Oscar Cicchetti (Netscalibur): Any content, any time, anywhere, any platform. Il futuro più promettente? Applicazioni e contenuti sul mobile

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Italia



di Oscar Cicchetti

Amministratore Delegato Netscalibur


L¿intervento di Oscar Cicchetti &#232 stato presentato al seminario Rethinking the European ICT Agenda, tenutosi a Roma il 27 settembre 2004



La sfida &#232 nel design e nell¿usabilit&#224

La sfida indicata nello slogan del nostro panel non &#232 solo tecnologica ma riguarda soprattutto il design e l¿usabilit&#224. Per avere contenuti e applicazioni multi platform di successo infatti occorre saper reinventare format e modalit&#224 di fruizione. Alcuni dei fallimenti pi&#249 evidenti riguardano le semplici trasposizioni come internet sulla televisione, la televisione sul telefonino, internet sul telefonino.


L¿innovazione dei format pu&#242 trovare in Europa e soprattutto in Italia un terreno fertile per la cultura sedimentata e diffusa, la vocazione stilistica, il tessuto di piccole e medie imprese. Pu&#242 essere pertanto opportuno, nell¿ambito dei progetti di rilancio e diffusione dell¿ICT, focalizzazione su questa area progetti industriali, investimenti formativi, attivit&#224 di ricerca e sviluppo.


I Mobile Digital Contents rappresentano una delle aree di maggior interesse


Il mobile &#232 una delle piattaforme di content delivery che presenta specificit&#224 e potenzialit&#224 di crescita di grande rilievo. Si tratta di un mercato stimato, in uno studio recente della Comunit&#224 Europea, in circa 18bn.&#128 al 2008 e destinato a rappresentare, nello stesso anno, circa il 5% delle revenues degli Operatori Mobili e pi&#249 dell¿ 8% delle revenues dei proprietari di contenuti. Si schematizzano di seguito i contributi che gli Operatori Mobili, i Content Owner e la Pubblica Amministrazione possono dare per far decollare il mercato dei digital content.


Il contributo degli Operatori Mobili

Gli operatori mobili potranno trovare nei mobile content e application un veicolo per:

  • aumentare la loyalty e diminuire il costo di retention,

  • migliorare l¿ARPU per servizi voce in quanto i clienti VAS hanno una spesa media sui servizi voce del 15-20% rispetto alla media,

  • conquistare e mantenere clienti business attraverso mobile business application.

Gli operatori stanno realizzando, con risultati ragguardevoli, due condizioni preliminari per avviare il mercato: la diffusione di handset multimediali e l¿upgrade delle reti ma non affrontano ancora con decisione alcuni temi che possono essere cruciali per la crescita dei digital content.

Una prima area di criticit&#224 su cui occorre intervenire &#232 il modello di revenue sharing. Oggi fatto 100 ci&#242 che il cliente paga per un contenuto o un¿applicazione su mobile il 50% &#232 appannaggio dell¿operatore, il 35% remunera il contenuto ed il 15% &#232 dedicato ai servizi forniti da WASP e Content Aggregator ed alla promozione commerciale.

Questo modello scoraggia investimenti in adattamento di contenuti e creazione di nuovi format specifici e genera nei proprietari di contenuti pregiati la caccia a set up fee e minimi garantiti come precondizione per creare o adattare.

L¿adozione di un modello di revenue sharing pi&#249 favorevole ai content owner potrebbe innescare un circolo virtuoso che renderebbe disponibili pi&#249 risorse per la creazione e l¿adattamento dei contenuti, spingerebbe gli owner ad investire ed inventare nuovi contenuti e velocizzerebbe la crescita del mercato aumentando revenues e margini degli stessi operatori.

Un ulteriore fattore abilitante che &#232 ancora nelle mani degli operatori mobili &#232 rappresentato dalla disponibilit&#224 di piattaforme di servizio HW e SW che rendano semplice ed economico produrre e gestire mobile application e content delivery sui cellulari. Mi riferisco ad esempio a piattaforme di billing data oriented, a sistemi strutturati di interfaccia ed interoperabilit&#224, a sistemi di localizzazione, a sistemi di profilatura della clientela.

Gli operatori mobili hanno investito ingenti risorse nelle licenze UMTS, sono pesantemente impegnati nella realizzazione delle nuove reti e non hanno risorse finanziarie adeguate per questi interventi a pi&#249 lungo ritorno.

