Italia
L¿Antitrust dà il via libera all¿acquisizione da parte della Rai di impianti e frequenze, di proprietà di altre emittenti, utili allo sviluppo della Tv digitale.
Tra le reti interessate ci sono Telelombardia, Rete Oro, Antenna 5 e Fintrading, che hanno ceduto le proprie frequenze per la sperimentazione e la diffusione del digitale terrestre.
Nella nota dell¿Antitrust si legge che ¿¿le acquisizioni sono realizzate da Rai ai fini della sperimentazione per la diffusione di programmi numerici e di servizi in tecnica digitale su frequenze terrestri¿, così come previsto dalla legge 66 del 2001, che consente agli attuali concessionari televisivi nazionali l¿acquisto di impianti gestiti da emittenti locali allo scopo di promuovere l¿avvio del nuovo sistema trasmissivo.
In particolare, dette operazioni si inseriscono in un Progetto unitario (denominato Progetto per la sperimentazione e l¿introduzione del servizio digitale terrestre) e sono finalizzate alla costituzione di due reti trasmissive in tecnica digitale terrestre (cd. multiplex).
Le presenti concentrazioni avranno affetto sul nascente mercato delle reti digitali, per la trasmissione del segnale televisivo terrestre in ambito nazionale e su quello delle infrastrutture per la trasmissione del segnale televisivo.
Come si legge nel Bollettino dell¿Autorità, ¿In Italia, il servizio di broadcasting in tecnica digitale è ancora in fase nascente. Nel 2003, la disponibilità di capacità trasmissiva digitale terrestre è stata ancora piuttosto limitata in virtù del fatto che gli operatori hanno proceduto a creare nuove reti digitali nazionali soltanto nel corso di tale anno¿.
La futura evoluzione della televisione digitale terrestre dipende dal grado di copertura della popolazione e, quindi, dalla creazione di reti digitali nazionali nonché dalla diffusione dei decoder.
A riguardo, le attuali disposizioni normative prevedono il passaggio definitivo alla tecnica digitale entro il 31 dicembre 2006.
Per quella data è previsto il completo passaggio al digitale e l¿abbandono definitivo della tecnica analogica.
Al momento, dice l¿Antitrust, ¿¿sul nascente mercato delle reti digitali nazionali sono entrati, oltre a Rai, gli operatori analogici Telecom Italia, Prima Tv e Mediaset¿.
Telecom Italia ha realizzato un proprio multiplex, Prima Tv e TF1, che opera attraverso il multiplex denominato D-Free, mentre Fininvest dispone di un proprio multiplex. Per quanto riguarda la Rai, ha realizzato due reti digitali.
Il mercato delle infrastrutture trasmissive del segnale televisivo comprende il trasporto e la diffusione del segnale, l¿ospitalità di impianti sulle proprie infrastrutture (torri e siti), ed i servizi di rete (pianificazione, progettazione, realizzazione di impianti).
In tale mercato operano Rai e Mediaset, attraverso le proprie controllate Raiway ed Elettronica Industriale.
La7 ha stipulato alcuni accordi per affitto e manutenzione di siti (in regioni quali Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio e Calabria) da cui vengono irradiati segnali televisivi da parte di soggetti terzi non appartenenti a Telecom Italia.
Per l¿Antitrust ¿Le acquisizioni in esame non appaiono in grado di modificare in maniera strutturale e durevole l¿assetto di mercato in cui si realizzano e non sembrano pregiudicare le possibilità concorrenziali degli altri operatori¿.
Intanto la scorsa settimana, la Rai ha siglato un contratto con Dmt, fino al 2005, per lo sviluppo della rete radiotelevisiva digitale terrestre.
Lo comunica in una nota la società, attiva nel settore tower (gestione di postazioni di trasmissione del segnale radiotelevisivo e telefonico) e quotata al segmento Star.
Il contratto, che consentirà alla Rai di ottenere entro il prossimo 31 dicembre la copertura del segnale digitale terrestre su oltre il 70% della superficie nazionale, genererà nelle casse di Dmt ricavi per almeno 19 milioni di euro.
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