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L¿Italia, dando seguito ad una recente risoluzione dell¿Onu, ha appena attivato in Iraq un ¿cantiere digitale¿ per l¿ammodernamento tecnologico della Pubblica Amministrazione di Baghdad.
Come informa una nota del ministero per le Innovazioni e le Tecnologie, il ministro Lucio Stanca, intervenendo a Berlino al Global Forum della Task Force Tecnologie dell¿Informazione dell¿Onu, il primo che si è tenuta in Europa e allargata a 200 rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali e operatori di tutto il mondo.
In particolare Stanca, che fa parte del gruppo Advisor ICT di Kofi Annan, ha spiegato che ¿accogliendo la sollecitazione del Consiglio di Sicurezza dell¿Onu (risoluzione n. 1546) a fornire all¿Iraq supporto ed assistenza tecnologica per costruire la struttura di governo del Paese, l¿Italia sta realizzando d¿intesa con il governo di Baghdad un sistema di connessione informatica che coinvolge 37 tra ministeri e amministrazioni pubbliche irachene in modo da assicurare a quella pubblica amministrazione strumenti e criteri di efficienza, efficacia e trasparenza, ossia il cosiddetto buon governo¿.
Il ministro Stanca ha aggiunto ¿Con l¿apporto e il finanziamento del ministero degli Esteri stiamo realizzando il progetto che, nella fase iniziale, prevede che l¿Italia stanzi 1,7 milioni di euro¿.
¿E¿ un contributo concreto per la ristrutturazione dell¿Iraq – ha aggiunto il ministro – perché senza una pubblica amministrazione che funziona non ci può essere una società civile¿.
Mentre i tecnici italiani lavorano per la conclusione concreta di questa fase del progetto entro i primi mesi del prossimo anno, diversi esperti e funzionari del paese mediorientale stanno già seguendo in Italia corsi di formazione specifici. Software e hardware utilizzati per questo progetto sono made in Italy.
Questo però non è il solo esempio di collaborazione tecnologica internazionale del nostro Paese nel mondo. Stanca ha ricordato che ¿l¿Italia è già impegnata in una quindicina di Stati di vari continenti, a partire dal Mozambico, dove è attiva la rete di collegamenti informatici tra pubblici uffici e ministeri e dove stiamo lavorando per la realizzazione del catasto elettronico. Questo nuovo modo di sostenere tecnologicamente il buon governo e la crescita socio-economica dei Paesi emergenti coinvolge, oltre all¿Iraq e al Mozambico, anche Macedonia, Albania, Honduras, Panama, Perù, Bolivia, Uruguay, Caraibi, Algeria, Tunisia, Giordania, Nigeria e Indonesia¿.
¿In questa missione – ha sottolineato il ministro – l¿Italia è affiancata anche finanziariamente da partner di spessore internazionale, quali la stessa Onu con l¿UNDP, la Banca Mondiale, la Banca Inter-americana di Sviluppo, la Gateway Foundation e l¿Agenzia Americana per gli aiuti internazionali (USAID)¿. Complessivamente il governo ha già stanziato 25 milioni di euro per realizzare questi progetti. Proprio per la elevata qualità di questa iniziativa, che getta le basi per la costruzione di una moderna struttura di governo, sono già ormai 25 i Paesi che hanno formalizzato all¿Italia la richiesta di entrare a far parte dei beneficiari dell¿iniziativa di eGovernment per lo Sviluppo.
La scorsa settimana, il ministero aveva dato la notizia che Stanca, è entrato a far parte della ristretta ICT Task Force dell”Onu, voluta dal segretario generale, Kofi Annan, per approfondire gli aspetti del contributo che le nuove tecnologie possono dare allo sviluppo dei Paesi.
La prima giornata del Global Forum è stata dedicata a un incontro pubblico sui temi legati al digital divide, presieduto da Jose Antonio Ocampo, Sottosegretario Generale dell”Onu.
Stanca ha aperto i lavori del primo panel che ha fotografato la situazione e le prospettive del settore, e al quale tra gli altri hanno partecipato il Senior Vice President di Nokia, Veli Sundbäck, e la First Lady della Repubblica Domicana, Signora Fernández.
In particolare, partendo dai temi del World Summit delle Nazioni Unite sulla Società dell”Informazione (WSIS – World Summit on the Information Society), che vede l”ICT come uno strumento importante per la good governance, Lucio Stanca ha illustrato quanto il governo italiano ha promosso e già realizzato per superare il digital divide sia in Italia che in diversi Paesi, in particolare con l¿Iniziativa eGovernment per lo Sviluppo, condotta in collaborazione con l”Onu, la Banca Mondiale, la Banca InterAmericana e la Gateway Foundation, per la realizzazione di progetti di eGovernment nei paesi in via di Sviluppo e con economie in transizione.
Iniziativa voluta dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e affidata al ministro Stanca, il quale opera in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.
Il compito primario dell”ICT Task Force, nato alla fine del 2001, è quello di esportare le nuove tecnologie nei Paesi poveri in modo da allacciare partnership strategiche fra l”Onu, l”industria privata, le società di credito e le ONG.
Elementi fondamentali della Task Force sono: la connettività a basso costo, l”ampliamento delle infrastrutture, l”alfabetizzazione informatica e il sostegno all”imprenditoria locale. Al centro di questo progetto c”è ovviamente Internet e tutte le sue molteplici applicazioni.
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