Italia
Sbarca anche in Italia l¿iTunes Music Store, il negozio virtuale di musica di casa Apple, dove è possibile scegliere, tra 700.000 brani, il pezzo da scaricare, pagandolo solo 99 centesimi. Disponibile sul sitohttp://www.apple.com/it/itunes/.
L¿iTunes è arrivato anche in Austria, Belgio, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna.
Apple ha concluso accordi con le quattro major discografiche (Universal Music SonyBMG, Warner Music e EMI) e con oltre un centinaio di etichette indipendenti, per il downloading legale dal proprio sito.
Con questa operazione raggiungerà quasi il 70% del mercato musicale globale.
Il Gruppo di Steve Jobs ha anche annunciato che lancerà l¿iTunes Music Store in Canada a novembre.
Il lancio dell¿iTunes in Italia non ha lasciato pienamente soddisfatti gli industriali italiani della musica. La Fimiha detto di essersi sentita snobbata dalla Apple.
Per Enzo Mazza, Direttore generale della Fimi, l¿arrivo in Italia di un nuovo importante distributore di musica digitale ¿E” sicuramente un fatto positivo, ma è grave che non abbiano neanche voluto incontrare l”industria discografica indipendente italiana¿.
¿Siamo tra i primi sostenitori della diffusione di musica legale online ma se le piattaforme legali snobbano le etichette discografiche italiane commettono un grosso errore“, ha incalzato Mazza.
Fimi, a sostegno delle proprie posizioni, cita una ricerca di PriceWaterHouse Coopers secondo la quale in Italia i clienti vogliono per la maggior parte musica italiana, con il 48% del mercato nel 2003 alla musica italiana, contro il 47% di catalogo internazionale e il 5% di catalogo classico.
Non è stato possibile raggiungere Apple per avere un commento a riguardo.
La società di Jobs è diventata leader del mercato della musica digitale, settore in forte crescita, sul quale stanno investendo grosse compagnie, pensiamo a Sony, per esempio, o anche a Microsoft.
Mercato fortemente competitivo, legato a doppio filo a quello dei lettori digitali, dove anche Apple la sta facendo da padrone con il suo iPod.
Anche se la leadership dell¿azienda è stata costretta a fare i conti con l¿avanzata di altri lettori, che assicurano la piena compatibilità tra le diverse piattaforme.
Cosa non consentita dall¿iPod, che può leggere solo gli Mp3 scaricati da iTunes, o le tracce trasferite dai Cd.
Ma per il momento, Apple non vuole preoccuparsi di questo e va avanti sulla propria strada.
Proprio ieri è stato presentato il nuovo iPod con la firma degli U2, che uscirà in edizione limitata in concomitanza che le prossime festività.
Steve Jobs, ancora convalescente dopo aver subito un intervento per l¿asportazione di un cancro al pancreas, è apparso ieri accanto al cantante del Gruppo, Bono, nella cerimonia di presentazione del nuovo iPod.
La partnership, che coinvolge anche la Universal Music, casa discografica degli U2, arriva a meno di un mese dall¿uscita del nuovo album del gruppo rock.
Oltre alla commercializzazione dell¿iPod firmato, l¿accordo prevede anche che Apple metta online su iTunes tutta la discografia del gruppo irlandese, che ha venduto 120 milioni di dischi nel mondo.
The Complete U2 è la prima offerta virtuale, conterrà 400 canzoni e ¿più di 25 brani mai ascoltati¿.
L¿offerta sarà disponibile sul sito, sia quello Usa che quello europeo, da fine novembre. Ma Jobs non ha precisato se l¿iPod firmato dagli U2 sarà venduto anche fuori degli Stati Uniti.
¿L¿iPod è la cosa che trovo più eccitante, dopo la chitarra elettrica¿, ha detto il cantante del gruppo, noto anche per il proprio sostegno ai Paesi in via di sviluppo e alla lotta contro l¿Aids.
Per le feste, Apple lancerà sul mercato, oltre all¿iPod degli U2, due differenti versioni dell¿iPod Photo, che permette di memorizzare fino a 25.000 foto digitali, a parte naturalmente la musica (10.000 canzoni sul modello 40GB, 15.000 per il 60GB).
Commercializzati da martedì negli Usa (rispettivamente a 499 e 599 dollari) gli iPod Photo sono dotati di uno schermo a colori ad alta risoluzione.
Diversi analisti hanno visto nell¿uscita dell¿iPod Photo, il segno di una futura diversificazione di Apple.
Joe Wilcox di Jupiter Research, ritiene che il Gruppo voglia testare la capacità dell¿iPod, come piattaforma più ampia, intorno alla quale si svilupperanno altri prodotti e servizi multimediali in digitale.
Se così fosse, gli altri player del mercato musica digitale dovranno darsi da fare anche in altre direzioni.
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