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Il Gruppo Virgin, di proprietà del miliardario britannico Richard Branson, ha annunciato stamani il proprio ingresso sul nascente mercato della musica online.
Si tratta di un ¿Megastore virtuale¿ che offre più di 1 milione di titoli a 99 centesimi l¿unità, compatibili con ¿più di 50¿ lettori digitali. Secondo la società, al momento è il servizio più completo.
In un comunicato, il Gruppo ha spiegato che oltre a questo jukebox online, il sito offrirà anche un servizio di abbonamento da 7,99 dollari al mese, l¿ascolto real-time della radio, e un motore di ricerca nei titoli presenti in archivio.
Il sito sarà lanciato per il momento solo negli Stati Uniti, per poi estendersi ad altri Paesi.
¿Abbiamo già progettato di lanciare il servizio anche fuori dagli Stati Uniti, ma al momento non possiamo comunicare una data certa¿, ha sottolineato in un comunicato la nuova divisione di Virgin Group.
La società chiarisce che utilizzerà le licenze musicali e la piattaforma di distribuzione di MusicNet, mentre la Virgin ha messo a punto l¿interfaccia per gli utenti e le tecnologie di ricerca e navigazione.
Il Gruppo ha anche precisato che ¿il prodotto è compatibile con tutti i lettori dotati del software ”Plays for Sure” di Microsoft¿.
Richard Branson, citato nel comunicato, ha dichiarato: ¿Abbiamo lavorato direttamente con appassionati di musica di tutto il mondo e realizzato insieme un servizio di musica digitale che testimonia l¿energia e lo spirito di Virgin¿.
Aggiungendo: ¿E¿ tempo di rivoluzionare la musica digitale¿.
Come avviene sull¿iTunes Music Store di Apple, che domina attualmente il mercato di settore, chi scarica a 99 centesimi, potrà ascoltare il brano sul proprio computer, registrarlo su Cd e trasferirlo su un qualsiasi lettore digitale.
Ed è proprio qui la grande differenza con il sito di Apple, che consente di ascoltare la musica scaricata solo sul lettore digitale iPod, di propria produzione.
Virgin entra in un mercato sempre più popolato, dove oltre ad Apple è presente il nuovo store online di Microsoft, Rhapsody di RealNetworks e Napster di Roxio.
Proprio recentemente anche Yahoo ha fatto il suo ingresso, investendo 160 milioni di dollari in Musicmatch.
“Non riteniamo che sia affollato“, ha dichiarato in un”intervista Zack Zalon, presidente di Virgin Digital. ¿Non è saturo per niente e ha un enorme potenziale di crescita“.
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