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Tiscali si è messa in luce stamani come miglior componente dell”indice S&P/Mib, grazie ad un recupero dell”1,88% a 3,09 euro, dopo che nel weekend sulla stampa sono tornate a circolare ipotesi di un interesse di Telecom Italia per l”Isp sardo, sulla scorta di un movimento che in questi mesi ha visto Wanadoo tornare in seno al Gruppo France Telecom e Deutsche Telekom lanciare un”offerta su T-Online.
La notizia dell¿interessamento di Telecom Italia è stata in realtà smentita alcuni giorni fa dal presidente Marco Tronchetti Provera che ha infatti messo a tacere i rumor di Borsa, ripresi dalla stampa, su un possibile interesse del proprio Gruppo per il terzo Isp europeo.
Tronchetti Provera ha negato categoricamente ai cronisti che gli chiedevano di commentare le voci sul presunto interesse di Telecom per la società sarda.
Il presidente di Telecom Italia ha affermato che i rumors su un”eventuale Opa della sua società sull”Isp sardo sarebbero infondati.
Ma il susseguirsi di queste voci sui mercati finanziari, rende i contorni della vicenda alquanto labili. C¿è un qualche fondamento dietro queste indiscrezioni?
Di certo l¿insistenza fa pensare.
Intanto giovedì scorso, l¿Isp italiano ha presentato a Milano la nuova Adsl super veloce. Presente il Managing Director Sergio Cellini, il CTO Tiscali Italia Andra Podda, e il Director of Media & Online Ugo Bressanello.
Cellini ha spiegato che il Gruppo punta al 10% del mercato italiano della banda larga in due-tre anni. Per arrivarci, spiega il Managing Director, avvieremo un attacco sui prezzi e sulla velocità di collegamento che dovrebbe conquistare spazi tra nuovi clienti ma anche strapparli ai leader concorrenti.
La nuova offerta Adsl prevede connessioni veloci da 2 fino a un massimo di 12 Mbps (megabit per secondo) che in una formula promozionale di base scende sotto la barriera dei 30 euro al mese (29,95).
“Entro novembre intanto completeremo su 24 città (a Roma e Torino è già operativo, ndr) l”offerta delle nuove connessioni in unbundling” ha spiegato il manager, aggiungendo poi a margine dell”incontro “oggi abbiamo 200.000 abbonati Adsl, nel giro di due-tre anni speriamo di arrivare al 10% del bacino potenziale di 6 milioni di famiglie”.
L”avvio della commercializzazione in unbundling era uno degli obiettivi dell”Isp sardo per fine anno. Le reti unbundling si appoggiano al gestore fisso e richiedono nuovi investimenti relativamente bassi, che per Tiscali sono 50 milioni di euro tra 2004-2005.
Il vantaggio è che consentono di offrire prodotti – software, voce su internet, contenuti video e musicali – con margini molto elevati.
“Da un minimo del 50 a oltre l”80% di margine ricavi/costi diretti con una media intorno al 70” ha spiegato Cellini.
Il manager non ha dettagliato eventuali ricadute già possibili sui conti di fine anno del Gruppo. Non è stato sfiorato l¿argomento di fondo che in queste settimane ha agitato il titolo sui mercati finanziari, come appunto la rilevazione delle minorities della divisione Internet T-Online da parte dell¿operatore tlc Deutsche Telekom.
Nessun riferimento neanche all¿offerta broadband Alice di Telecom Italia, anche se l¿Isp sardo ha presentato un¿opzione simile offrendo ai propri utenti la navigazione gratuita fino a fine anno.
Nel giro di un mese, o poco più, arriverà un prodotto VoIP mentre la posta ExtraMail dà 2 gigabyte come quella Google.
Risulta chiaro l¿attacco di Tiscali a Telecom Italia sul mercato della banda larga, anche se l¿Isp preferisce dire che si tratta di proseguire la linea avviata dal fondatore del Gruppo, Renato Soru, quella del free-Internet.
¿L”idea di marketing – ha spiegato Cellini – è tornare al social price, puntare sulla clientela all”avanguardia tecnologica, essere più simpatici rispetto all”incumbent“.
Sull”andamento dell”Adsl per tutto il Gruppo, che presenta in novembre i conti del terzo trimestre, Cellini si è limitato a ricordare che al momento la previsione di fine anno è a 1,7 milioni di utenti.
“L”offerta replica quindi quella già esistente di Alice, che è partita a fine febbraio con la connessione a 640 kb e il portale con 200 titoli cinematografici in VoD, a oggi saliti a 1.000“, ha fatto notare su Milano Finanza Oriana Cardani, esperta di RasBank, che consiglia di vendere (sell) Tiscali. L”offerta appare sì interessante come promozione, “ma l”impressione è che l”appetibilità successiva sia limitata, ipotizzando che nel frattempo anche gli altri Isp partiranno con le offerte di Natale e con il graduale upgrade della connessione rispetto a velocità maggiori”.
Si tratta inoltre di un”offerta il cui inizio era atteso dal mercato da tempo. “Riteniamo, inoltre, che così come proposta, l”offerta non risultati particolarmente competitiva, specialmente per le capacità superiori“, ha aggiunto Marco Pisanti di Caboto, sempre a Milano Finanza. Infatti, “mentre supera per i 2 Mbps le offerte degli altri operatori nel rapporto prezzo/capacità, per le altre capacità risulta decisamente più cara di quella di e.Biscom, specialmente nelle aree in cui questa è presente con la fibra, 10 Mbps”.
Ciò significa, a detta di quest”altro esperto, che ha un rating di buy su Tiscali e target price a 3,2 euro, che l”Isp sardo dovrà puntare sulle aree non coperte dagli altri operatori e in particolare da e.Biscom. Tuttavia, fa notare Banca Akros, sempre su Milano Finanza ¿l”offerta di Tiscali rappresenta una discontinuità nel panorama della banda larga in Italia, dove il prodotto più veloce per l”utenza residenziale era finora quello di Fastweb¿. L”offerta risulta poi concorrenziale sul fronte dei prezzi, confrontandosi con i 65 euro al mese richiesti da Telecom Italia per il prodotto a 1,28 MB e con i 35 euro al mese di Wind sempre per 1,28 MB.
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