Una via per recuperare risorse per&#242 esiste e dovrebbe essere pi&#249 attentamente valutata dagli operatori e ancora di pi&#249 da chi ha la responsabilit&#224 di indirizzare il mercato. Mi riferisco al network sharing. E¿ poco comprensibile che in Italia esistano tre reti GSM, ciascuna con circa 7.000 stazioni radio base e che si stiano realizzando 4 reti UMTS che richiederanno oltre il doppio di stazioni senza riuscire a condividere nemmeno gli investimenti edili o di alimentazione elettrica.

Il contributo dei Proprietari di Contenuti ed Applicazioni

Dopo gli entusiasmi sui nuovi media che hanno alimentato investimenti eccessivi, scelte organizzative ed attenzioni manageriali spropositate rispetto all¿effettiva entit&#224 del business, oggi si assiste ad un ridimensionamento delle organizzazioni e dei budget legati ai nuovi media e c¿&#232 il rischio opposto e cio&#232 che i proprietari ed i produttori di contenuti sottovalutino le potenzialit&#224 di crescita distributiva ed editoriale offerte dalle nuove piattaforme e dalla convergenza.

E¿ invece opportuno che l¿industria dei contenuti rifletta meglio sulle potenzialit&#224 di content delivery offerte dal cellulare. La dimensione del mercato prospettico &#232 di assoluto rilievo ed ha il pregio non solo di non cannibalizzare ma piuttosto di incrementare i ricavi su media tradizionali:

  • mobile news e alert vs. articoli su carta stampata,

  • televoto e mobile channels vs. audience televisiva,

  • anteprime film vs. sale cinematografiche e DVD,

  • suonerie e downloads vs. CD,

  • mobile betting come veicolo per aumentare la base dei giocatori

Per stimolare produttori esistenti e nuovi a sviluppare mobile content si pu&#242 agire sulle seguenti aree:

  • facilitare il funding delle nuove iniziative con fondi nazionali e comunitari (Sviluppo Italia interviene spesso a sostegno di settori in crisi, meno frequentemente a supporto di start up innovative)

  • intervenire sull¿IVA almeno per equiparare l¿imposta sul valore aggiunto tra i diversi media (oggi un contenuto fruito su mobile &#232 soggetto ad un¿imposta pi&#249 alta rispetto a media tradizionali)

  • creare Centri Servizi strutturati che siano in grado di semplificare accesso e relazione con gli operatori mobili.

Mi permetto uno spazio pubblicitario per la mia azienda citando un iniziativa che si colloca proprio in questa logica di semplificazione: il Centro di Videoservizi Ericsson Netscalibur. Si tratta di un Centro Servizi che propone a tutti gli attori della filiera (content e application owner, aziende grandi e piccole, Operatori Mobili e ISP) servizi strutturati e robusti di adattamento e distribuzione di contenuti multimediali su reti fisse e mobili, intermediazione commerciale con gli operatori, servizi di billing.

Il contributo della Pubblica Amministrazione

Un ruolo importante di stimolo pu&#242 essere giocato dai progetti di ammodernamento della PA. Sono molte le applicazioni di eGovernment che possono giovarsi della capillarit&#224, versatilit&#224 e facilit&#224 d¿uso del cellulare, quali ad esempio:

  • l¿infomobilit&#224 con sistemi di informazione georeferenziati su traffico e turismo, controllo dei parcheggi, accesso ad aree a traffico limitato, etc.

  • i beni culturali con piattaforme integrate che segnalino la presenza di emergenze culturali e accompagnino nella fruizione.

  • l¿education con sistemi di accesso a informazione scolastiche, di consultazione di library e dizionari, etc.

  • la sanit&#224 con sistemi di prenotazione, di contatto, di informazioni mediche.

E¿ opportuno che le strutture pubbliche acquistino coscienza di tali opportunit&#224 e ne tengano maggiormente conto nei diversi progetti di ammodernamento. E¿ sufficiente leggere il bando di gara per la realizzazione del portale al cittadino per rendersi conto che invece l¿approccio &#232 ancora molto tradizionale.

Un ulteriore settore in cui un contributo della Pubblica Amministrazione pu&#242 essere incisivo riguarda giochi e lotterie. Le potenzialit&#224 del mobile betting sono enormi per sostenere sistemi di betting esistenti come lotto, scommesse sportive, lotterie nazionali o lanciarne di nuovi. Un atteggiamento responsabile ma meno chiuso su tale tema potrebbe contribuire a potenziare il mercato dei mobile content.


&#169 2004key4biz.it

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Si apre anche in Italia il dibattito sul futuro dell¿ICT europeo

Lorenzo Cesa alla Reding: Tlc, serve una politica per favorire gli investimenti

Documenti Ue sullo sviluppo dell”Ict europeo

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