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Incalzano le polemiche ad alcuni giorni dalle dimissioni in diretta, del noto conduttore del Tg5 Enrico Mentana, sollevato dall¿incarico da Mediaset dopo 12 anni per lasciare il posto a Carlo Rossella, direttore di Panorama.
Il giornalista continua a essere sommerso dalle eMail dei telespettatori, ne arrivano almeno due al minuto. In tre giorni ne sono arrivate più di diecimila.
Dal centrosinistra arrivano lamentele per una simile decisione, che secondo alcuni rappresenterebbe una minaccia alla libertà di informazione e al pluralismo. Si arriva addirittura a ipotizzare che dietro ci siano motivazioni politiche, quale per esempio la possibilità che si vada al voto anticipato e quindi la necessità che il premier Silvio Berlusconi si assicuri le persone giuste ai posti giusti. Stanno così le cose? Difficile rispondere.
Il giornalista arriva a fornire una possibile spiegazione per le sue dimissioni: ¿C”è un”unica pista da seguire per la mia rimozione, quella politica – sottolinea Mentana -. È passato più di un anno da quando Fedele Confalonieri, il presidente che per un decennio aveva vegliato sulla mia autonomia, mi ha chiesto per la prima volta di lasciare il Tg5. Mi hanno offerto molte cose purché io lasciassi il Tg5. È stato Pier Silvio che mi ha difeso, che in questo anno è riuscito a prolungare la mia direzione¿.
Poi qualcosa è cambiato ed ¿è stata approvata la legge Gasparri¿ e dunque ¿non c”è stato più bisogno di un telegiornale per tutelare i confini di Mediaset¿.
Parlando del suo addio alla direzione del telegiornale di Canale5, Mentana non usa il termine ¿cacciato¿, ma preferisce ¿rimosso¿.
¿L”azienda non mi ha chiesto se volevo lasciare il Tg5 – afferma in un”intervista di ieri al Corriere della Sera -. L”azienda mi ha detto: lascia il Tg5, il tempo è finito. Non voglio che si cerchi di far passare questa vicenda come una separazione consensuale. Non è giusto¿.
Allora perché Mentana ha accettato il posto di Direttore generale?
¿Non volevo fare il martire ¿ ha chiarito al Corriere -. Sarebbe successo così se avessi portato fino alla fine lo strappo¿.
¿Per l¿azienda. Questo è certamente il momento più difficile del mio rapporto con questa azienda, ma non volevo e non potevo dimenticare che questa è stata l¿azienda che per tredici anni mi ha dato una grande libertà. Mi ha permesso di fare il direttore plenipotenziario del Tg5¿.
Da direttore editoriale Mentana vorrebbe partire ¿da una campagna di sensibilizzazione dell”azienda sui temi dell”informazione¿.
Il suo nuovo ruolo non sarà facile e ¿qualcuno mi dice che farò come don Chisciotte contro i mulini a vento. Io spero di no. Altrimenti (¿) me ne vado sul serio¿, ha concluso Mentana.
“Di sicuro finisce un”epoca per il Tg5. Ma siamo preoccupati“, ha detto Lamberto Sposini, vicedirettore del Tg5.
“Enrico è stato il primo e unico direttore del Tg5, per cui è chiaro che finisce un”epoca e se ne apre un”altra, non so quale. Ascolteremo sia l”azienda che il nuovo direttore. L”epoca che finisce è stata contraddistinta da assoluta imparzialità e correttezza riconosciuta da tutti. Finisce una fase importante, speriamo ci sia continuità. Siamo preoccupati“, ha ammesso Sposini, “perché oggettivamente si apre una fase nuova e diversa. Dal punto di vista della linea editoriale spero ci sia continuità visto che quella è stata la chiave del successo del Tg5 con grandi numeri e grandi ascolti. Il pubblico ci ha seguito perché sapeva di trovarsi davanti ad un prodotto dal punto di vista professionale ineccepibile e imparziale. Il telespettatore l”ha capito e ci ha premiato. Sarebbe anche una risorsa aziendale continuare su questa linea. Rossella? Vedremo lunedì e sentiremo dalla sua voce quel che avrà da dirci. In questi giorni non l”ho mai visto né sentito“.
Tanta la commozione da parte della redazione. ¿E” normale quando finisce una storia: dopo tanti anni si ha un vissuto comune”, ha commentato Mentana. “Cosa farò domani? Intanto mi riposo un po¿. A metà settimana sarò a Cologno Monzese per vedere i vertici dell”azienda: la dialettica continua, vediamo”.
Ma il cambio di guardia del Tg5 ha anche messo in allarme il Cdr della testata che, allarmato dall¿arrivo di Rossella, si è detto preoccupato dal fatto ¿che questa scelta possa mettere a rischio l”indipendenza del telegiornale, che grazie ad essa è diventato un punto di riferimento essenziale nel panorama dell”informazione italiana¿.
¿Ci sarà un confronto con l”azienda e con il direttore designato. Dovranno essere date ampie assicurazioni che continueremo ad essere liberi per offrire un servizio di qualità ai telespettatori e non buttare alle ortiche il successo del Tg5¿, ha riferito il Cdr in una nota.
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