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I big della telefonia mobile mondiale si sono uniti in nome della TV sul telefonino, considerata la prossima frontiera dell¿industria.
Motorola, NEC, Nokia, Siemens e Sony Ericsson hanno annunciato la loro collaborazione nel settore dei Mobile Broadcast Services, impostati in seno alla Open Mobile Alliance.
L¿obiettivo del nuovo progetto è quello di stabilire le specifiche necessarie a consentire la distribuzione di contenuti televisivi, e non solo, sui telefonini e di aprire il mercato a nuovi servizi e dispositivi.
La mobile phone TV, infatti,altro non è che la possibilità di ricevere contenuti televisivi sul telefonino, attraverso le reti di distribuzione mobile. In generale, il mobile broadcasting consentirà però la diffusione di massa di qualsiasi contenuto multimediale a costi relativamente contenuti.
Questo dovrebbe far decollare la domanda sia di contenuti multimediali, sia di nuovi apparecchi abilitati alla ricezione e, quindi, dotati di schermi grandi e a colori, memoria locale e applicazioni atte a utilizzare al meglio questi contenuti.
¿Il contenuto è Re¿, dice Steffen Ring di Motorola PCS, ¿Ma la mobilità è Regina. E noi dobbiamo unirci per favorire queste Nozze Reali¿.
In questo settore, le società asiatiche sono di sicuro le più all¿avanguardia. La giapponese NEC è stata la prima a sviluppare il prototipo di un telefonino capace di ricevere le trasmissioni della Tv digitale terrestre.
Masaaki Ohara, Senior Manager della divisione Mobile Terminals di NEC dice infatti che ¿¿l¿affermazione del Mobile Broadcast è essenziale perché l¿utente finale si goda tutta una serie di servizi attraverso il telefonino¿.
Attraverso i nuovi dispositivi i consumatori potranno accedere a tutta una serie di nuovi servizi, assicura il General Manager di Nokia Seppo Sutela.
¿Nokia è felice di guidare il cambiamento e presto introdurrà una soluzione di broadcast mobile basata su IPDC su DVB-H¿.
La tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcast ¿ Handheld) è stata presentata nel mese di aprile, nell¿ambito del NAB 2004 di Las Vegas, dal consorzio europeo responsabile dello sviluppo degli standard per le trasmissioni televisive in formato digitale (Digital Video Broadcasting Project – DVB).
Lo standard sta acquistando sempre più consensi anche in Europa sia per le sue affinità con il DVB-T del digitale terrestre, sia perché consente una gestione del segnale televisivo attenta al risparmio di energia.
Oltre a portare una nuova forma di intrattenimento multimediale, la tecnologia apre nuove opportunità di mercato per le aziende di telecomunicazioni, di broadcasting e di tutti i protagonisti del mondo mobile multimediale: content provider, content aggregator, operatori di rete e produttori di handset, nonché per i nuovi attori, gli IP Datacaster operator.
L¿obiettivo finale è quello di creare la vera convergenza fra la TV e la telefonia mobile, creando servizi con capacità migliori e nuove forme di interattività per la trasmissione di contenuti multimediali.
Perché questa visione diventi realtà ci vorrà ancora un po¿ di tempo, ma sono già in atto una serie di accordi è progetti che saranno presto in grado di trasformare i telefonini in televisori.
Secondo un rapporto condotto da IMS Research, i servizi per la televisione sul cellulare saranno utilizzati da circa 120 milioni di utenti entro il 2010. Entro questa data, saranno consegnati circa 56 milioni di telefonini capaci di supportare questa funzionalità.
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Il primo documento, disponibile dall”8 settembre 2004, è “The next moves: Convergence in the communications and content industries“, di Agilent Technologies per The Economist Intelligence Unit.