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Sarà lanciato a metà novembre il primo servizio di Tv satellitare sui telefonini 3G.
L¿operazione, promossa dall¿operatore coreano TU Media consentirà la visione di una dozzina di canali, dedicati allo sport, al cinema, alla musica e ai giochi direttamente sui telefonini di terza generazione, senza bisogno di parabole e quant¿altro.
Al vaglio anche la possibilità di offrire canali ¿per soli adulti¿.
TU Media ¿ controllata da SKTelecom, Samsung e LG – ha investito circa 300 milioni di dollari nelle infrastrutture per il servizio, che per la prima volta si avvarrà anche di un satellite geo-stazionario dedicato, Hanbyul, lanciato a marzo di quest¿anno.
Il servizio, come è ovvio, coinvolgerà inizialmente i 38 milioni di utenti mobili coreani, ma verrà esteso globalmente appena gli accordi con altri operatori lo renderanno possibile.
TU Media, che ha stretto accordi anche con le emittenti locali KCBS e KNBC, assicura che il servizio sarà interattivo e permetterà agli utenti di prendere parte a giochi e votazioni e di accedere al portale dell¿operatore.
I servizi verranno trasmessi a frequenze vicine ai 2,6 GHz, nell”area di copertura dei telefoni 3G e in ogni caso molto al di sotto delle frequenze utilizzate per le tradizionali trasmissioni via satellite.
Le aziende sud coreane hanno lanciato i primi servizi di mobile TV nel 2002, e un gran numero di produttori già vendono apparecchi capaci di ricevere e inviare video e trasmissioni televisive sulle reti cellulari.
I costi dei servizi sulle reti 3G, tuttavia, sono ancora abbastanza alti: secondo gli analisti, guardare una partita di calcio sul telefonino costa circa 260 dollari.
Inoltre, i primi apparecchi lanciati da SK Telecom ¿ in grado di ricevere i segnali televisivi dalle stazioni terrestri ¿ sono stati limitati dal raggio e dalla ampiezza della programmazioni.
Con la trasmissione via satellite, invece, i costi dovrebbero scendere sensibilmente, anche se il mercato dei TV phone non riuscirà a decollare nel breve periodo a causa dei potenziali problemi relativi alla qualità del servizio e alla grandezza degli schermi dei telefonini.
A supporto della tecnologia di TU Media, la Samsung sta testando un telefonino capace di ricevere le trasmissioni via satellite.
Il telefono dovrebbe integrare un chip di nuova generazione sviluppato dalla stessa Samsung su un cuore Arm, in grado di decodificare la trasmissione da satellite e di compiere funzioni specifiche quali ad esempio i servizi di pay per view.
I vantaggi racchiusi nell¿apparecchio sono molti, incluso quello di poter comunque utilizzare i servizi erogati sulle diverse piattaforme di terza generazione e il fatto che non è previsto l¿uso di mini-parabole o altri tipi di antenna esterna, ma semplicemente di una serie di ripetitori posti nei maggiori centri urbani, per garantire un guadagno di ricezione.
Già a febbraio, Samsung aveva annunciato il lancio dei primi chip per cellulari a supporto dello standard DMB (Digital Multimedia Broadcasting), in grado di ricevere i contenuti digitali provenienti dal satellite e convertirli in immagini ad alta definizione.
La società sta puntando su questo tipo di servizi per catturare un¿ampia fetta del mercato consumer di fascia alta e non c¿è miglior posto per partire dei mercati asiatici: gli utenti coreani e giapponesi sono infatti i più ricettivi rispetto a tutto quanto è tecnologico.
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