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La musica on line diventa sempre più terreno di battaglia per i big di Internet che uno dopo l’altro annunciano nuovi prodotti o acquisizioni volti a conquistare la leadership di un mercato in piena espansione.
Ha cominciato la Apple lanciando il sito iTunes Music Store da cui scaricare file digitali da riascoltare esclusivamente sul minilettore iPod, letteralmente andato a ruba.
È stata poi la volta di RealNetworks che è partita con Harmony, una tecnologia che rende compatibili i brani scaricati dal sito di RealNetworks con il lettore della Apple. Neanche a dirlo, Steve Jobs è andato su tutte le furie, ma questo non ha impedito alla società di vendere 3 milioni di tracce dal lancio dell’offerta, il 17 agosto scorso.
Tocca, adesso, a Yahoo!, che non poteva certo stare a guardare ed è corsa ai ripari annunciando l’acquisizione di Musicmatch, fornitore di software e servizi musicali personalizzati, per 160 milioni di dollari in cash.
Fondata nel 1997, Musicmatch è stata la prima società a sviluppare la tecnologia per la gestione della musica digitale.
Tra i diversi servizi proposti, il software Musicmatch Jukebox, che permette agli utenti di creare,caricare, scoprire e organizzare un’intera collezione musicale; la stazione radio online Musicmatch Radio, che offre accessi streaming gratuiti e a pagamento a più di 900 mila canzoni e 200 stazioni pre-programmate; Musicmatch Music Store, un servizio ¿a la carte¿ per scaricare le canzoni, che offre l’accesso a più di 700 mila brani musicali.
Recentemente, la società ha introdotto il servizio a sottoscrizione Musicmatch On Demand, che fornisce un accesso illimitato da qualsiasi computer a più di 700 mila canzoni e una condivisione legale dei brani musicali attraverso l’innovativo servizio “Invia a un amico”.
Musicmatch Jukebox è disponibile in 10 lingue, incluse spagnolo, francese e tedesco.
¿Il nostro obiettivo è di fornire agli utenti la musica che desiderano, come e quando vogliono. Crediamo che Musicmatch fornisca un’eccellente esperienza musicale che amplierà ulteriormente le nostre offerte. Il nostro forte impegno ci aiuterà a portare avanti il nostro obiettivo di fornire a tutti i fan la migliore e più completa gamma di prodotti e servizi musicali, dalla scoperta alla distribuzione e gestione della musica,” dichiara David Goldberg, Vice Presidente e General Manager della sezione musicale di Yahoo!.
l’accordo, secondo i calcoli della società, aumenterà sensibilmente la reach musicale di Yahoo! da 12.9 milioni a circa 23 milioni di utenti e permetterà a di soddisfare maggiormente inserzionisti e etichette discografiche.
Attualmente, infatti, Yahoo offre il servizio musicale Launch (http://launch.yahoo.com/) che offre una vasta selezione di musica e video, speciali sugli artisti e notizie, coprendo tutti i generi musicali. Launch offre anche il servizio LaunchCast, che dà la possibilità agli utenti di personalizzare la loro stazione radio su Internet o di ascoltare dozzine di canali musicali pre-programmati.
Quello della musica digitale è un mercato nascente ma dalle enormi potenzialità: secondo le stime di Jupiter Research, le vendite delle sottoscrizioni musicali cresceranno da 113 milioni di dollari di quest’anno a 890 milioni di dollari nel 2009, mentre il download digitale raggiungerà 803 milioni di dollari nel 2009, paragonati ai 158 milioni di dollari del 2004
I protagonisti del settore sono dunque tutti in campo: anche la Microsoft che, dopo un lungo torpore dovuto all’assoluto monopolio del settore, ha lanciato in via sperimentale il music store MSN music e ha aggiornato il suo Media Player, proponendo la versione .10.
Il catalogo della Microsoft contiene 350 mila brani, che presto dovrebbero passare a 550 mila.
Il music store ha anche lanciato una promozione che prevede il calo del prezzo dei singoli pezzi a 0,99 euro o 1,29 euro anzichè 1,89 euro e l’offerta compri due paghi uno.
Tutti, dunque, a rincorrere Apple, che controlla attualmente il 70% del mercato, ma Apple ha una cosa che gli altri non hanno e cioè l’iPod che, in brevissimo tempo, è diventato l’oggetto del desiderio della gran parte dei patiti di musica digitale.
Steve Jobs non ha nessuna intenzione di rendere la musica scaricata da qualsiasi sito non sia il suo music store, compatibile col suo gioiellino.
Prima di puntare alla leadership, dunque, tutti i competitor dovranno fare i conti con questa realtà.
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