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Tiscali annuncerà molto presto un piano per trovare nuove forme di finanziamento e riportare in positivo i propri conti.
Lo ha riferito l¿Amministratore delegato Ruud Huisman, in un”intervista rilasciata al giornale olandese Het Parool.
¿Tiscali sta raccogliendo contanti attraverso la vendita di beni in Austria, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Svizzera e altri Paesi, per aiutare la società a ripagare un bond di 250 milioni di euro che scade nel luglio del prossimo anno¿, ha detto Huisman al giornale. Aggiungendo però che ¿le vendite non sono viste in crescita¿.
“Per il resto guardo a forme alternative di finanziamento. Farò un annuncio tra poche settimane“, ha detto il direttore esecutivo.
Tiscali, le cui azioni hanno ripreso leggermente quota nell”ultimo mese su voci di takeover, ha negato comunque la vendita degli asset core in Italia, Gran Bretagna, Francia e Olanda.
Huisman ha poi smentito le voci secondo cui Tiscali potrebbe essere soggetta ad un”offerta di acquisto da parte di Telecom Italia.
Smentita arrivata anche dal presidente dell¿operatore tlc, Marco Tronchetti Provera, che ha ribadito che il Gruppo non è interessato a Tiscali.
¿Non abbiamo interesse per Tiscali. Siamo su mercati dove c”è anche Tiscali, c”è stata una interpretazione errata¿. Il numero uno di Telecom precisa così quanto emerso nel corso dell”incontro con la stampa estera a proposito dell”interessamento a Tiscali.
Intanto l¿Isp sardo continua nel proprio piano di riduzione delle indebitamento e prosegue con le dismissioni. La scorsa settimana ha annunciato di avere raggiunto un accordo con Vodacom Service Provider Company per la cessione delle attività di telefonia mobile in Sud Africa.
La transazione, come ci informa l¿Isp cagliaritano, è soggetta all¿approvazione dell¿Autorità per la concorrenza sudafricana.
Il prezzo indicato è di 42 milioni di Rand (5,3 milioni di euro), da corrispondersi per cassa al perfezionamento dell¿accordo di cessione.
Dopo le cessioni delle attività del Gruppo in Sud Africa, Austria, Norvegia, Svezia e Svizzera, mancano all”appello solo gli asset in Danimarca, Spagna e Repubblica Ceca.
La società sarda ha avviato questa massiccia campagna di dismissioni per generare cassa e tentare di ridurre lo stato di tensione determinato dalla scarsa liquidità.
In questo senso, lo scorso 5 agosto, il Consiglio d¿amministrazione ha approvato un piano di cessione degli asset non strategici per un valore di 250 milioni di euro, equivalente all¿ammontare delle obbligazioni che Tiscali dovrà rimborsare entro il prossimo luglio.
Il piano di dismissioni prevede inoltre la riduzione di costi operativi per circa il 15% nei prossimi dodici mesi.
In poco più di un mese Tiscali ha già messo sul mercato quello che aveva conquistato in anni di lavoro. Arrivando alla cospicua cifra di 76 milioni di euro e cinque società cedute.
Da ricordare i 40 milioni incassati per la controllata sudafricana: meno sostanziose invece le altre cessioni. Si parte dai 13 milioni per la società svedese, i 12 per quella austriaca e i 6 per la controllata norvegese. E le operazioni continueranno, come ha annunciato l¿Amministratore delegato Huisman.
Con l¿avvio di questo massiccio piano di dismissioni, Tiscali si è messa al centro delle indiscrezioni dei mercati finanziari. Ed è dalla fine dell¿estate che il titolo è sull¿ottovolante, in balia dei rumor e delle successive smentite sulle future mosse del Gruppo.
Adesso il mercato resta in attesa delle nuove forme di finanziamento che Huisman dovrebbe annunciare nelle prossime settimane.
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