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Ad inaugurare la nuova collana di Dvd, promossa da Feltrinelli e dalla Bim, la nota casa di produzione cinematografica, sarà il controverso Fahrenheit 9/11, il documentario contro l”amministrazione Bush, del regista Michael Moore, Palma d”Oro al Festival di Cannes 2004.
L”iniziativa è stata presentata da Carlo Feltrinelli nella libreria romana di piazza Colonna.
Il film, in vendita da ieri al prezzo di 13,90 euro, inaugura una nuova collana dedicata dall”editore Feltrinelli al “cinema scomodo“.
In una nota la società italiana informa che si chiama “Feltrinelli Real Cinema” la nuova serie che porterà in libreria saggi, documentari e cinema dichiaratamente politico, destinati ¿ai lettori italiani più attenti, i migliori documentari usciti nel resto del mondo¿, spesso esclusi dalla normale programmazione televisiva.
Facile comprendere perché la Feltrinelli abbia deciso di aprire la nuova collana proprio con il film Fahrenheit 9/11. Un film tanto discusso, che inaspettatamente è stato campione di incassi negli Usa come all¿estero.
Il piccolo terremoto politico scatenato, ha visibilmente offerto una pubblicità formidabile a Michael Moore, spingendo tutti a prendere d¿assalto i cinema per vedere cosa ha prodotto il polemico regista da far tremare le poltrone della nomenklatura Usa, in un periodo molto delicato, quale quello della campagna elettorale per le presidenziali Usa, che si terranno il prossimo 2 novembre.
¿Lo spirito di questo film ¿ ha commentato il regista all¿uscita del film ¿ è di mettersi dalla parte dei soldati in Iraq, osando chiedere, ciò che vorrebbe fare la maggioranza degli americani: perché i nostri soldati sono là?¿.
Michael Moore ha continuato dicendo che si tratta di ¿¿una domanda che avrebbe dovuto essere posta un anno fa ed è per questo che il film sta andando così bene e perché io sono così fiero¿.
Con il suo film, Moore spera di contribuire alla sconfitta dell¿attuale presidente Usa, anche se gli analisti sostengono che avrà presa solo su coloro che sono già schierati contro George W. Bush.
Fahrenheit 9/11, che è centrato in modo particolare sui rapporti tra la famiglia Bush e quella di Osama Bin Laden, è stato prodotto dagli studios Miramax, controllata della Disney, diretta dai fratelli Harvey e Bob Weinstein.
Dopo il film di Moore, la collana proporrà altri film d”autore, corredati da materiali extra, inediti ed un piccolo volume.
Come The agronomist di Jonathan Demme (regista di Il silenzio degli innocenti e di Philadelphia ) storia di un attivista politico haitiano assassinato dal potere; Mondovino di Jonathan Nossiter, viaggio nel mondo contemporaneo del vino, simbolo millenario della civiltà occidentale da Firenze alla Napa Valley, che mai come oggi ha mosso tanto denaro, con una battaglia feroce per conservare la sua identità.
L”angolo buio – la segretaria di Hitler di André Eller e Othmar Schmiderer, racconta invece la storia di Traudl Junge, segretaria privata del dittatore tedesco. Salvator Allende di Patricio Guzmann è invece la biografia completa del leader socialista cileno, mentre Supersize me! di Morgan Spurlock è un irriverente attacco all”impero McDonald”s.
Denuncia ecologista infine in The corporation, di Marc Achbar, Jennifer Abbot e Joel Bakan, impietoso reportage sulle devastazioni ambientali ed umane del capitalismo odierno.
L¿iniziativa della Feltrinelli ha sollevato nei giorni scorsi diverse polemiche da parte degli esercenti cinematografici, che hanno chiesto un drastico abbattimento del costo di noleggio dello stesso film.
¿Non ha alcun senso ¿ ha dichiarato il presidente dell¿Anec Walter Vacchino – che le sale siano costrette a pagare noleggi elevati per mantenere in programmazione un titolo oramai a disposizione del circuito domestico¿.
Vacchino ha aggiunto che il caso di Fahrenheit è solo l¿ultima dimostrazione del danno che provoca al mercato del cinema l¿assenza di accordi, condivisi tra tutte le parti in causa, per ottimizzare lo sfruttamento dei film sui diversi canali di distribuzione.
¿L¿uscita nelle sale – ha spiegato Vacchino – non è solo vetrina ma fondamentale elemento commerciale nella vita di un titolo. Pertanto, la distribuzione deve assicurare un adeguato periodo di sfruttamento esclusivo del film agli esercenti, così come, successivamente, al mercato home video e alla payTv. Le eccezioni – conclude Vacchino – ci possono essere e anche numerose, ma devono essere, appunto, eccezioni nell¿ambito di un mercato armonicamente regolato¿.
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