Chiude SAT Expo 2004: occhi puntanti su pirateria digitale e High Definition Tv

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Importante momento di confronto, quello del seminario ¿Pirateria: un problema sempre attuale¿, che si &#232 tenuto nell¿ambito del SAT Expo 2004, a cura di AEPOC (The European Association for the Protection of Encrypted Works and Services).

Il workshop &#232 stato segnato da un colpo di scena.

Il segretario generale dell¿organizzazione no profit per la lotta contro la violazione delle opere criptate, Davide Rossi, stava per congedare i partecipanti quando &#232 apparso in sala il presidente di Eutelsat, Giuliano Berretta.

Il top manager vicentino arrivava da Brescia, dove in mattinata la guardia di finanza aveva resa nota l¿operazione Cielito Lindo contro un¿emittente satellitare abusiva scoperta proprio da Eutelsat, grazie alle sofisticate apparecchiature con cui effettua i controlli di qualit&#224 del segnale.

¿Noi non ci smarchiamo – ha detto Berretta in risposta a una battuta di Rossi, semmai facciamo il pressing¿.

Ne sa qualcosa l¿ideatore del canale abusivo, denunciato a piede libero dalla procura bresciana.

¿Si &#232 trattato di un episodio inedito di pirateria, dal momento che &#232 stato creata ex novo un¿emittente – ha spiegato Berretta – ma comunque &#232 un tipo di pirateria pi&#249 facile da scoprire e debellare rispetto, ad esempio, a quella basata solo sulle smart card¿.

Facile per Eutelsat, comunque, grazie alle costose apparecchiature di controllo di cui dispone e che le consentono di garantire ai clienti un segnale di elevata qualit&#224 ma anche di individuare un ladro di banda, come il pirata di Castelfiorentino.

Berretta ha concluso il suo intervento segnalando un punto dolente: ¿Non esistono ancora strumenti europei per intervenire contro atti di pirateria digitale di questo tipo¿, mitigato per&#242 dal fatto che: ¿la piena collaborazione tra magistrature e polizie di Italia e Francia ha consentito il successo dell¿operazione¿.

In precedenza, il workshop ha ribadito alcuni aspetti della lotta alla pirateria. Rossi ha sottolineato che per Aepoc non &#232 sempre stato facile convincere le autorit&#224 a considerare il furto di opere digitali criptate come un fatto estremamente grave per tutta l¿industria, dai produttori di contenuti, ai broadcaster, ai carrier. Ora per&#242 la sensibilit&#224 &#232 cambiata e sono possibili anche operazioni complesse e delicate come quella della procura di Brescia.

Su questo aspetto &#232 intervenuto Jean Grenier, presidente Aepoc, spiegando che occorre completa cooperazione tra vari attori ¿ governi, magistrature, polizie ¿ per ottenere buoni risultati di contrasto del fenomeno criminale. Marcello Barengo Gardin di Sky ha messo il dito nella piaga: ¿In Italia c¿&#232 un problema di mentalit&#224 se il numero stimato di carte pirata in circolazione &#232 2.300.000 e se una rivista come Chip, sul numero di settembre, ha pubblicato un dossier su come infrangere il sistema di criptazione Seca 2¿.

Senza contare una legge del settore antiquata nella formulazione originaria, risalente agli anni ¿40. Barengo Gardin ha ribadito che l¿attuale passaggio di Sky al sistema di criptazione NDS &#232 un passaggio necessario per proteggere gli interessi non solo dell¿emittente di Rupert Murdoch ma anche di tutti gli altri soggetti che operano nella filiera.

Altro convegno di grande interesse &#232 stato quello ¿HDTV: la televisione in alta definizione¿, organizzato da Eutelsat, nell¿ultimo giorno del SAT Expo, sabato 2 ottobre.

Gli intervenuti hanno tracciato un quadro sulla Tv ad alta definizione e i problemi di natura tecnica legati al passaggio dall¿attuale apparecchio televisivo alla new box con schermo piatto al plasma Hd-compatibile.

Cristiano Benzi, responsabile dei programmi HDTV del colosso francese, ha equiparato l¿avvento dell¿alta definizione ad un evento storico. Come successo con la transizione dal bianco e nero alla Tv a colori: un cambiamento epocale condito da molte polemiche. Iniziali. Ma il risultato pare gi&#224 scontato in partenza: si tratta solo di accelerarne il processo. Irreversibile

Da Mediaset, &#232 arrivato un importante punto di riflessione: ¿¿se il vecchio apparecchio Tv che ognuno tiene in casa – ma anche la stragrande maggioranza degli attuali schermi al plasma – saranno da buttare all¿avvento dell¿alta definizione, non combineremo un disastro socio-economico? Non rovineremo subito in partenza un mercato tanto ricco di prospettive?¿.

Il rischio &#232 quello di terrorizzare l¿end user. Che quindi sar&#224 assalito da una crisi di rigetto verso la novit&#224.

