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Per bloccare lo spam ne sono state studiate tante di contromisure, dai software alle leggi ad hoc, ma niente. Niente sembra riuscire a fermare l¿invasione della posta spazzatura.
E mentre Microsoft incassa la bocciatura della sua tecnologia anti-spam SenderID da parte dell¿IETF e di AOL ¿ contrarie alla strategia proprietaria del gigante di Redmond ¿ la FTC propone di mettere una ¿taglia¿ sulla testa degli spammer.
Ricompense fino a 250 mila dollari, dice la Federal Trade Commission, incoraggerebbero gli utenti a rompere quel muro di omertà che protegge le sleali società di telemarketing o i singoli spammer.
La contromisura, inoltre, aiuterebbe a ¿rinforzare¿ il Can-Spam Act, la legge anti-spam che, entrata in vigore a gennaio di quest¿anno, niente ha potuto contro l¿avanzata dell¿increscioso fenomeno.
Alla banca dati per la lotta allo spam vengono inoltrati in media 300 mila messaggi al giorno, ma la FTC ritiene che nessuno dei consumatori sarebbe in grado di fornire indicazioni rilevanti per risalire ai colpevoli dell¿invio.
Gli ostacoli principali, nel rintracciare gli spammer, sono tre e risiedono nella difficoltà a identificare e localizzare gli spammer; nello sviluppo di prove sufficienti a dimostrare che questi individui o aziende siano legalmente responsabili e nell¿ottenere il risarcimento dei danni.
A infrangere il silenzio e fornire informazioni che la FTC definisce ¿di alto valore¿, potrebbero essere dunque solo degli ¿insider¿, persone o aziende vicine agli spammer.
Solo queste persone potrebbero aiutare i cosiddetti ¿cyber detective¿ a mettersi sulle tracce delle aziende che infrangono la legge, sommergendo le caselle di posta di tutto il mondo con offerte di pillole miracolose, materiale pornografico e qualsiasi altra sorta di spazzatura.
Le seppur valide prove fornite dal lavoro di ricostruzione dei cyber segugi, continua il rapporto, non potranno mai portare, da sole, all¿identificazione degli spammer e comunque non costituirebbero una priva valida per l¿incriminazione formale.
Non avendo i detective della Rete il potere di emettere mandati di comparizione, nella maggior parte dei casi essi non possono ottenere e fornire legalmente alla Commissione prove accettabili riguardo l¿identità, la localizzazione e l¿attività dei presunti spammer.
Molti di questi elementi sono in possesso di terze parti ¿ banche, Isp e altri ¿ che non vogliono o non possono riferirne a persone non autorizzate.
E qui entrano in scena gli ¿insider¿ che, allettati da una lauta ricompensa, potrebbero invece fornire tutte le informazioni ¿confidenziali¿ di cui sono al corrente.
La FTC non ha fatto sapere se ritiene che la taglia sia o meno una buona idea, limitandosi a sottolineare le condizioni necessarie a fare funzionare un simile sistema.
Per incoraggiare il potenziale spione a parlare, riflette però la Commissione, dovrebbe essere garantita una sorta di immunità e un premio in denaro, consegnato anche se le dichiarazioni ottenute non bastano a collezionare abbastanza prove per incriminare il presunto colpevole.
La Commissione si dice è incapace di stabilire con certezza la somma adatta a convincere gli insider a vuotare il sacco, precisando però il premio dovrebbe ¿partire da 100 mila dollari per un massimo di 250 mila¿.
Anche con un simile premio in denaro, ammette comunque la Commissione, potrebbe riscontrarsi una certa riluttanza, dal momento che gli insider hanno le ¿ mani sporche¿ e possono andare incontro a conseguenze legali, ed è quindi ancora tutta da verificare l¿efficacia del sistema delle taglie.
Il democratico californiano Zoe Lofgren e altri, sostengono comunque quest¿idea che, dicono, spingerebbe i cittadini ¿tecnologicamente corretti¿ ad aiutare gli investigatori nell¿individuazione degli spammer che, spesso e volentieri, si nascondono dietro una miriade di false identità virtuali.
Il senatore democratico Jon Corzine ha dichiarato invece che il sistema potrebbe servire da base per un programma di ¿cacciatori di taglie¿: ¿Abbiamo fatto così pochi progressi nella lotta allo spam che non possiamo permetterci di lasciare nulla di intentato¿.
La strategia delle taglie, comunque, si è dimostrata efficace nella ricerca dei virus writer: proprio grazie a una taglia di 250 mila dollari offerta da Microsoft, è stato arrestato l¿autore del famigerato Sasser, uno studente tedesco di 18 anni rintracciato proprio grazie alle segnalazioni giunte al colosso di Redmond.
© 2004 Key4biz.it
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Il Rapporto“Study on conditions and options in introducing secondary trading of radio spectrum in the European Community”, sullo scottante argomento del trading delle frequenze, presentato in un appositoWorkshop a Bruxelles il15 luglio 2004 e oggetto di una Consultazione Pubblica che si è chiusa il 15 settembre 2004 (4 documenti,783 pagg, 5,023 Mb)
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