Mondo
Le ferree leggi della concorrenza nel settore Internet si piegano di fronte all¿obiettivo comune dell¿industria: sconfiggere i virus che infestano le reti informatiche, rendendo impossibile la vita di navigatori e aziende.
E così Cisco Systems e Microsoft hanno deciso di fare fronte comune nel tentativo di rendere le loro architetture interoperabili e ¿impermeabili¿ all¿attacco di virus, worm e quant¿altro di nocivo circola in Rete.
L¿obiettivo della partnership è quello di creare un vero e proprio sistema di sicurezza integrato, a fronte della diffidenza dimostrata dal settore consumer riguardo le soluzioni ¿end to end¿ presentate separatamente dalle due società all¿inizio di quest¿anno.
Queste soluzioni, infatti, hanno destato molte perplessità negli utenti, che avrebbero dovuto scegliere per forza di cose l¿una o l¿altra.
La nuova strategia congiunta punta invece sull¿interoperabilità, per dare agli utenti una ¿¿maggiore confidenza in vista dell¿implementazione dei nuovi sistemi di sicurezza, con la consapevolezza che nel futuro tutto sarà compatibile¿, come ha dichiarato Richard Palmer, general manager di Cisco security group.
Non c¿è più nessun dubbio, quindi: la minaccia dei virus e dei codici nocivi diffusi in rete da hacker o società prive di scrupoli richiede un¿azione comune e mirata, al fine di rendere più sicure le reti informatiche delle grandi aziende e ridare fiducia ai singoli utenti, sempre più scoraggiati di fronte al dilagare incontrastato di questi fenomeni.
Le nuove architetture di Cisco e Microsoft rientrano in un ampio movimento che prende molto sul serio il fattore sicurezza. Il costo per contrastare e rimediare ai danni che i virus si lasciano dietro cresce sempre di più: per questo soprattutto le aziende cercano soluzioni che combinino la tradizionale scansione dei virus con politiche di networking che impediscano a questi attacchi di entrare nel sistema.
In parole povere, l¿approccio delle due aziende non si limita solo allo scanning, ma anche alla creazione di un sistema che neghi la connessione a macchine che non sono conformi alle politiche in fatto di sicurezza.
Cisco ha introdotto il sistema Network Admission Control, o NAC, lo scorso anno nell¿ambito della Self-defending network iniziative (Sdni), e pensa di poter integrarlo ai suoi commutatori nel 2005.
Si tratta in pratica di un sistema di controllo degli utenti autorizzati ad avere accesso a un sistema informativo e che prende in considerazione ogni tipo di apparato connesso a un determinato network, quindi Pc, laptop, palmari e quant¿altro.
Allo stesso tempo, anche Microsoft aveva presentato l¿architettura NAP (Network Access Protection), dichiarando che l¿unico metodo per limitare la diffusione di virus è evitare che una macchina rientri nella rete senza un controllo.
Per rendere compatibili le rispettive architetture, ci vorrà del tempo: ecco perché la società di Redmond ha anche rinviato il lancio dell NAP al 2007, quando arriverà anche il Longhorn Server.
Le due compagnie non hanno ancora fatto sapere quali prodotti saranno integrati e quando saranno disponibili, ma i rispettivi ingegneri stanno già iniziando a confrontarsi sui protocolli, i codici dei software e le interfacce di programmazione.
¿E ancora troppo presto per poter fornire una scadenza¿, dice Bob Kelly, general manager di Windows Server Group.
Entrambe le compagnie sanno comunque che c¿è un gran lavoro da fare e che gli ostacoli per la piena interoperabilità dei due sistemi sono ancora tanti: tra questi c¿è l¿integrazione del Remote Authentication Dial In User Service, o Radius server
In ognuna delle architetture proposte, infatti, le aziende usano un server Radius proprietario per implementare in modo centralizzato i sistemi di sicurezza e la gestione degli utenti.
Cisco e Microsoft, intanto, hanno avviato separatamente delle collaborazioni con società produttrici di antivirus e con diversi vendor: Cisco ha annunciato la scorsa settimana di aver aggiunto IBM e Computer Associates alla lista dei suoi partner, mentre Microsoft sta già collaborando con Juniper Networks e Enterasys.
Entrambe hanno inoltre dichiarato di voler rendere disponibili alcune delle loro tecnologie ai concorrenti, così che essi possano connettersi più facilmente alle loro architetture.
Come parte dell¿accordo, Cisco e Microsoft collaboreranno anche con i gruppi di standardizzazione per sviluppare nuove specifiche che garantiscano la piena interoperabilità dei diversi prodotti hardware e software.
Collaborazioni sono state avviate anche con il consorzio Trusted Computing Group, con l¿Institute of Electrical and Electronics Engineers e con l¿ Internet Engineering Task Force.
© 2004 Key4biz.it