¿Sarebbe meglio procedere gradualmente e rendere compatibile la vecchia apparecchiatura con la nuova tecnologia¿, &#232 stata la proposta.

Il passaggio avverrebbe quindi in modo soft, evitando il rifiuto. Una visione condivisa anche dalla Rai.

Di questa HD si parla da 20 anni, ha detto Benzi. ¿Abbiamo ora sufficienti riferimenti normativi, costi abbastanza contenuti e il mercato sta migrando verso gli schermi flat Tv progressivi¿.

Negli Usa vengono offerti bouquet completi in hd (Voom), in Giappone questa tecnologia fa balzi in avanti, in Australia si usano standard europei. Insomma: ¿l¿alta definizione &#232 realt&#224 in molte zone cruciali del mondo¿.

E l¿Europa? Va cauta, finora. Ma procede. Francois R&#233vellion, segretario generale Ebu: ¿Nel 2008 saranno ben 4 milioni le famiglie europee munite di alta definizione. Oggi uno schermo di buona qualit&#224 costa 1500-2000 dollari (mentre negli Usa il 60% degli schermi sono venduti a meno di 600 dollari)¿. ¿Ovviamente ¿ ha sottolineato R&#233vellion – puntiamo molto sullo sport¿, ottima leva per scardinare ogni resistenza.

¿La lenta partenza europea ¿ &#232 la tesi di R&#233vellion – costituisce un vantaggio: Possiamo trarre importanti insegnamenti dagli errori altrui e usufruire delle esperienze acquisite¿.

Al fine ¿ tra l¿altro – di rendere interattivi i vari broadcasting.

Giuseppe Viriglio, direttore dei programmi EU e industriali Esa, ha notato che il 50% del budget dell¿agenzia &#232 impiegato in programmi strutturali. L¿altro 50% viene usato per applicazioni pratiche ed operative di tecnologie acquisite (mentre l¿industrializzazione spetta poi alle singole aziende).

¿In Europa ¿ ha detto Viriglio – nonostante la presenza di problemi legati alla mancanza di display e apparecchi a terra, le opportunit&#224 sembrano tuttavia notevoli e ottenibili mediante opportuni investimenti¿.

Astra ed Eutelsat hanno canali sperimentali attivati a questo scopo. Si stimolano le capacit&#224 di crescita dell¿Hd soprattutto grazie agli eventi sportivi. Ottime chances sanno i mondiali di calcio in Germania, le Olimpiadi a Pechino, lo sci e le discipline invernali a Torino.

Azioni parallele. ¿L¿Esa ¿ ha affermato Viriglio ¿ si fa parte attiva offrendo le sue grandi capacit&#224 di banda e stimolando azioni parallele. Verso il cinema, ad esempio, che sembra in parte ancorato alle stesse tecnologie di 40 o 60 anni or sono, e cio&#232 l¿analogico sviluppato con mezzi chimici. &#200 chiaro che all¿Hd si apriranno magnifiche prospettive¿.

Potevano gli europei restare cos&#236 a lungo esclusi dal progresso Hd che in Usa miete cos&#236 vasti successi?

Certo che no, sostiene Olivier Milli&#232s-Lacroix di Hd Forum.

¿&#200 partita a luglio in Francia un¿iniziativa molto forte, sostenuta da 16 societ&#224 televisive pubbliche e private¿, ha detto Lacroix.

¿Abbiamo un programma di promozione, organizzazione e studio sull¿Hd, con particolare attenzione al lancio presso il grande pubblico e al suo intersecarsi tecnico e culturale con il sistema digitale¿.

Il gruppo si divide in due commissioni (tecnica e comunicativa). La sua mission &#232 l¿informazione dell¿utente Tv, che in Francia &#232 molto ricettivo verso le innovazioni. Salone auto e avvenimenti sportivi in genere sono i primi contenuti dei programmi Hd sperimentali, per i quali i satelliti Eutelsat sono ¿semplicemente perfetti¿.

Michele Aita di Telespazio ha rilevato che attualmente Usa, Giappone e Australia raggiungono insieme la bellezza di 10 milioni di utenti, ma se ne prevedono entro tempi brevi 40 milioni.

¿In Italia ¿ ha osservato Aita ¿ la scelta famigliare cade, per esigenze di spazio, su un unico punto di intrattenimento, sul quale occorre quindi concentrare il maggior numero possibile di offerte e fruizioni. Si pu&#242 ipotizzare la prossima diffusione di schermi compatibili Hd a costi minori, considerando che oggi un buono schermo al plasma Hd costa sui 4 mila euro. In Europa ne sono stati venduti circa 60 mila, ma il prezzo caler&#224 rapidamente fino ad arrivare al livello americano: 6/700 euro. Un prezzo capace di fare esplodere il mercato¿.

&#169 2004 key4biz.it

Raffaella Natale

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