Europa
È attesa a breve la decisione della Corte di giustizia europea, chiamata a pronunciarsi sulla sospensione delle sanzioni comminate a Microsoft per la violazione delle leggi sulla concorrenza.
Il presidente della corte di prima istanza, Bo Vesterdorf, ha intanto indetto una sessione a porte chiuse per discutere di alcune questioni procedurali relative alla defezione dei due più agguerriti rivali della società di Redmond ¿ la Novell e la Computer and Communications Industry Association ¿ che avevano finora sostenuto le tesi della Commissione europea.
Il colosso americano aveva depositato lo scorso 8 giugno un primo ricorso davanti al tribunale per ottenere l¿annullamento della condanna per abuso di posizione dominante e della multa record di 497 milioni di euro che Bruxelles gli ha inflitto il 24 marzo scorso, per altro già pagata.
La sentenza, giunta dopo un¿indagine durata ben cinque anni, prevede oltre alla maxi multa comminata, anche due importanti obblighi imposti al gruppo di Redmond che, secondo quanto stabilito,dovrà offrire una versione del sistema operativo Windows che escluda il discusso Windows Media Player e fornire ai propri competitor le informazioni necessarie per rendere i propri software interoperabili con quelli Windows.
Alcune settimane fa, però, Microsoft ha concluso degli accordi stragiudiziali con le due società, pagando a Novell 536 milioni di dollari, in cambio del ritiro delle accuse di comportamento anticoncorrenziale nei suoi confronti e dell¿impegno a non prendere parte alle azioni legali intraprese dalla Commissione europea.
In parallelo, Microsoft ha risolto anche il contenzioso commerciale con la Computer and Communications Industry Association (CCIA), ma non ha reso noto il montante dell¿accordo. Anche in questo caso, la società ha ottenuto il ritiro delle accuse nei suoi confronti e l¿impegno della società a non prendere più parte al processo intentato dall¿antitrust Ue e di ritirare un ricorso separato alla Commissione europea, relativo a Windows XP.
L¿associazione, che è stata molto attiva contro il gigante dei software nell¿ambito di tutta l¿inchiesta dei servizi Antitrust della Ue, aveva detto di volersi opporre ¿ai tentativi di Microsoft di ottenere una sospensione della decisione della Commissione¿.
RealNetworks è adesso l¿unica compagnia a dare man forte alla Commissione Ue nell¿accusa a Microsoft di abuso di posizione dominante.
Deciso a risolvere al più presto tutte le grane giudiziarie per concentrarsi sulle vendite, che cominciano a rallentare, il gruppo di Bill Gates ha stimato che potrebbe ancora dover spendere fino a 950 milioni di dollari per risolvere tutte le cause antitrust che lo vedono protagonista, oltre ai 2,4 miliardi già spesi per regolare i contenziosi con AOL Time Warner e Sun Microsystems.
Tutti questi ¿regolamenti di conti¿ hanno di fatto portare la società a rivedere i risultati del primo trimestre dell¿esercizio 2004-2005, chiuso il 30 settembre. La Microsoft ha tagliato l¿utile netto per azione di 3 centesimi, riportandolo a 23 centesimi: il risultato trimestrale passa quindi da 2,90 miliardi a 2,53 miliardi di dollari.
Se la sentenza dell”Unione Europea verrà applicata,Microsoft sarà costretta a separare Windows Media Player dal sistema operativo Windows, con danni ingenti per l¿azienda.
La società, comunque, sta impiegando tutte le sue risorse per convincere la Corte a rinviare l”applicazione dei provvedimenti dell”UE, anche alla luce del fatto che le conseguenze non riguarderebbero soltanto la Microsoft, ma anche gli utenti: molti siti, infatti, non funzionerebbero se si privasse Windows di Windows Media Player.
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