Supercomputer: IBM lancia la versione commerciale di Blue Gene-L e consegna ¿Mare Nostrum¿ alla Spagna

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Dal 2000, quando il progetto inizi&#242 a prendere forma, ad oggi, il supercomputer Blue Gene dell¿IBM ha fatto molta strada, fino a diventare il pi&#249 potente computer del mondo e a scatenare una vera e propria battaglia all¿ultimo teraflop tra gli Usa e il Giappone.

Il Blue Gene-L – prodotto da IBM per conto del Department of Energy (DoE) Usa, che lo utilizzer&#224 presso il Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) – ha raggiunto infatti la ragguardevole velocit&#224 massima di 70.72 teraflop (trilioni di calcoli al secondo), superando i 65 teraflop dell¿SX 8 sviluppato dalla nipponica Nec e i 36 teraflop della precedente versione, rilasciata a settembre.

Fin qui la storia &#232 nota.

La novit&#224 &#232 che la IBM, come gi&#224 preannunciato, ha lanciato una versione per cos&#236 dire ¿commerciale¿ del Blue Gene, che verr&#224 venduta, dalla prossima primavera, col nome eServer Blue Gene al modico prezzo di 1,5 milioni di dollari.

L¿eServer Blue Gene ha una configurazione da uno a 64 rack; ogni rack ha 1.024 processori.
Il record mondiale &#232 detenuto da una configurazione da 16 rack, che &#232 in grado di effettuare 70,72 trilioni di calcoli al secondo, in base al computo effettuato attraverso un modello matematico chiamato ”Linpack”, che misura il numero di ”calcoli” al secondo.

Il design ibrido del Blue Gene, combina tecnologie tradizionali e all¿avanguardia: il processore su cui si basa fa parte della famiglia Power di IBM, ma &#232 un membro alquanto speciale. Ogni slice di silicone possiede infatti un doppio core (o processing engine) e ogni core ha una doppia unit&#224 di elaborazione matematica.

Entrambi i core possono effettuare calcoli matematici, o una pu&#242 essere utilizzata per comunicare con 5 diversi network che uniscono i processori uno con l¿altro.

Il costo relativamente basso di queste macchine attrarr&#224 verso IBM molti clienti che per necessit&#224 hanno bisogno di una potenza di calcolo cos&#236 elevata, ma anche aziende come Google o eBay che utilizzano cluster tradizionali con decine o centinaia di migliaia di nodi, basati su Linux o Unix.

La commercializzazione del Blue Gene &#232 stata decisa solo quest¿estate e IBM &#232 gi&#224 al lavoro per preparare le prossime due versioni del super calcolatore, che raggiungeranno una velocit&#224 da uno a diversi petaflop.

La produzione delle versioni ¿commerciali¿ inizier&#224, su ordinazione, la prossima primavera.

IBM ha attuato una strategia molto aggressiva in fatto di technical computing dalle alte prestazioni, un mercato in cui &#232 seconda solo alla HP e sta guadagnando sempre pi&#249 terreno.

Il Blue Gene pi&#249 grande si trova attualmente nei laboratori IBM a Rochester, nel Minnesota, ma entro la fine del mese verr&#224 trasferito al Lawrence Livermore National Laboratory.

Tra gli altri ¿clienti¿ il National Institute of Advanced Industrial Science and Technology giapponese, il radio telescopio Lofar in Olanda, gestito dalla Astron e il National Laboratory di Argonne.

IBM, intanto, ha annunciato la vendita di due cluster BladeCenter, uno alla Seoul National University e uno al Ministero dell¿Educazione spagnola.

Quest¿ultimo, denominato ¿Mare Nostrum¿, &#232 stato realizzato assemblando 1772 computer blade JS20, all”interno dei quali si trovano due processori PowerPC 970 del tutto identici a quelli dei PowerMac G5.

Il nuovo gioiello della tecnologia ¿ che sar&#224 messo a disposizione della comunit&#224 scientifica nel 2005, potr&#224 realizzare 40 mila miliardi di operazioni al secondo (40 TeraFlop), combiner&#224 4.500 processori e avr&#224 una capacit&#224 di stoccaggio di 128 TeraBytes.

Tutto questo ben di Dio andr&#224 ad alimentare quello che sar&#224 il super computer pi&#249 potente d¿Europa e trover&#224 applicazioni in diversi settori, tra cui lo sviluppo di tecnologie avanzate come i materiali funzionali per le nanotecnologie, il calcolo scientifico su ampia scala e la simulazione per sviluppi in campo energetico come la fusione nucleare, progetti in campo aeronautico, spaziale e ingegneristico, come nella progettazione di automobili e nello sviluppo di prodotti elettronici, ma soprattutto nella ricerca medica e biologica.


&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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