Italia
di Paolo Zocchi
Coordinatore
Osservatorio Nazionale ICT, DL-Margherita
La splendida terrazza del Covo dei Saraceni di Polignano a Mare, affacciata su un mare ampio pieno di luce, è stata forse il luogo più significativo per presentare il 2° Libro Bianco sulle tecnologie digitali e l¿innovazione dell¿Osservatorio Nazionale sulle ICT del partito, promosso dal Dipartimento Innovazione e Sviluppo diretto da Linda Lanzillotta. Ciò perché le ICT hanno molto a che fare con questi splendidi scenari in cui la qualità italiana espressa dal paesaggio, dal buon cibo, dal vivere secondo i giusti ritmi e i giusti spazi, si coniuga con lo sviluppo economico, il progresso tecnologico, la capacità di un Paese di valorizzare le proprie risorse migliori.
Quello che infatti come Margherita abbiamo voluto esprimere con la pubblicazione delle nostre riflessioni programmatiche sui temi delle ICT, non è soltanto l¿ennesima sottolineatura della loro centralità nel quadro della crescita nazionale, quanto la considerazione che si tratta della chiave più importante per uno sviluppo armonico.
L¿inevitabile coincidenza, per molti di noi che lavorano come knowledge workers tra tempo di vita e tempo di lavoro, rischierebbe altrimenti di diventare una gabbia alienante: saper usare le nuove tecnologie deve invece significare vivere meglio, magari più velocemente, ma trovando maggior valore nel rapporto tra le persone, nel tempo libero, nella possibilità di cogliere le opportunità, nel dar valore alla propria creatività.
A confrontarsi sui temi contenuti nel Libro Bianco, sono stati imprenditori, operatori del settore e addetti ai lavori, convenuti a Polignano su invito della Margherita: Riccardo Perissich (Presidente di Telecom Italia Media), Umberto Paolucci (Presidente di Microsoft Italia), Francois de Brabant (AD di Between), Raffaele Barberio (Direttore di Key4biz), Luigi De Vecchis (AD di Siemens Mobile), Arturo Artom (Presidente di Netsystem), Vito Pertosa (AD di Mer Mac Spa).
Tutti gli interventi hanno sottolineato opportunità e gli aspetti inconsueti della rivoluzione digitale. Ma al tempo stesso non si sono sottratti alle problematiche che, purtroppo, questo settore vede sempre più spinose. Purtroppo, lo diciamo con sincero dispiacere, il metodo del Ministero dedicato alle ICT non ha funzionato: la buona volontà e anche la dedizione del ministro Stanca, non hanno coinciso con una strategia politica dell¿intero governo volta alla modernizzazione del Paese.
Questo, a mio parere, è avvenuto per diversi motivi.
In primo luogo la sovrapposizione di competenze, in conseguenza della quale le competenze per l¿ICT nella scuola, nella sanità, nei trasporti e finanche per la banda larga non sono specificamente assegnate al MIT; o, per meglio dire, il MIT non ha il sufficiente peso politico per imporre centralità a soluzioni che, come ha detto Francois de Brabant, richiederebbero ¿cure da cavallo¿.
Un¿altra ragione consiste nel fatto che sono venuti meno gli obiettivi concreti (protocollo, workflow, archiviazione ottica¿) e lo spostamento dell¿enfasi sui progetti ha portato ad un quadro abbastanza frastagliato.
Infine vi è la questione delle risorse: gli investimenti in ICT sono ancora fortemente insufficienti.
E¿ quindi nelle nostre intenzione dare corpo a questa famosa cura da cavallo che significa in sostanza mettere soldi (molti) nei posti giusti, e, soprattutto, creare quella necessaria cultura politica un po¿ meno attenta al day-by-day e molto più protesa a creare le basi di un solido processo di modernizzazione.
Il Libro Bianco è un passo avanti, ma solo un passo.
Il confronto con le realtà produttive e con l¿intera società civile costituisce una leva chiave per generare nuove idee e soprattutto per creare quel ¿coraggio tecnologico¿ indispensabile quando si tratta di dare antibiotici forti. E soprattutto è fondamentale che queste idee comincino a circolare. Noi, come Margherita, abbiamo oggi proposto l¿istituzione di una Vicepresidenza del Consiglio con delega all¿Innovazione Tecnologica e con mandato di operare in maniera trasversale per fare innovazione nei diversi settori delle realtà sociali e produttive.
E¿ infine fondamentale aprire un confronto su questi temi con le altre forze politiche della coalizione, ma soprattutto è importante cominciare a dare risposte agli operatori del settore, preoccupati che il grande avvenire dell¿Information Technology possa un giorno trovarsi dietro le nostre spalle, ma certi, ancora oggi, di poter contribuire con forza ad invertire quel piano inclinato di decadenza economica e industriale che oggi sembra vivere il nostro Paese.
© 2004 Key4biz.it
Key4biz lancia un nuovo servizio riservato agli abbonati: la distribuzione ogni settimana di indagini ed analisi strategiche, in versione integrale o in executive summary, offerte dai più importanti player del settore.
Il primo documento, disponibile dall”8 settembre 2004, è “The next moves: Convergence in the communications and content industries“, di Agilent Technologies per The Economist Intelligence Unit.