Italia
Si torna a parlare di decoder e payTv. Questa volta a prendere posizione è l¿associazione AltroConsumo, che chiede all¿Autorità garante delle Comunicazioni di intervenire con urgenza.
In un comunicato l¿associazione afferma che ¿Per vedere la Tv via satellite i consumatori devono essere liberi di scegliere il decoder che preferiscono¿.
Secondo AltroConsumo, Sky sta vincolando gli utenti che scelgono i suoi programmi ad adottare lo Skybox, decoder a tecnologia NDS (di proprietà Sky) che ¿¿complica senza alcuna ragione la possibilità di vedere i canali in chiaro che non rientrano nei pacchetti offerti dal monopolista¿.
L¿Associazione spiega che Sky ha di fatto creato barriere tecniche e tecnologiche, obbligando chi vuole vedere i contenuti offerti dall¿operatore a utilizzare un contenitore (il decoder Skybox) che solo Sky può vendere: ¿è come se un¿emittente Tv obbligasse chi vuole vedere le sue trasmissioni a comprare un televisore di una certa marca, distribuito dalla stessa emittente¿.
AltroConsumo non può accettare che i consumatori siano limitati nella possibilità di scelta e nell¿accesso all¿offerta satellitare gratuita, oltre nella creazione di condizioni che porteranno a un aumento delle tariffe per i canali a pagamento difficilmente contrastabile.
L¿Associazione ribadisce che la mossa di Sky infrange le delibere dell¿Autorità garante delle Comunicazioni, gli obblighi imposti dalla Commissione europea e il Codice delle comunicazioni elettroniche, il pacchetto di leggi italiane che regola il settore.
Paolo Martinello, presidente di AltroConsumo, ha dichiarato: ¿E¿ grave che il mercato, invece di aprirsi ad altri operatori si plasmi sulle esigenze del singolo operatore oggi esistente. Il decoder Skybox rappresenta una aperta violazione alla concorrenza e un abuso di posizione dominante¿.
L¿associazione indipendente di consumatori ha diffidato il monopolista e ha scritto all¿Agcom perché sia tutelata la libertà di scelta e di informazione degli utenti.
AltroConsumo chiede un provvedimento d¿urgenza che imponga a Sky di rendere disponibile su moduli CAM (moduli di accesso condizionato) la tecnologia NDS ed eliminare le barriere tecnologiche che impediscono di visualizzare con lo Skybox i canali in chiaro che non fanno parte dei pacchetti Sky.
Lo scorso luglio, a denunciare questo stato di cose è stata l¿Adiconsum, che ha evidenziato come molti consumatori hanno acquistato gli apparati non dedicati esclusivamente alla ricezione dei programmi Sky, sostenendo elevati costi, perché garantiti dalla legislazione presente in Italia certi che anche in futuro potessero essere compatibili con qualsiasi trasmissione, visto che la legge sul decoder unico garantisce.
Per Adiconsum appare evidente che i ricevitori di Sky alla stato attuale non rispettano la legge del decoder unico, visto che ¿Non è possibile ricevere con un unico apparato, tutti programmi radiotelevisivi digitali in chiaro¿.
L¿Associazione ha agigunto che la scelta di chiudere il SECA danneggia anche chi ha acquistato il decoder con questo accesso condizionato, infatti dovrà buttarlo perché inservibile sia per i canali in chiaro, come in precedenza spiegato, e sia per continuare a vedere Sky. Non basta certamente offrirne un altro, soprattutto se in noleggio gratuito, per indennizzare il danno. Accettando le imposizioni di Sky si origina un grave precedente, ¿cosa accadrebbe se fra un po¿ di tempo Sky cambiasse di nuovo proprietario e si utilizzasse un nuovo accesso condizionato?¿
Anche l¿Adiconsum ha chiesto quindi un intervento urgente che blocchi la chiusura da parte di Sky della modalità SECA e che disponga il rispetto della Legge sul decoder unico, obbligando la payTv ad utilizzare una sola codifica (NDS) solo dopo aver garantito l¿utilizzo di tutti i decoder capaci di funzionare con tutti gli accessi condizionati, cioè il decoder ¿Common Interface¿ come previsto dalla delibera dell¿Authority.
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