Interoperabilità: l’Antitrust francese respinge l’accusa di abuso di posizione dominante per Apple e il suo iPod

di Raffaella Natale |

Europa


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Respinta l’accusa di abuso di posizione dominante, mossa da VirginMega contro Apple per via dell’incompatibilità tra il lettore digitale iPod e i siti Internet di downloading di musica che non siano l’iTunes Music Store.
“Allo stato attuale del dossier, non esistono degli elementi sufficientemente probanti dell’esistenza di pratiche contrarie alle norme sulla concorrenza, ha indicato in un comunicato l’Antitrust francese, che ha respinto il ricorso di VirginMega contro Apple.

  

I brani scaricati dalla piattaforma di VirginMega.fr non possono essere trasferiti direttamente sull’iPod a causa dell’incompatibilità tra i dispositivi di gestione dei diritti digitali (DRM) utilizzati dalle parti.

  

Apple, come Sony con i propri lettori, punta in effetti sull’esclusività: il proprio iPod, che sta avendo un successo commerciale considerevole, può leggere solo i titoli acquistati sul proprio sito, l’iTunes, che è arrivato la scorsa estate anche in Europa.

Il motivo sta nel fatto che la società americana, leader del settore (70% del mercato del downloading legale negli Usa) conta sulle vendite dell’iPod e non esclusivamente sui downloading per fatturare utili.

  

VirginMega aveva chiesto ad Apple una licenza per integrare alla propria piattaforma il DRM FairPlay, utilizzato dalla società americana, ma si è vista respingere la richiesta. Un rifiuto che, per VirginMega, era assimilabile a un abuso di posizione dominante e che aveva spinto a ricorrere, il 28 giugno scorso, all’Autorità francese della concorrenza.

L’Antitrust ha però ritenuto che “l’accesso al DRM FairPlay non è indispensabile per lo sviluppo delle piattaforme legali di scambio”.

      

Il Consiglio, in una documentazione di 20 pagine, ha evidenziato che i siti di musica devono essenzialmente fornire il servizio dell’ascolto e della possibilità di archiviare i brani sul proprio pc, il trasferimento su lettore, non rappresenta che un uso minoritario” di queste piattaforme.

l’Autorità ha inoltre ricordato che “esiste una soluzione molto semplice, poco costosa e comune, in caso di incompatibilità di DRM: registrare su un Cd”.

    

La FNAC, che ha lanciato il proprio sito di musica online questa estate, aveva lamentato i problemi di compatibilità con l’iPod, e aveva sollevato la questione ricordando che non si poteva aggirare l’ostacolo salvando su un CD un brano acquistato sul proprio sito per poi trasferirlo dal CD a un computer in formato Mp3.

   

Il Consiglio ha anche richiamato l’attenzione sui nuovi lettori digitali arrivati sul mercato francese compatibili con la piattaforma di VirginMega.

“Il rischio di calo della concorrenza sembra essere estremamente ridotto, visto il forte dinamismo del mercato”, ha dedotto il Consiglio che, “senza disconoscere le difficoltà, per gli utenti, legate alla mancanza di compatibilità tra software, non può che rilevare che situazioni di questo tipo sono ricorrenti nei settori legati alle tecnologie dell’informazione, dove le innovazioni si succedono a ritmo notevole”.

l’Antitrust comunque ha precisato che sarà disponibile a riconsiderare il caso, qualora ci fossero elementi aggiuntivi al dossier.

VirginMega potrebbe comunque decidere di fare ricorso davanti alla Corte d’appello di Parigi.

  

Il mercato della musica online sta vivendo un periodo di grande effervescenza con la moltiplicazione delle piattaforme legali di downloading.  Secondo Forrester Research, questo settore, al momento ancora marginale (4,5% delle vendite di musica nel mondo), prenderà il volo nel 2007, e potrebbe raggiungere un giro d’affari di 1 miliardo di euro in Europa.

  

La decisione del Consiglio francese della Concorrenza non aiuterà di certo tutti gli operatori che da tempo chiedono l’interoperabilità tra le piattaforme di musica online.

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