte tendenza al consolidamento del mercato, per cui lo scenario più probabile sarà quello di Paesi in cui continueranno a operare al massimo tre operatori, due pan-europei e uno locale.
Secondo la società di ricerca Gartner è questo il futuro del mercato europeo delle telecomunicazioni mobili: ¿Assisteremo a qualche fusione. Tre operatori hanno senso. Perché costruire una quarta rete nello stesso Paese?¿, spiega la società.
Sempre secondo Gartner, saranno i servizi, non la tecnologia in sé a fare la differenza. Gli analisti spiegano che gli operatori che possiedono sia una rete Gsm che una rete 3G ¿ come Vodafone e Telecom Italia – promuoveranno le offerte di terza generazione come una opportunità per gli utenti usufruire di nuovi servizi, piuttosto che di una nuova tecnologia.
A partire dall¿inizio dell¿anno prossimo poi, arriveranno sul mercato molti nuovi telefonini dal momento che i problemi relativi all¿hardware sembra siano stati superati con successo.
¿Il 3G sta guidando l¿innovazione nei cellulari, che integreranno presto un hard disk e saranno sempre più simili all¿iPod, con una capacità video tale da competere anche con le videocamere¿, dice l¿analista di Gartner Nick Jones.
Il tutto sarà convincere gli utenti a utilizzare in maniera massiccia le funzionalità dati: escludendo i messaggi di testo e il download di suonerie, infatti, la maggior parte degli operatori traggono dai servizi dati solo una minima parte dei loro profitti.
I servizi che sfruttano la banda larga disponibile sulle reti 3G devono quindi ancora prendere piede nelle abitudini degli utenti e Jones crede sia molto improbabile che bastino i soli servizi video per convincerli a buttare il vecchio telefonino per passare al 3G.
Altri servizi, quali il video messaging, lo streaming media, i contenuti per adulti e il download di musica e video sono stati tutti eletti a possibile killer application del settore, ma nessuno di questi avrà il giusto successo se gli operatori continueranno a concentrarsi su specifici segmenti del mercato, trascurandone altri.
Finora, spiega Jones, le società si sono concentrate a promuovere talune offerte ¿ come il video gaming o la musica ¿ per attrarre il pubblico più giovane, trascurando i consumatori più grandi, che però sono anche quelli che hanno più possibilità di spendere.
Manca agli operatori 3G, dunque, il coraggio di osare di più, di uscire dal loro solito ambito anche a livello strategico.
È essenziale infatti, cambiare anche i modelli di business e sviluppare nuove forme di collaborazione con i content provider e gli sviluppatori di contenuti. Appaltare lo sviluppo di contenuti e applicazioni a terze parti è, secondo Gartner, la strada giusta verso l¿innovazione e il risparmio sui costi.
Ma gli operatori sono rimasti finora ancorati alle loro tradizioni e sono rimasti, ad esempio, separati dalla realtà Internet, su cui tuttavia fanno leva molte delle nuove offerte della terza generazione.
Devono essere costruiti dei ponti, ¿gli operatori devono creare un nuovo ecosistema. Andare al di la dell¿esempio proposto dal portale della Vodafone e accostarsi all¿approccio della giapponese DoCoMo, che è il migliore¿, conclude Jones.
Fino a quando tutto ciò non verrà realizzato, i servizi vocali saranno ancora quelli più gettonati. Ma anche in questo caso, le capacità del 3G permetteranno agli operatori di rivedere le loro strategie di vendita, offrendo ad esempio, pacchetti vocali illimitati a tariffe flat.
O ancora, per competere con gli operatori di rete fissa, i carrier potranno migliorare le emergenti tecnologie broadband wireless come l¿ High-Speed Downlink Packet Access (HSDPA).
Il responso, dunque, non arriverà prima del prossimo anno e noi non possiamo che consigliare: osate, operatori, osate!
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