Europa
La telefonia su Internet convince sempre più gli utenti privati europei.
Se infatti le aziende non sembrano essere troppo convinte delle potenzialità del VoIP, i consumatori privati cominciano a percepire il reale risparmio sulle loro bollette telefoniche.
Entro il 2008, secondo uno studio di Analysys, il mercato del VoIP nell¿Europa occidentale, potrebbe arrivare a valere 6,4 miliardi di euro, pari al 13% del mercato delle linee telefoniche fisse residenziali.
Questo è quanto prevede il rapporto ¿Voice Communications: From Public Service to Private Application¿, secondo cui tra 4 anni, saranno più di 50 milioni gli utenti che utilizzeranno le applicazioni Private Voice (PVAs).
Le applicazioni e i servizi VoIP ¿ o PVA che dir si voglia – permettono di effettuare comunicazioni vocali sulle attuali linee a banda larga, bypassando le linee tradizionali PSTN.
Gli analisti, sono rimasti tuttavia prudenti: Stephen Sale spiega infatti che questo è il peggiore degli scenari previsti per gli operatori tradizionali, ansiosi di determinare l¿impatto che le telefonate su Internet avranno sulle loro finanze.
Sebbene le economie del sistema siano convincenti, la sua adozione potrebbe essere limitata da questioni strutturali.
¿Uno dei maggiori limiti per l¿adozione delle PVA è il livello di penetrazione della banda larga¿, spiega Sale.
¿Una delle ragioni per cui Skype ha avuto il suo successo, è il fatto che ci sono state adeguate infrastrutture a banda larga a supportarlo¿.
Le PVA possono essere offerte attraverso varie tecnologie, su reti sia pubbliche che private. I servizi inoltre, possono essere offerti da diversi attori, non necessariamente dalle compagnie telefoniche che possiedono le reti di telecomunicazioni.
Il servizio offerto da Skype, ad esempio, permette di effettuare chiamate vocali utilizzando un Pc e un auricolare al posto dell¿apparecchio telefonico.
Il software prodotto da Skype è stato scaricato più di 32 milioni di volte dal lancio, avvenuto nell¿agosto del 2003.
Skype, ma anche altre società concorrenti come la Popular Telephony, stanno collaborando con vendor molto importanti (Siemens, Cisco e Plantronics per citarne qualcuno) per sviluppare dei telefoni fissi VoIP che si connettano direttamente su modem a banda larga.
Questi apparecchi permetteranno di chiamare direttamente altri utenti VoIP che dovranno però essere connessi in linea per poter essere raggiunti via Internet.
L¿arrivo sul mercato di questi apparecchi ¿ che in pratica non ci faranno sentire la mancanza del caro vecchio telefono ¿ saranno determinanti per il decollo su larga scala del VoIP.
Gli operatori tradizionali sentono dunque crescere la minaccia della telefonia via Internet: secondo i calcoli di Analysys, gli incumbent potrebbero perdere qualcosa come 3,3 miliardi di euro di abbonamenti mancati nel 2008, dal momento che i consumatori preferiranno usare Internet per le chiamate più lunghe e per quelle intercontinentali, che rappresentano di fatto il core business degli operatori di linea fissa.
Le applicazioni Private Voice, inoltre, si avvicinano sempre più anche alla telefonia mobile: nel momento in cui vi sarà piena convergenza, gli utenti potranno anche decidere di non avere più bisogno del telefono fisso.
Gli operatori di rete fissa, da canto loro, sono divisi sulla condotta da tenere di fronte al VoIP. I boss di Deutsche Telekom e di British Telecom, due dei maggiori operatori a livello europeo hanno infatti espresso punti di vista differenti sul modo per contrastare il declino dei profitti legati alle loro attività tradizionali di linea fissa.
Ben Verwaayen, presidente di BT, crede che l¿industria delle telecomunicazioni debba prepararsi alla nuova generazione di reti Internet.
La compagnia britannica ha lanciato, nel dicembre 2003, l¿offerta Broadband Voice, un pacchetto che consentirà agli abbonati via cavo di risparmiare fino al 57 per cento sui costi delle telefonate verso i cellulari e fino al 25 per cento sulle chiamate verso la rete fissa.
Bt, inoltre, lancerà presto sul mercato il Blue Phone, un telefonino Wi-Fi che permetterà agli utenti di telefonare collegandosi a Internet nelle zone coperte dal servizio Wi-Fi, a costi molto più bassi rispetto alle tariffe per il ”roaming” imposte dagli operatori di telefonia mobile.
Il telefonino dovrebbe arrivare nei negozi entro la prossima primavera.
Kai-Uwe Ricke, presidente del gruppo tedesco, crede che l¿unica minaccia per la telefonia fissa siano invece i telefonini.
L¿operatore italiano Telecom Italia, da canto suo, ha già iniziato la conversione delle proprie reti di accesso in reti IP a banda larga.
Secondo quanto annunciato dalla società, entro tre anni, tutto il traffico nazionale di lunga distanza verrà trasferito sulle nuove reti.
Il gruppo ha lanciato il mese scorso un¿offerta che consente di effettuare simultaneamente fino a 3 conversazioni e di attivare fino a 5 connessioni ADSL e sei numeri telefonici. Le chiamate, dunque, viaggeranno con la tecnologia VoIP sulla rete Internet a banda larga.
Il gruppo ha cominciato a migrare il proprio traffico europeo verso le reti IP già nel 1999. In seguito ha adottato un progetto mirante a convertire su VoIP tutto il traffico locale con l¿aiuto di Cisco Systems e Italtel.
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