Italia
È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che introduce il nuovo Codice dell”Amministrazione Digitale, in base al quale tutti gli Enti statali e locali – Ministeri, Regioni, Province e Comuni – saranno collegati con il medesimo sistema operativo in un unico network denominato SPC, Sistema Pubblico di Connettività, con l¿obiettivo di snellire la burocrazia e integrare i processi di gestione della Cosa Pubblica.
Di certo, è un nuovo passo verso la piena digitalizzazione del Sistema-Paese.
Illustrato precedentemente in Senato dal Ministro dell”Innovazione Tecnologica Lucio Stanca, lo schema di decreto approvato ieri riordina in un testo unico tutta la normativa in materia di attività digitale delle pubbliche amministrazioni. In questa prospettiva, il Codice segnerà una nuova tappa nel processo di rinnovamento della PA, che dal 2006 si appoggerà ad una rete telematica unificata che non soltanto ottimizzerà la gestione dei processi di front-office e back-office dei vari Enti, ma consentirà ai cittadini di accedere a tutti i servizi telematici offerti dalle amministrazioni pubbliche, il tutto senza spostarsi dal proprio Comune.
Propedeutico al decreto sul Codice delle Amministrazioni Digitali, è stato infatti il decreto che istituisce il Sistema Pubblico di Connettività SPC, di per sé un progetto ambizioso e complesso e di importanza strategica, che garantirà una maggiore competitività al Paese grazie all¿integrazione e lo scambio di dati e informazioni tra Amministrazioni, e all¿introduzione di standard comuni, condivisi e sicuri.
Come ha spiegato il Ministro, saranno necessari due anni per completare i lavori di unificazione della rete, al termine dei quali tutti i dati delle amministrazioni saranno convogliati, ad eccezione di quelli relativi alla sicurezza e alla difesa, sul network SPC che il Ministro Stanca ha definito ¿un sistema necessario per la piena realizzazione dell¿Amministrazione Digitale¿.
L¿approvazione del Codice, che dovrebbe essere operativo dai primi mesi del 2005, rientra in un più vasto quadro di rinnovamento del Sistema-Paese e si accosta alle numerose iniziative già promosse dal Ministero con l¿obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e amministrativo dell¿Italia attraverso l¿utilizzo delle ICT. Il Codice, infatti, affronta tutte quelle tematiche chiave che riguardano l¿utilizzo delle nuove tecnologie nelle pubbliche amministrazioni, disciplinando allo stesso tempo tutti i principi giuridici relativi al documento informatico e alla firma digitale.
In quest¿ottica, il nuovo Codice favorirà un sistema di rete organico ed efficiente, un network di cui a beneficiare non saranno soltanto i cittadini ma anche le imprese: trasparenza, integrazione, interoperabilità, automazione dei processi, snellimento procedurale, maggiore accessibilità alla documentazione informatica (banche dati e anagrafi ) ed un nuovo input alla digitalizzazione di tutto il materiale documentale (contabilità, repertori, libri contabili, ecc).
Il Codice prevede inoltre l¿ampliamento dello Sportello Unico Telematico delle Imprese, il riconoscimento del valore probatorio del documento informatico e il diritto a strasmettere documenti alla PA con strumenti info-telematici, purché di provenienza accertata.
Le novità introdotte dal Codice prevedono l¿obbligo per le Pubbliche amministrazioni di adottare, a partire dal 1° gennaio 2007, la Carta d¿Identità Elettronica e la Carta Nazionale dei Servizi come unico standard di accesso ai servizi online. Inoltre, sarà obbligatorio scambiarsi online i dati relativi alle pratiche di cittadini e imprese; riorganizzare i propri siti Internet per offrire un set di contenuti minimi e necessari; utilizzare la posta elettronica per lo scambio di documenti e informazioni; trasferire fondi per via telematica tra pubbliche amministrazioni o tra esse e cittadini e imprese; a partire dal 1° gennaio 2006, accettare da cittadini e imprese i pagamenti effettuati online.
L¿Italia sarà la prima al mondo a dotarsi di uno strumento normativo di questo tipo, finalizzato a snellire le procedure amministrative e a promuovere il dialogo online tra banche dati e anagrafi pubbliche.
””Il Codice, che mette al centro l”idea del diritto del cittadino ad una amministrazione amica ed efficiente, è frutto di una meticolosa opera di riscrittura in chiave moderna di tutte le molte norme che hanno attinenza, diretta o indiretta, con l”utilizzo della Information Communication Technology nell”azione amministrativa e nei rapporti tra i privati”” ha affermato Stanca, sottolineando come il nuovo Codice sia ””in sintonia con il principio comunitario secondo il quale le norme in materia devono essere scritte in modo tecnologicamente neutrale, tale da non irrigidire e pregiudicare l”uso e l”applicazione delle ulteriori evoluzioni tecnologiche””.
Di certo, l¿introduzione del Codice e l¿implementazione del Sistema SPC incrementeranno l¿efficienza della burocrazia locale e statale, imprescindibile dall¿elaborazione di un framework normativo moderno, consapevole, organico e soprattutto univoco.
Il Codice dell”amministrazione digitale rappresenta una vera e propria riforma ¿ ha concluso il Ministro – obbligando l¿intera organizzazione ed i dipendenti pubblici non solo a fare ricorso all¿informatica, ma ad accettarla quale principale strumento operativo¿.
¿L¿insieme di questi due decreti costituirà una straordinaria occasione di innovazione per l¿intero Paese¿.
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