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La Recording Industry Association of America (RIIA) ha presentato una nuova serie di ricorsi contro presunti ¿condivisori¿ incalliti, tra i quali molti studenti di 13 Università americane.
Le 750 azioni legali sono state avviate a pochi giorni dalla pubblicazione di un rapporto che dimostra come l¿offensiva delle case discografiche non ha affatto scoraggiato i seguaci dei network peer-to-peer, il cui utilizzo non ha subito variazioni dall¿inizio del 2004.
Secondo la RIIA, però, il ricorso alla giustizia resta uno strumento fondamentale per convincere gli utenti a utilizzare i sempre più numerosi sistemi di download legale come iTunes e il nuovo Napster.
¿Per legittimare questi servizi, non possiamo ignorare coloro i quali continuano a distribuire e scaricare musica illegalmente¿, dice il presidente della RIIA Cary Sherman.
I sostenitori del P2P, insomma, devono tenere conto che chi trasgredisce la legge deve essere punito e che il download illegale ¿azzopperà l¿abilità della comunità musicale di sostenere se stessa e investire per il proprio futuro¿.
L¿associazione delle maggiori etichette musicali sta procedendo con la strategia delle azioni legali da più di un anno ormai, perseguendo i singoli utenti delle reti di scambio per violazione del copyright in una campagna attraverso la quale spera di limitare il livello di condivisione sui network illegali come KaZaa e eDonkey.
Secondo i dati di un recente studio, condotto da NPD MusicWatch Digital, la proporzione di file MP3 presenti sugli hard disk degli utenti sta lievemente diminuendo, in confronto ai formati usati da Microsoft e Apple.
Gli analisti hanno riferito, tuttavia, che la gente continua a scaricare MP3, ma li cancella subito dal proprio Pc, per paura di incorrere in denunce da parte dell¿industria discografica.
La ricerca, condotta con la collaborazione della Cooperative Association for Internet Data Analysis dell¿Università della California, ha dimostrato che il traffico peer-to-peer, tra agosto 2002 e gennaio 2004, non ha conosciuto declino.
Lo studio ha comunque evidenziato che sono cambiati gli strumenti per accedere ai file: se infatti è diminuito l¿utilizzo del network FastTrack di KaZaa, è considerevolmente aumentato quello di BitTorrent, usato per file più ¿pesanti¿ quali i film o i giochi.
L¿ultimo round di azioni legali avviato dalla RIIA, porta il totale delle persone chiamate in giudizio a quota 6.191.
L¿associazione delle major ha anche riferito di aver avviato nuovi procedimenti contro 213 persone che erano state in precedenza denunciate col nome generico di ¿John Does¿, dopo essere riuscita a risalire alla loro identità nel corso del processo.
All¿inizio del mese, una corte di Philadelphia ha stabilito che la RIIA ha il diritto di chiedere legalmente l¿identità dei ¿file-swapper¿ anonimi, ma che queste persone devono essere avvisati dagli ISP entro settegiorni dalla richiesta.
Nel merito della questione download si, download no, è entrato anche un rappresentante, forse un po¿ alternativo, del mondo musicale.
Secondo Manu Chao, il download di musica dalla Rete è ¿inevitabile¿ e le major crolleranno sotto il peso delle loro stesse leggi, se proseguiranno a perseguire gli internauti.
¿Le grandi case discografiche stanno per morire, per loro non c¿è più spazio. È come la fine dei dinosauri: è in corso un cambiamento di clima¿, ha dichiarato l¿ex leader dei Mano Negra, prossimo alla pubblicazione del suo primo libro ¿Sibérie m”était contee¿.
¿E¿ la legge di mercato ¿ continua Manu Chao ¿ è il capitalismo che l¿ha inventato: si sceglie quello che costa meno¿.
Per Manu Chao, da sempre considerato un outsider della musica, il perseguimento dei singoli utenti che scaricano musica dalla rete, altro non sarebbe che l¿ultima spiaggia dell¿industria musicale, ¿la prova più totale che sono perduti¿.
Il cantante distingue però tra grandi major ed etichette indipendenti, dichiarando che gli utenti ¿continuino pure a piratare i grandi nomi, come me, ma facciano lo sforzo di acquistare i prodotti delle etichette minori¿.
La pirateria, dunque, come la legge di Darwin: sopravvivrà ci saprà difendersi sulla scena, che per un artista è quello che più conta.
Manu Chao è stato legato fino al 2003 alla Virgin, e ha fondato, alla scadenza del contratto, l¿etichetta Radio Bemba.
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