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Dipendenza da Internet, un argomento che fa discutere tanto e che per alcuni, è stato anche alla base della fine dei propri matrimoni.
E adesso arriva la prova. Ebbene, due grosse società del mondo dell¿Information tecnology,Yahoo e l¿agenzia pubblicitaria OMD, hanno presentato, nell¿occasione della settimana della pubblicità di New York, i dati di una ricerca che lo confermerebbe.
Lo studio è stato effettuato su un campione di 28 internauti, che sono stati costretti per due settimane a stare lontani dalla Rete.
Le rilevazioni sono preoccupanti, quasi il 50% del campione ha dichiarato di non poter stare sconnesso dal Web per più di due settimane. In realtà, già dopo cinque giorni offline, si cominciano a mostrare i primi segni di cedimento.
Addirittura la ricerca evidenzia che, dopo una settimana, si iniziano a registrare sintomi da crisi di astinenza: confusione, perdita di orientamento, frustrazione.
Sintomi che sono uguali per tutto il campione, indipendentemente dalla razza, dall¿età o dall¿estrazione sociale.
Gli utenti costretti all¿offline hanno sentito maggiormente la mancanza della possibilità di organizzare dei viaggi, di consultare i risultati sportivi, di comunicare con amici e parenti e di pagare le bollette. Cose che facevano tranquillamente su Internet.
Gli utenti sottoposti all¿esperimento hanno descritto il loro tempo lontano dal Web, come ¿sentirsi fuori dal mondo¿ e hanno parlato di grossa difficoltà a ¿resistere alla tentazione¿ di collegarsi alla Rete.
Wenda Harris Millard – chief sales officer di Yahoo ¿ ha commentato che ¿lo studio mostra come Internet, in soli 10 di uso di massa, ha cambiato la quotidianità degli utenti¿.
La Millard ha anche riferito de i problemi per reperire persone disposte a sottoporsi a questo esperimento. Nessuno sembrava infatti entusiasta all¿idea di stare per due settimane senza Internet.
La ricerca è stata infatti condotta attraverso blog, o testimonianze scritte, in cui i partecipanti hanno esternato le difficoltà scatenate dallo stato di offline.
Alla base di questo studio non stanno motivi sociologici, anche se ci sarebbe piaciuto.
I dati serviranno agli esperti di marketing per avere informazioni dettagliate sul target dei consumatori, sulle ragioni che spingono i consumatori a fare delle scelte invece di altre e sull¿impatto emotivo.
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