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Il Digital Media Project (DMP) ha avviato le procedure per l¿interoperabilità delle piattaforme DRM – Digital Rights Management – (IDP-1), a seguito delle numerose adesioni avute alla Call for Proposals indetta nel luglio scorso.
E¿ stato istituito un gruppo ad hoc che avanzerà delle proposte sulla standardizzazione, e che si incontrerà dal 10 al 12 gennaio 2005 a Las Vegas.
Nell¿occasione sarà steso un report che verrà posto all¿attenzione della DMP General Assembly che si riunirà dal 26 al 28 dello stesso mese ad Adastral Park. L¿IDP-1 sarà certificato nell¿aprile 2005, come previsto.
Per promuovere un più ampio uso dello standard, DMP ha deciso che l¿IDP-1 e le sue future estensioni saranno una specifica “tool-kit”, che spiegherà, per esempio, come le tecnologie DRM potranno essere utilizzate in diversi campi di applicazione.
E per promuovere l¿interoperabilità, DMP fornirà inoltre dei ¿casi d¿uso¿. Al momento sono considerati come ¿casi d¿uso¿, ¿i dispositivi portatili audio-video¿ e le ¿Architetture di Import/Export¿.
DMP ha continuato a sviluppare i requisiti per l¿interoperabilità della piattaforma DRM e ha ricevuto un gran numero di osservazioni da parte di aziende e organismi del settore.
Alcuni di questi requisiti saranno inseriti in una nuova Call for Proposals che DMP pensa di indire per il prossimo gennaio. In base alle adesioni ricevute, DMP svilupperà un¿estensione della specifica IDP-1 (IDP-2) che sarà ufficializzata nell¿ottobre del 2005.
DMP riconosce l¿impatto che l¿uso del DRM avrà sull¿utilizzo dei media digitali da parte degli utenti, per questo motivo sta lavorando su una serie di raccomandazioni in modo che venga rispettata la normativa e gli usi in materia di digitale.
È da dire che un simile approccio alla questione dell¿incompatibilità tra le piattaforme DRM era stato proposto circa un anno fa da Leonardo Chiariglione, fondatore del Moving Pictures Experts Group (Mpeg), produttore di uno dei più diffusi standard di compressione audio e video.
Il Digital Media Project, che ha coinvolto Matsushita, Mitsubishi, British Telecom e Telecom Italia, al pari del consorzio Coral, vuole promuovere lo sviluppo, il dispiegamento e l¿uso dei Media Digitali ¿in modo da rispettare il diritto degli autori e dei detentori del copyright di sfruttare le loro opere, il desiderio degli utenti finali di godere pienamente dei benefici dei Media Digitali e gli interessi dei diversi protagonisti della catena di valore nella fornitura di prodotti e servizi¿.
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