Italia
Molti professionisti oggi necessitano di maggiore mobilità e flessibilità, si pensi in primis ai giornalisti, ma anche ad altre categorie, agenti di commercio, assicuratori, manager.
Sempre più spesso si presenta l¿esigenza di dover lavorare fuori dal proprio ufficio e di dover disporre, da remoto, di tutte le funzionalità (applicativi, archivi di documenti, posta elettronica, possibilità di consultare la rete…) presenti in ufficio.
Internet si sa, ci ha cambiato la vita, e sicuramente in circostanze come queste, permette la velocità delle comunicazioni e dell¿accesso alle fonti di informazione. Come dire, tecnologia IP e convergenza delle reti al servizio degli operatori dell”informazione.
E¿ da queste considerazioni che si è partiti al convegno ¿Il giornalista del futuro. Soluzioni innovative per lavorare ovunque¿ che si è tenuto a Roma, organizzato da NextiraOne e Netscalibur in collaborazione con Alcatel.
Al seminario hanno partecipato Bruno Lener, direttore marketing di Netscalibur Italia,Alberto Leonardis, corporate development director di NextiraOne Italia, Andrea Marubini, direttore marketing Alcatel Italia, Massimiliano Pianigiani, marketing director NextiraOne Italia, Domenico De Masi, professore di sociologia del lavoro e preside della facoltà di Scienze della Comunicazione dell¿Università ¿La Sapienza¿ di Roma e Samir Al Qaryouti, opinionista di Al-Jazeera. Moderatore del convegno, Luciano Tancredi del Messaggero.
Il seminario ha approfondito le soluzioni tecnologiche e gli indubbi vantaggi resi possibili dalle comunicazioni IP nel supportare il lavoro dei giornalisti.
I partecipanti hanno analizzato le particolari esigenze del giornalista ubiquo, tele-lavoratore per eccellenza, e presentate alcune soluzioni ICT, disponibili da subito, per attivare un ufficio virtuale da portare con sé ¿anytime – anywhere¿.
Bruno Lener, nel corso del suo intervento ha spiegato che ¿Le nuove tecnologie hanno permesso di realizzare soluzioni innovative che consentono di utilizzare, in maniera pienamente sicura, ovunque sia disponibile un accesso ad Internet, un vero e proprio ufficio virtuale¿.
Grazie al supporto di soluzioni complete quali quelle offerte da Netscalibur, attraverso diverse modalità di accesso (Wi-Fi su hot spot pubblico, dial-up su rete privata o pubblica, GPRS/Umts su rete privata o pubblica, qualsiasi accesso ad Internet pubblico) il lavoratore può utilizzare, in piena sicurezza ed efficienza, grazie a sistemi di crittografia ed autenticazione, gli stessi strumenti disponibili all¿interno del proprio ufficio.
¿Da un punto di vista tecnologico, la soluzione a questi bisogni è offerta dalla tecnologie IP, la stessa su cui si fonda la grande Internet¿, ha detto Massimiliano Pianigiani.
L”utilizzo dalla tecnologie IP nelle redazioni avviene principalmente per la ricerca di articoli, informazioni, fonti, per avere spunti per le notizie, per leggere pubblicazioni online e per le immagini.
II giornalista che utilizza la tecnologia IP avrebbe una serie di vantaggi da non sottovalutare: la disponibilità di un”unica postazione di lavoro per comunicare (voce, dati, immagini), l”accesso veloce e sicuro alle agenzie da qualunque posto, la possibilità di fare riunioni di lavoro virtuali su Internet, la possibilità di visualizzare e condividere documenti presenti su un computer remoto.
“La tecnologia è il cuore dell”informazione e dalla globalizzazione, però – avverte l”opinionista di Al-Jazeera Samir Al Qaryouti – non bisogna globalizzare le ideologie . La tecnologia deve essere sinonimo di democrazia”.
Samir Al Qaryouti ha raccontato di come i più moderni strumenti per la connessione cambino la vita del giornalista che lavora sul campo.
Il suo contributo principale è stato quello di sfatare il mito secondo il quale il digitale serve ad arrivare prima degli altri nel distribuire l”informazione: in realtà, è usato soprattutto per documentarsi meglio e quindi svolgere un lavoro di maggiore qualità.
Secondo una ricerca di Prima Comunicazione, il 35% dei giornalisti italiani ritiene che l”utilizzo della Rete sia dedicato alla ¿ricerca di articoli, informazioni, fonti¿, il 22% lo vede soprattutto concentrato sulla ¿ricerca di spunti per le notizie¿, il 18% per la ¿lettura di pubblicazioni online¿ il 14% per la ricerca di ¿foto, immagini, video¿.
Ma quello della documentazione è solo il primo capitolo della relazione tra Internet e il giornalismo.
La Rete non offre solo il modo per trovare informazioni, ma propone anche forme innovative di pubblicazione, come avviene nei blog: un”approfondita analisi del fenomeno, sull”ultimo numero di Problemi dell”Informazione, il trimestrale de Il Mulino diretto da Angelo Agostini, segnala come i blog stiano nettamente superando la ristretta cerchia degli appassionati per diventare un nuovo genere giornalistico.
Per altro, come ha sottolineato Roberto Pesce, Amministratore delegato di NextiraOne, Internet inciderà anche sul processo produttivo: ¿Il giornalista ha crescenti esigenze di mobilità e flessibilità. E in questo contesto giocano un ruolo fondamentale la velocità e semplicità delle comunicazioni¿.
Si può impaginare e tagliare i pezzi stando fuori dalla redazione e, allo stesso tempo, parlare in videoconferenza con l”ufficio centrale.
Ma tutto questo non va interpretato come un mero sistema per aumentare la produttività, secondo Domenico De Masi. Il sociologo è convinto che, per i giornalisti come per molte altre professioni che si vanno adattando all”era post-industriale, si tratta di usare le tecnologie digitali per ritrovare un rapporto migliore con il tempo, in modo che la creatività venga valorizzata e non compressa.
© 2004 Key4biz.it