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Il mercato dei server Unix è arrivato a 4,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2004, circa il 39,6% delle vendite totali di server per il periodo considerato. E le vendite continueranno a crescere, stando all¿ultimo studio IDC.
Unix indica una famiglia di sistemi operativi di produttori diversi e progettati per computer diversi; questi sistemi sono tra loro non uguali, ma comunque simili per modalità di funzionamento e comandi implementati.
Il mercato dei server Unix sta continuando a crescere, guadagnando un aumento del 20% dei volumi, mentre le entrate balzano del 2% circa.
Unix risulta il primo sistema operativo in termini di entrate, seguono Windows con una quota di mercato del 32,2% e l”OS/390 di IBM con il 10,6% del fatturato totale dei server.
Linux occupa il quarto posto, con l¿8,4% delle entrate, ma con più del 23% delle vendite.
Anche se Unix rimane al primo posto della classifica, non bisogna farsi molte illusioni.
Gli analisti di IDC prevedono infatti che per il 2008 sarà completamente messo da parte a vantaggio dei server Windows, che tra alcuni anni arriveranno a controllare una quota del 38,4% del mercato, stimato in 60,8 miliardi di dollari.
Unix conserverebbe il 31,9%, seguito da Linux con il 14,9%. Conseguenza logica per gli esperti del settore.
Con una crescita nel secondo trimestre del 20,2% in volume e dell¿1,8% in valore, la categoria dei server Unix registra una crescita molto debole sul mercato.
I sistemi Linux, al contrario, ottengono un aumento maggiore con un rialzo delle vendite del 38,2% e una crescita delle entrate del 48,9%. Una popolarità direttamente legata al successo dei server x86, commercializzati con Windows o Linux.
Per Jean Bozman, vicepresidente di IDC, le aziende preferiscono spesso sostituire il mainframe da server a grappolo x86.
¿Con l¿introduzione del sistema operativo Linux 2.6, possiamo aspettarci la crescita dei server Linux, fino a oggi appoggiati all¿infrastruttura IT e ai centri di calcolo orientati, raggiungere le piattaforme centrali dei server delle aziende¿, afferma Bozman.
L¿ultima versione Linux 2.6 prevede, infatti, funzioni avanzate per i grandi sistemi che puntano a migliorare la gestione dell¿architettura dei multiprocessori e dei sistemi a grappolo.
Per altro, IDC ritiene che Unix non è pronto a mettersi da parte, rimangono ancora delle nicchie di mercato da esplorare, in particolare i server blade nel settore delle telecomunicazioni, delle amministrazioni e dei servizi finanziari.
Ma l¿interfaccia rigida di Unix potrebbe limitarlo alle applicazioni che necessitano di un¿alta disponibilità.
Per rendere dinamico il mercato, Sun Microsystems propone ormai gratuitamente l¿ultima versione della sua distribuzione Unix, Solaris 10, che si finanzia grazie all¿aggiornamento e al supporto, un modello economico sperimentato fino a oggi dai distributori di open source.
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