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Grande soddisfazione per l¿Associazione Italiana Editori (AIE) per l¿incontro avvenuto ieri, 2 novembre, a Palazzo Chigi, con il vicepresidente del Consiglio dei Ministri Gianfranco Fini, il sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali Nicola Bono e il senatore Giuseppe Valditara.
Presenti i vertici dell¿AIE, oltre al presidente Federico Motta, il direttore Ivan Cecchini.
¿Si apre davvero uno spiraglio per la tanto attesa legge sulla promozione del libro e della lettura. L¿incontro con il vicepresidente del Consiglio Fini ci ha ridato la speranza¿, ha commentato Motta a margine dell¿incontro.
Al centro del confronto, i temi legati al mondo dell¿editoria: da una legge organica per il settore alla promozione della lettura, dal diritto d¿autore all¿editoria scolastica.
¿Il vicepresidente Fini ¿ ha proseguito Motta – ha dimostrato grande disponibilità nell¿individuare le strategie per affrontare e risolvere i problemi legati alla diffusione della lettura e della cultura in Italia¿.
Il presidente dell¿AIE ha dichiarato di sentirsi rassicurato davanti all¿impegno che si è assunto il vicepremier in prima persona.
Al termine della discussione della Finanziaria, e quindi già dai primi mesi del prossimo anno, Fini ha assicurato di far approvare in Consiglio dei Ministri un disegno di legge organico sul libro e sulla promozione della lettura.
Dopo il confronto con il governo avviato nel corso degli Stati generali dell¿editoria, l¿incontro dei vertici dell¿AIE con il vice capo dell¿Esecutivo riapre così, attraverso un lungo ed esauriente esame di tutti i temi del settore, nuove prospettive per la diffusione del libro e della cultura nel Paese.
¿Lo avevamo già chiarito nel corso della due giorni romana degli Stati generali ¿ ha concluso Motta – L¿attenzione alla diffusione della lettura e della cultura nel Paese, attraverso un veicolo importante come il libro, va ben al di là dell¿attenzione a un singolo comparto imprenditoriale. Stavolta siamo stati capiti¿.
Come già Motta aveva ribadito nell¿occasione degli Stati generali, l¿AIE chiede ¿condizioni entro le quali operare, correlando strettamente le nostre richieste ad un interesse generale quali sono la crescita della cultura nel nostro Paese, l¿allargamento della platea dei lettori, il rafforzamento di una identità che quanto più è forte tanto più è capace di aprirsi alla diversità, senza il timore di esserne snaturata¿.
Anche il Ministro Moratti, aveva commentato Motta, ¿¿ha manifestato condivisione nei confronti delle richieste avanzate dagli editori in merito ai contenuti della riforma, sorvolando tuttavia sulle politiche di sostegno agli studenti in disagiate condizioni¿.
Anche nell¿occasione degli Stati generali, il diritto d¿autore è stata la prima e più forte sollecitazione rivolta al governo e alle forze politiche da tutti gli interventi degli editori.
Ma su questo punto, allora Motta non era rimasto soddisfatto dell¿impegno del Ministro Urbani, competente in materia.
¿Sono rimasto molto deluso ¿ aveva allora commentato Motta – dall¿intervento del Ministro Urbani che ha fatto alcuni cenni anche al tema del diritto d¿autore, che ci hanno lasciati sinceramente interdetti. Parlando delle violazioni del diritto d¿autore in Internet, ci ha detto che ¿il furto di una mela è un furto¿, ma ¿ se abbiamo capito bene ¿ ha anche detto che dobbiamo essere tolleranti con i nostri ragazzi se rubano¿.
Motta aveva aggiunto ¿Noi poniamo un problema culturale: chi spiegherà ai nostri ragazzi la ragione per cui alcuni furti sono da tollerare ed altri no. Il paragone tra i prodotti della cultura e la coltura delle mele ci è parso significativo: in entrambi i casi si rischia di credere che i frutti nascano da soli sugli alberi, dimenticando che c¿è bisogno di qualcuno che li pianti, li curi, li poti, li concimi. E se diviene lecito rubarli, il rischio è che i contadini lasceranno i campi, e non ci saranno più mele, se non quelle importate¿.
¿Quanto alla legge sul libro ¿ aveva poi spiegato Motta – il Ministro Urbani non ha assunto alcun serio impegno, trincerandosi dietro l¿assenza di risorse da destinare alla promozione della lettura¿.
E ancora: ¿Si dice non ci sono risorse ma il problema è invece come le risorse vengono distribuite: le risorse si sono trovate per il cinema, per il digitale terrestre, per il calcio, non ci sono ¿ sarebbe meglio dire: non ne restano ¿ per il libro e la lettura¿.
L¿incontro di ieri con il vicepremier Gianfranco Fini, il sottosegretario Nicola Bono e il senatore Giuseppe Valditara, riapre fortunatamente uno spiraglio e la possibilità che presto l¿Italia abbia la tanto attesa legge sulla promozione del libro e della lettura.
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