Italia
Proseguiamo la pubblicazione degli interventi al Seminario: “Rethinking the european ICT Agenda” tenutosi a Roma il 27 settembre 2004, organizzato da Puntoit e Key4biz
di Bruno Lamborghini
Presidente, EITO (European Information Technology Observatory)
A metà circa del percorso definito a Lisbona nel 2000, tenuto conto dei risultati raggiunti, ma anche dei ritardi e gap che si sono evidenziati ed inoltre dei mutamenti avvenuti in questi anni sia nello scenario economico-politico mondiale che nel contesto tecnologico e di mercato dell¿ICT, appare urgente ridefinire l¿agenda della politica europea ICT.
Innanzitutto si identificano i mutamenti dello scenario economico- politico della competizione globale internazionale intervenuti dopo il 2000:
- il ruolo nuovo assunto dall¿area asiatica (India, Cina, Corea), in termini di crescita economica e industriale attraverso politiche focalizzate sulla localizzazione di ricerca, produzioni e servizi per i grandi mercati interni e per l¿export (non più solo sulle tradizionali produzioni a basso valore aggiunto),
- il grande accumulo di innovazioni tecnologiche negli USA in conseguenza del grande impegno nella ricerca per la difesa con effetti sul prossimo scenario tecnologico,
- fine dell¿euforia dotcom delle borse e maggiore realismo,
ed ancora i nuovi drivers ICT:
- banda larga DSL, wireless, VoiP,
- convergenza digitale di ICT, CE, media e contenuti digitali, personal communication, interoperabilità,
- ruolo trainante del mercato consumer vs. business.
Vi sono rilevanti rischi che l¿Europa possa avere un ruolo sempre più marginale in questo scenario sia come sistema industriale che come mercato.
I punti di forza dell¿Europa: buone infrastrutture TLC, ricerca e skills, mercati potenziali, alto reddito, patrimonio culturale, opportunità applicazioni specialistiche,ecc.
I punti di debolezza dell¿Europa: invecchiamento, frammentazione mercati, frammentazione standard, inefficiente ciclo ricerca-innovazione, poche corporation globali, bassa produttività, limitati investimenti IT, ridotta concorrenza nelle public utilities, pesanti ostacoli regolamentari.
Gli spazi e le opportunità per un rilancio della politica europea ICT:
ecosistema dell¿innovazione:
a)promuovere e sviluppare circuiti virtuosi della ricerca-innovazione tra università ed imprese con focalizzazione su aree driver,
b)centri di eccellenza per ricerca e formazione,
c)eLearning diffuso, programmi di retraining,
d)diffusione cultura tecnologica e della imprenditorialità a tutti i livelli scolastici,
e)forte utilizzo politica fiscale per innovazione e nuova imprenditorialità
domanda:
a)massima diffusione banda larga residenziale e individuale,
b)sviluppo del mercato dei contenuti e dei servizi digitali ¿any content, anytime,anywhere, anyplatform¿ con ¿specificità europea¿,
c)sviluppo di applicazioni trasversali specialistiche delle tecnologie ICT, (sanità, eGovernment, scuola, trasporti, sicurezza, turismo,ecc.),
d)diffusione massiccia dell¿ICT nei settori industriali e nei servizi con obiettivo produttività e innovazione (PMI e diffusione best practices),
e)standard applicativi paneuropei con riduzione frammentazione mercati,
f)politiche regolamentari ¿leggere¿ e proactive per IPR, privacy,sicurezza, spamming, ecc.
offerta:
a)favorire le aggregazioni per ecosistemi d¿impresa al fine di raggiungere dimensioni competitive,
b)promuovere la nuova imprenditorialità in ambito universitario, di ricerca e delle PMI con strumenti finanziari innovativi e politiche fiscali,
c)puntare sullo sviluppo di nuove imprese nelle aree della convergenza digitale, dei contenuti-media e servizi digitali,
d)promuovere accordi internazionali d¿impresa in specie con l¿industria asiatica.
Alla base di un rilancio della politica industriale europea dell¿ICT in una logica di sistema:
creare un advisory board tecnico (super parte e super nationes) per definizione e controllo programmi strategici e politiche industriali e l¿introduzione di misure di benchmarking per valutazione del raggiungimento obiettivi/ aggiustamento direzione,
definire e gestire una effettiva politica industriale a livello europeo con la partecipazione/ coordinamento dei vari attori e la focalizzazione sui programmi strategici (modello asiatico).
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Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Sandro Frova: chi ha detto che la regolazione è incompatibile con investimenti ed innovazione?
Roberto Schisano: ICT e Piccole e Medie imprese: una dorsale di nuovo sviluppo per il Sistema-Paese
Luigi De Vecchis: Rilanciare l¿agenda di Lisbona e ripensare il ruolo europeo delle ICT
Corrado Sciolla: Rilanciare la liberalizzazione: dare mercato ai nuovi servizi e incentivi alle reti, stimolare la domanda
Oscar Cicchetti: Any content, any time, anywhere, any platform. Il futuro più promettente? Applicazioni e contenuti sul mobile
Lorenzo Cesa alla Reding: Tlc, serve una politica per favorire gli investimenti
Rethinking the european ICT Agenda: Si apre anche in Italia il dibattito sul futuro dell¿ICT europeo
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Microsoft White Paper: Supporting the Lisbon 2010 goals – Autumn 2004
Documenti Ue sullo sviluppo dell”Ict europeo