Europa
Dopo un braccio di ferro durato mesi, la Francia ha finalmente deciso, il lancio della Tv digitale terrestre (TDT) avverrà con lo standard Mpeg2 (Moving Picture Expert Group 2).
Lo ha annunciato ieri il Primo ministro Jean-Pierre Raffarin, a margine dell¿incontro avuto a Matignon con il Consiglio Superiore dell¿Audiovisivo (Conseil supérieur de l”audiovisuel – CSA).
Ai cronisti che lo attendevano, Raffarin ha dichiarato con soddisfazione che finalmente oggi è stata presa la decisione che consentirà di procedere allo switch-off per marzo 2005.
In canali in chiaro della TDT, dovrebbero essere circa una quindicina, saranno lanciati il 1° marzo 2005, con un margine di manovra di un mese circa. L¿offerta della TDT sarà completata con una quindicina di canali pay a partire dal 1°settembre 2005, in questo caso il margine di manovra sarà di sei mesi.
Dal 1°marzo 2005, il 35% del territorio francese sarà in condizione di ricevere la TDT che permetterà di vedere non più quattro, ma una ventina di canali. L¿obiettivo è di arrivare al 2007, con una copertura della popolazione dell¿80-85%.
Il passaggio avverrà con lo standard Mpeg2, come chiesto dal CSA, nonostante vi fossero diversi operatori, TF1 in primis, che chiedevano di adottare lo standard Mpeg4, necessario per la diffusione della High-Definition Tv (HD-Tv).
Patrick Le Lay, presidente di TF1, non ha mai nascosto le proprie perplessità sulla TDT, mostrando invece grande interesse per l¿High-Definition, che offrirà un maggior confort ai telespettatori, fornendo una qualità delle immagini e del suono ben superiore a quanto esiste al momento.
Ma il governo francese ha deciso di accogliere la posizione del CSA e di lanciare la Tv digitale terrestre con lo standard di compressione Mpeg2, utilizzato da tutti i Paesi europei.
Il CSA aveva sempre sottolineato che lo Mpeg2 ¿non è lo standard del passato¿ e che ¿nessun governo europeo pensa di adottare lo Mpeg4¿ per la TDT.
Inoltre l¿Autorità aveva messo in guardia il governo dai rischi di un sistema ibrido che combinerebbe i due standard, cosa che non sarebbe accettata da nessun operatore del settore.
Sottolineando che la scelta dello standard Mpeg4, per lanciare la TDT ad alta definizione, ¿implicherebbe dover annullare tutte i piani avviati dal 2001 e l¿avvio di una nuova procedura¿ per selezione i canali autorizzati a trasmettere in digitale terrestre.
Matignon ha detto che la scelta dello Mpeg2 è stata motivata dal fatto che si tratta di uno standard già largamente utilizzato ed il solo compatibile con la calendarizzazione decisa dal CSA per il lancio della TDT.
Inoltre lo standard Mpeg2, consente oggi ai telespettatori di dotarsi, a prezzi modici, degli adattatori necessari per ricevere la TDT.
Secondo Dominique Baudis, il prezzo di vendita di un adattatore Mpeg2 sarà ¿meno di una cinquantina di euro¿.
Ieri il Primo ministro ha commentato ai giornalisti che: ¿Si tratta di un progresso sociale, tecnologico ma anche di un progresso culturale. E¿ il pluralismo a uscirne rafforzato (¿) E¿ una grande tappa per la televisione del nostro Paese¿.
Per il presidente del CSA, Dominique Baudis, ¿E¿ una grande vittoria per la maggioranza dei telespettatori¿.
Ma le incertezze che accompagnano il passaggio della Francia alla Tv digitale terrestre, non sono state interamente dissipate.
Raffarin ha precisato infatti che entro fine anno sarà presa una decisione riguardo allo standard da mantenere ¿ Mpeg2 o Mpeg4 ¿ per l¿offerta pay che dovrà essere lanciata per la fine del 2005.
In un comunicato, Matignon ha lasciato capire che potrebbe decidere di adottare lo Mpeg4, sottolineando che ¿La diffusione hertziana deve considerare ugualmente la strategia di introduzione della High-Definition Tv¿.
Il lancio dello Mpeg4 richiede però un quadro regolamentare. Non tutti i canali, infatti, potranno essere diffusi in High-Definition.
Vale a dire, i poteri pubblici dovranno adottare nuove norme che consentano di selezionare i canali che desiderano lanciarsi nell¿avventura dell¿HD-Tv, che possono essere solo quattro o cinque.
Rimangono quindi ancora irrisolti molti aspetti.
Il dossier rischia di complicarsi ulteriormente, davanti alla nuova asta per l¿assegnazione delle licenze per poter trasmettere in digitale terrestre.
A seguito della richiesta di TF1, il Consiglio di Stato ha annullato sei licenze per trasmettere in TDT, rilasciate nel giugno 2003 dal CSA dopo un lungo procedimento.
Si tratta delle licenze per i-MCM, Canal J (Lagardère, vedi Scheda), Sport+, i-Télévision (CanalPlus), ma anche Ciné-Cinéma Premier e Planète. Per contro, non è stata ritirata la licenza a CanalPlus, ¿questa autorizzazione ha, secondo la legge, carattere prioritario¿.
TF1 lamentava a CanalPlus di esercitare un controllo su sette canali, mentre la legge del 2000 stabilisce il limite massimo di cinque autorizzazioni per un unico Gruppo.
Chiaro il riferimento a i-MCM e Canal J, controllate di Lagardère, ma che TF1, per i legami intercorrenti tra la casa editrice e CanalPlus, considera sottoposti a entrambi i Gruppi.
Stesso parere del Consiglio di Stato, che conclude che la società CanalPlus detiene ¿direttamente o indirettamente, sette licenze per trasmettere, sforando i limiti fissati dalla legge¿.
Al di là delle conseguenze che una simile decisione avrà su Lagardère e CanalPlus, resta la posizione scomoda del CSA che, stando al parere del Consiglio di Stato, non avrebbe valutato correttamente i legami esistenti tra i due Gruppi. La decisione del Consiglio di Stato infatti implica una nuova asta per i sei canali in questione.
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