Italia
Questa sera, alle ore 23, iniziano le trasmissioni di Rai Futura sul canale digitale terrestre dell”azienda del servizio pubblico.
Il progetto prevede, per la fase sperimentale, un”ora di programmazione quotidiana fino al 31 dicembre 2004, dal lunedì al sabato. Dal primo gennaio 2005 le ore di trasmissione giornaliera saranno quattro.
Il responsabile di Rai Futura e Rai Doc, Giovanni Blasi, ha già predisposto il palinsesto settimanale: lunedì andrà in onda ¿Genesi¿, un programma realizzato in collaborazione con l”Ente Teatrale italiano e con due telecamere digitali che seguiranno ogni fase dell”allestimento di una piece.
Seguirà ¿Grooves¿, spazio di trenta minuti riservato alla buona musica con le novità discografiche e il meglio delle novità martedì è dedicato alla cultura, con il programma ¿Romanzo popolare¿, un invito alla lettura agli italiani nelle strade delle nostre città mercoledì i protagonisti saranno gli studenti delle facoltà di Scienze della Comunicazione: i video da loro realizzati verranno trasmessi, dopo un”opportuna selezione, nel programma ¿Futura Giovani¿; giovedì c¿è l”appuntamento con ¿Storia Futura¿, un magazine di 50 minuti di informazione e approfondimento storico e culturale; venerdì ancora la cultura in primo piano con ¿Minerva¿, un vero e proprio Tg culturale settimanale di letteratura, arte, architettura, cinema, teatro e musica; sabato Rai Futura affronta la spinosa questione del lavoro giovanile con ¿Cosa farò da grande¿, una serie di docu-fiction nella ricerca del primo lavoro.
Blasi ha dichiarato che ¿La fase sperimentale fino al 31 dicembre 2004 servirà a rodare la macchina e a verificare il palinsesto. Poi, da gennaio, con uno sforzo editoriale non indifferente, le ore giornaliere di trasmissione saliranno a quattro¿.
Il responsabile ha aggiunto che Rai Futura è una rete sperimentale che ha la cultura come base.
¿La nostra è una scelta che intende realizzare la mission assegnata al canale digitale terrestre, nella valorizzazione della natura di servizio pubblico dell”Azienda¿.
Intanto, dal primo gennaio 2004, la responsabilità generale di tutti i canali digitali terrestri della Rai passerà dal presidente di RaiSat, Carlo Sartori, al direttore di Rai New Media, Roberto Sergio.
Il 25 ottobre scorso, è partito, sul nuovo canale digitale di Rai Utile, il primo Tg sulla Pubblica amministrazione a cura di TelePA, la Web Tv dedicata ai temi della PA, nata nel 2002 per iniziativa del Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzata, per conto del Formez, dalla società partecipata Euform.it.
Il palinsesto del nuovo canale digitale della Rai, diretto da Angiolino Lonardi, visibile sul canale 873 del digitale satellitare e sul canale 11 del digitale terrestre, prevede quotidianamente tre edizioni del Tg, più cinque repliche, dal lunedì alla domenica.
Il Tg di TelePAproporrà quotidianamente notizie e aggiornamenti sul mondo della PA centrale e locale, servizi di approfondimento, inchieste e analisi sui temi istituzionali di maggiore attualità.
I principali argomenti saranno quelli dell¿innovazione tecnologica, dei nuovi servizi al cittadino e alle imprese, dell¿organizzazione amministrativa e della formazione.
¿Il secondo passo, a breve termine, sarà quello di sperimentare per il Tg di TelePA l¿interattività¿, ha annunciato nell¿occasione Valentino Capece Minutolo, Amministratore delegato di Euform.it, società specializzata in progetti editoriali e formazione online.
Aggiungendo che questo di TelePA e del nuovo Tg su Rai Utile vuole diventare il progetto pilota per Euform.it verso le opportunità aperte dal digitale terrestre.
Soddisfazione anche Antonio Bettanini, direttore responsabile di TelePA: ¿TelePA è un¿iniziativa relativamente recente, ma che in soli due anni è riuscita ad accreditarsi come strumento di informazione efficace e competente, sia per il mondo degli specialisti della PA, sia per i comuni cittadini che interagiscono quotidianamente con l¿amministrazione pubblica¿.
Bettanini ha spiegato che, con l¿ingresso in Rai Utile, si intende ¿proseguire nell¿idea editoriale che è stata il nostro piccolo successo: informazione di servizio innanzitutto, linguaggio sburocratizzato, ma puntuale, approfondimento delle notizie e inchiesta sui temi più vicini alla vita dei cittadini¿.
Continua così l¿avanzata della Tv pubblica verso la nuova modalità di trasmissione in digitale terrestre, avviata con la Legge Gasparri, che riforma il sistema radiotelevisivo italiano.
Intanto il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ha fatto sapere che davanti il calo dei prezzi dei decoder, il governo pensa di ridurre anche l”incentivo.
¿Grazie al contributo statale – ha sottolineato il ministro – sono stati venduti oltre un milione di decoder. E” stato un successo, tanto che i fondi si sono esauriti agli inizi di ottobre. Riproporremo gli incentivi in finanziaria, ma pensiamo di abbassare il contributo da 150 euro a 70-80 euro¿.
Gasparri ha spiegato che questa decisione è motivata dal fatto che ¿il prezzo di mercato degli apparecchi è sceso. Abbiamo registrato – ha aggiunto – l”interesse di regioni e di emittenti nazionali e locali per i bandi della Fondazione Bordoni e della presidenza del consiglio di 10 milioni di euro per i contributi all”attività sperimentale di interattività. Numerose regioni sono già attive in questo campo. Il digitale terrestre non è solo più canali Tv e migliore ricezione, ma è anche una piattaforma di servizi al cittadino e uno strumento semplice per utilizzare le banche dati”.
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