Italia
Navigando in Internet, capita spesso di imbattersi in qualche pubblicità che invita a scaricare loghi, suonerie, filmati, file musicali e quant”altro.
Molti navigatori, incautamente, si sono lasciati convincere e hanno cliccato sì al messaggio che avvisa che per proseguire è necessario scaricare un software.
Da qui, però, comincia una vera e propria truffa, perché il programma che si sceglie di scaricare è un cosidetto dialer, un file, cioè, che permette di collegarsi ai servizi pubblicizzati, ma a un costo che spesso non viene specificato, proprio perché di molto superiore a quello della nostra connessione.
Il dialer, infatti, fa in modo che la connessione avvenga non più attraverso il tradizionale provider ma attraverso un numero telefonico che con buona probabilità inizia per 709.
Le conseguenze sulla bolletta telefonica degli utenti sono terribili poiché molto spesso il dialer continua a connettersi a questo costoso numero ogni volta che si apre una nuova connessione, ovviamente senza segnalarlo.
In Italia sono più di trentamila le persone coinvolte in questa truffa equasi altrettante sono state le denuncie per truffa avviate dalla Polizia postale che monitora costantemente più di 400 siti.
Alcuni giorni fa, inoltre, il Consiglio dell”Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha deciso di sanzionare tre operatori di telecomunicazioni (Plug It, Edisontel, Telephonica) per aver violato una disposizione dell”Agcom (delibera 09/02/CIR) in materia di connessioni Internet verso numerazioni 709x.
Le sanzioni comminate ammontano a 3 milioni di euro per Plug It, a 500 milaeuro per Telephonica e a 250 milaeuro per Edisontel.
I tre operatori, in particolare, hanno violato la disposizione che vieta la fatturazione in bolletta dei servizi a valore aggiunto forniti da operatori di contenuti tramite la numerazione 709. Le sanzioni si riferiscono ad illeciti accertati, con la collaborazione della Polizia Postale, nel periodo che va da gennaio ad agosto 2003.
“La nostra decisione è rivolta a tutelare l”utenza – ha dichiarato il Commissario relatore Alessandro Luciano – contro quei comportamenti illegali che gettano discredito sul settore delle tlc, minandone lo sviluppo.”
La decisone, ovviamente, è stata applaudita dalle associazioni a tutela dei consumatori che si battono da tempo per una diversa regolamentazione dei servizi a sovrapprezzo, che comportano costi che possono anche superare i 150 euro all”ora.
“Si tratta, soprattutto, di servizi di carattere erotico, oroscopi, maghi e fattucchiere, la cui utilità sociale è oggettivamente dubbia”, spiega l¿Associazione Nazionale Utenti Italiani di Telecomunicazioni (Anuit) che ha più volte ribadito che tali servizi debbano essere forniti solo agli utenti che preventivamente hanno chiesto di fruirne e non, come avviene oggi, di disabilitarli successivamente.
In tal caso, infatti, l”operatore telefonico che fornisce il servizio (e che intasca fino a circa il 50% del prezzo richiesto all”utente) gode di una rendita ingiustificata dovuta alle bollette iniziali che provocano la reazione dell”utente che chiede la disabilitazione del servizio.
Questa operazione, continua l”Anuit, è peraltro poco pubblicizzata, con la conseguenza che la richiesta di blocco è ritardata almassimo.
Le sanzioni comminate ad alcuni operatori per l”uso dei “numeri speciali” 709 per l”accesso, via Internet a siti, di solito porno, spiega l¿Anuit, ¿ci trovano pienamente solidali con l”Autorità per le garanzie nelle comunicazioni¿.
¿Ci auguriamo ¿ continua l¿associazione – che tale iniziativa, in parte anche tardiva, serva a modificare il trend della diffusione incontrollata di esosi servizi che è giusto siano possibili (la libertà di utilizzare le proprie risorse finanziarie è un bene da difendere), ma che devono essere usati solo in modo consapevole , soprattutto se chi paga la bolletta telefonica non ne è l”utilizzatore finale¿.
In Italia la Polizia delle Comunicazioni controlla circa 400 siti Internet che si avvalgono di questo sistema truffaldino ed è arrivata all”individuazione di 46 società (di cui 16 con sede all”estero), ha denunciato sei legali rappresentanti di imprese con sede nel centro Italia, e contestato sanzioni amministrative a 12 società.
Ma come difendersi se ci si imbatte in questo tipo di truffa?
Qualora in bolletta troviate alla voce “numerazioni speciali” o “altri operatori” una cifra che non riconoscete, spiega il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU), richiedete per iscritto a Telecom Italia, all¿indirizzo che trovate sulla prima pagina della fattura, la lista delle chiamate (comprese le ultime cifre);
Chiamate il 187 e fatevi immediatamente bloccare gratuitamente tutte le numerazioni a valore aggiunto;
Una volta appurato di non esservi serviti volontariamente di tali provider, fate denuncia alla Polizia Postale o ai Carabinieri;
Chiamate nuovamente il 187 e comunicate che volete adire alla conciliazione;
Se avete la domiciliazione bancaria bloccatela e pagate sole le voci che riconoscete.
Rivolgetevi ad un¿associazione dei consumatori o direttamente a Telecom Italia per avere copia dei moduli da compilare per presentare la domanda (o fatevi aiutare da un consulente dell¿Associazione).
Scarica il modulo per la denuncia
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