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Think before you click, ossia: pensa prima di scattare.
È il nome della campagna lanciata dalla Consumer Electronics Association per educare gli utenti a un uso consapevole dei sempre più diffusi ¿fotofonini¿.
Il semplice fatto di avere un telefonino dotato di fotocamera, non vuol dire che abbiamo il diritto di scattare fotografie a chiunque in qualsiasi luogo.
E così la CEA ha pensato bene di stilare una sorta ¿codice di condotta¿ per far capire ai proprietari che anche l¿uso dei dispositivi wireless richiede un¿appropriata ¿etichetta¿ per evitare poi rimedi estremi come il divieto d¿uso in particolari locali, come gli spogliatoi, le piscine, gli edifici pubblici.
¿Il mercato dei digital camera phone, spiega il presidente della CEA Gary Shapiro, sta crescendo: solo quest¿anno ne sono stati consegnati ai rivenditori 11,7 milioni¿.
Possedere uno di questi apparecchi, continua Shapiro, implica una sorta di ¿responsabilità pubblica¿ da cui non si può e non si deve prescindere.
¿Promuoverne l¿adozione responsabile può aiutare ad assicurare che la tecnologia continui a crescere nel modo giusto e che i consumatori godano dei reali benefici di questi dispositivi intergrati¿, aggiunge John Shalam, Presidente della wireless divisione della CEA e amministratore delegato di Audiovox Corporation.
Il ¿Codice di condotta¿ stilato dalla CEA consiste in 7 semplici regole, grazie a cui l¿associazione spera di poter giungere a un compromesso tra l¿ubiquità dei fotofonini e le questioni relative alla privacy:
1. I camera phone non dovrebbero essere usati dove le
apparecchiature fotografiche sono in genere vietate, per esempio:
musei, cinema, teatri e performance live. Gli utenti dovrebbero tener
conto dei segnali posti nei luoghi pubblici, che indicano se sussiste un
qualche tipo di divieto relativo agli apparecchi fotografici.
2. I camera phone non dovrebbero essere usati in aree pubbliche
considerate ¿private¿ da coloro che le usano, per esempio: bagni,
spogliatoi e camerini.
3.I camera phone non dovrebbero essere usati senza l¿autorizzazione
a registrare e/o trasferire informazioni confidenziali. Questo potrebbe
essere il caso di ambienti aziendali, governativi o scolastici.
4.I camera phone non dovrebbero essere usati per ritrarre persone
senza il loro consenso.
5.La discrezione è consigliata quando si tratta di scattare foto di
individui minorenni.
6.La sicurezza è essenziale quando si è all¿interno di un veicolo. Gli
utenti dovrebbero astenersi dall¿uso delle funzioni video se stanno
guidando.
7. Gli utenti dovrebbero sempre rispettare la privacy degli altri.
Fotografare una persona senza il suo consenso, quando e dove ci si
aspetta ragionevolmente una garanzia di riservatezza, potrebbe essere
proibito dalla legge.
La CEA, insomma, si appella innanzitutto al buonsenso degli utenti, che dovrebbero rendersi conto che non sempre è lecito fotografare persone o anche ambienti se non si è espressamente autorizzati.
La diffusione dei telefonini con fotocamera appare comunque inarrestabile: secondo alcuni dati della società InfoTrends, nel 2008 ce ne saranno nel mondo circa 656 milioni.
In molti Paesi, il loro uso è espressamente vietato all¿interno di palestre, aziende, scuole.
In Arabia Saudita Sheik Abdul Aziz bin Abdullah Al al-Sheik, vale a dire il più alto rappresentante dell”Islam saudita, l¿uso dei fotofonini è stato vietato in modo totale.
I dispositivi sarebbero colpevoli di disseminare ¿oscenità¿ nella società musulmana.
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