Europa
Dopo una lunga e faticosa battaglia, Oracle potrebbe mettere le mani su PeopleSoft. Secondo alcune indiscrezioni, pubblicate questa mattina sul Financial Times, la Ue sarebbe pronta a dare il proprio lasciapassare alla fusione tra le due società.
L¿OK potrebbe arrivare già la prossima settimana, in ogni caso prima che Mario Monti lasci la Commissione Antitrust della Ue, il prossimo ottobre.
Due settimane fa, l¿operazione aveva avuto il via libera anche da un tribunale di San Francisco, che ha così messo in discussione la posizione che il governo Usa ha sempre mantenuto nel merito di questo dossier.
Le Autorità americano temono infatti che una simile operazione violi le disposizioni normative in materia, creando degli effetti distorsivi della concorrenza sul mercato dei software per le aziende, dove entrambe le società operano.
Il Dipartimento di Giustizia Usa potrebbe anche decidere di far ricorso contro la decisione del tribunale di San Francisco. Decisione che rappresenta comunque una grossa vittoria per Oracle, che da un anno e mezzo ha lanciato la sua Opa ostile sul concorrente PeopleSoft.
Secondo il Financial Times, il commissario alla Concorrenza Mario Monti è ben consapevole degli effetti negativi che una simile operazione avrebbe sulla concorrenza, ma si giustifica asserendo che non vi sono argomenti sufficienti per impedire l¿Opa ostile.
Ricordiamo infatti che negli ultimi anni diverse operazioni che avevano avuto il veto da parte dell¿Antitrust Ue, sono poi passate davanti alla Corte di Giustizia europea.
Questo ha spinto la Commissione a dotarsi di un team interno di economisti e giuristi indipendenti, incaricati di passare al setaccio le argomentazioni dei commissari, si tratta della cosiddetta procedure ¿dell¿avvocato del diavolo¿.
Per questo Bruxelles va ormai con i piedi di piombo nella valutazione delle operazioni di fusione.
Lo dimostra il recente caso delle due major discografiche Sony e BMG, che hanno ottenuto L¿OK dall¿Antitrust Ue dopo mesi e mesi di lotte e diverse audizioni.
Rimane che, nonostante l¿approvazione da parte delle Autorità Ue e Usa, non è detto che l¿operazione riesca a chiudersi.
L”Opa ostile di Oracle, da 7,7 miliardi di dollari, lanciata nel giugno 2003 a 21 dollari per azione, è stata prolungata più volte e dovrebbe scadere propri oggi.
PeopleSoft ha detto più volte e a gran voce di non avere nessuna intenzione di cedere, nonostante le pressioni da parte degli azionisti.
¿L¿Opa ha messo alla prova le nostre risorse e offeso il nostro valore, ma noi non abbiamo ceduto e non cederemo¿, ha detto il direttore generale di PeopleSoft Craig Conway, nell¿occasione dell¿accordo con IBM, che integrerà i prodotti PeopleSoft nel suo portafoglio di applicazioni professionali.
Certo le cose cambiano alla luce della possibilità che l¿Antitrust Ue dia il via libera alla fusione.
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