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La radiotelevisione pubblica britannica BBC (British Broadcasting Corporation) è pronta a licenziare 6.000 dipendenti, circa un quarto dei suoi effettivi (28.000), secondo quanto previsto da un progetto della direzione, in via di formalizzazione.
La notizia è stata riportata nell¿edizione di ieri del Times.
Un portavoce della BBC ha confermato che il prossimo mese di dicembre dovrebbero essere terminati quattro rapporti, che riguardano differenti aspetti della Tv pubblica, e che tracciano le linee di un più vasto piano di riassesto dell¿emittente. Ma ha smentito quanto riportato dal Times, sostenendo che si tratta di informazioni puramente speculative.
Secondo quanto riporta il quotidiano, invece, un piano messo a punto dal direttore generale Mark Thompson, prevedrebbe che dei collaboratori della BBC lascino Londra, inoltre, la soppressione di alcuni programmi e la privatizzazione di parte delle attività.
Al termine di questo progetto, una parte del personale potrebbe essere trasferita a Manchester, Birmingham, Glasgow, Belfast e Bristol.
Il giornale spiega che la direzione spera di tagliare i costi nella prospettiva della rinegoziazione del canone, che potrebbe prossimamente essere ridotto.
La BBC è regolamentata dalla Royal Charter. Questo testo, che definisce, gli obiettivi dell¿emittente a cadenza decennale e definisce la sua autonomia finanziaria, scadrà nel 2006.
La Tv pubblica si finanzia con il canone – 121 sterline per il televisore a calori e, 40,50 sterline per quello in bianco e nero ¿ e con le sue attività commerciali.
La BBC controlla otto canali interattivi, 10 reti radiofoniche, più di cinquanta emittenti locali e il sito bbc.co.uk.
Risulta chiaro che, in vista di questa scadenza, la Tv vuole offrire delle garanzie di buona gestione al governo britannico.
Secondo il Times, la BBC lo scorso anno ha raccolto 2,8 miliardi di sterline (4 mld di euro) dal canone, mentre ha registrato perdite per 249 milioni di sterline (355 mln di euro), cosa che ha irritato non poco il governo di Tony Blair, accanto alle difficoltà avute con l¿emittente pubblica per l¿affaire Kelly e la copertura della guerra in Iraq.
E¿ forse per non dispiacere il governo Blair che la BBC ha deciso di non mandare in onda il video dell¿ultimo ostaggio inglese in mano ai terroristi iracheni? Il dubbio è legittimo.
In realtà da più parti, si è chiesto a gran voce lo smantellamento della Tv pubblica. E la direzione generale, consapevole di questo, sta tentando di dar prova di voler utilizzare al meglio il denaro pubblico.
E allora, beh si parte dalle risorse umane, non quelle che lavorano nei palinsesti però. Un migliaio di dipendenti potrebbero essere levati dal sito della BBC, un altro po¿ dai servizi giuridici e da quelli tecnici, e così via.
E¿ da un po¿ di tempo ormai, che circolano anche alcune voci sulla possibilità che il governo sarebbe pronto ad adottare un piano di smantellamento della BBC e a rivedere l¿indipendenza della ¿zietta¿, come la definiscono simpaticamente gli inglesi.
Nessun allarmismo, ha sempre commentato Tessa Jowell, ministro britannico della Cultura.
Anche se è stata costretta ad ammettere che alcuni esperti del suo staff stanno esaminando la struttura della BBC, alla ricerca di una soluzione che dia nuovo prestigio alla Tv pubblica.
Ma niente è stato ancora deciso, ed eventuali cambiamenti, per diventare effettivi, devono essere oggetto di un lungo iter parlamentare.
Intanto si sa già che il progetto di legge sarà presentato ai deputati all¿inizio del 2006, in modo che la nuova Carta della ¿Beeb¿ entri in vigore a partire dal 1° gennaio 2007.
Secondo The Sunday Times, l¿equipe degli alti funzionari e dei consiglieri incaricati di rivedere lo statuto della BBC stanno pensando a una modifica radicale.
In primo luogo dividere la rete pubblica in quattro entità regionali: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.
Il documento prevedrebbe anche la possibilità di tagliare tutte le attività che non rientrano strettamente nella funzione del servizio pubblico, e di distribuire le risorse della BBC su atri network.
Il Cda della Tv ¿ Board of Governors ¿ garante dell¿indipendenza della ¿Beeb¿ e della sua imparzialità, potrebbe essere privata delle sue prerogative.
Il piano del governo starebbe infatti considerando anche il caso di spostare ad un ente esterno la funzione di vigilanza sulla BBC.
Potrebbe essere l”Ofcom a vigilare sul ¿buon gusto¿ e la ¿decenza¿ dei programmi della BBC.
Insomma grossi cambiamenti all¿orizzonte per la grande Tv pubblica inglese. Speriamo però che a rimetterci non debbano essere i dipendenti e l¿autonomia dell¿emittente.
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