Europa
La tedesca T-Mobile ha iniziato a testare l¿OFDM, una tecnologia sviluppata dalla statunitense Flarion, che promette delle connessioni mobili dieci volte più rapide e più economiche di quelle garantite dalla terza generazione.
La tecnologia OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplexing) è un sistema di modulazione digitale che divide la banda di frequenza in numerosi sottocanali paralleli per prevenire qualsiasi tipo di interferenza. Secondo Flarion, l¿OFDM può supportare in media 1,5 Mbit/s di dati per utente, usando solo 1,25 MHz di spettro.
In parole povere, la tecnologia permette un miglior utilizzo dello spettro radio, con la possibilità di assegnare nuove gamme d”onda, di accedere a Internet tramite protocollo Ipv6 ed è più economica da realizzare rispetto alle tecnologie 3G.
Un operatore può infatti coprire le spese relative a un abbonato con un investimento di 10 dollari, cioè un decimo di quanto occorre per un abbonato al 3G. Inoltre, la velocità massima dei network Umts è di 400 kilobits al secondo, ma quando le reti saranno a pieno regime, la velocità massima di scambio dati sarà di appena un terzo, quindi appena sufficiente per uno streaming di alta qualità.
L¿operatore britannico Vodafone ha già cominciato a testare la tecnologia in Giappone, mentre la Nextel la sta sperimentando negli Stati Uniti e Telstra in Australia.
T-Mobile, che attraverso la filiale T-Ventures possiede una partecipazione in Flarion, resta tuttavia prudente sul futuro della tecnologia.
¿T-Mobile, in quanto leader nelle attuali tecnologie ad alta velocità come il 3G e il Wi-Fi, studia e investe molto nelle nuove tecnologie. Ci teniamo quindi ad approfondire le nostre conoscenze sull¿OFDM¿, ha dichiarato Hans-Eckhard Krueger in un comunicato.
In un primo momento, l¿OFDM partirà sui laptop, fornendo connettività a banda larga ininterrotta anche quando il segnale passa da una stazione base a un¿altra e permettendo ad esempio ai dipendenti di una compagnia di accedere in mobilità alle reti aziendali.
La tecnologia permette di utilizzare le stesse frequenze radio e le stesse antenne della telefonia mobile di terza generazione, ma le condizioni di utilizzo delle licenze 3G ancora non lo permettono.
Sembra però che i regolatori stiano pensando di alleggerire un po¿ le restrizioni sullo spettro di banda per consentire agli operatori di creare valore dai loro investimenti nel 3G.
Queste limitazioni sono infatti inutili e sminuiscono il valore delle licenze e dello spettro radio, mentre le tecnologie OFDM permettono di far passare più informazioni su frequenze radio il cui numero è molto limitato.
Joe Barret, il direttore marketing di Flarion si dice quindi sicuro del fatto che ¿¿da qui alla fine dell¿anno i regolatori daranno agli operatori la possibilità di utilizzare ugualmente lo spettro del 3G per il Flash OFDM¿.
I responsabili di Flarion si sono affrettati a chiarire che la loro tecnologia ¿ concepita principalmente per un uso dai laptop – non intende in alcun modo spodestare l¿Umts, concepito per uno scambio dati sicuramente più limitato.
Sono in molti infatti a credere che Flarion farà fatica a trasportare la tecnologia sul mercato della telefonia mobile, anche alla luce del fatto che la velocità di trasporto dei dati sulle reti Wideband-CDMA sarà migliorata a breve con l¿introduzione della tecnologia HSDPA (high-speed downlink packet access) che in Giappone sarà lanciata nel corso del 2005.
I costruttori, inoltre, sono sempre restii a investire in tecnologie appartenenti a una sola società.
Flarion ci tiene comunque a sottolineare che non è nelle intenzioni della società di diventare una seconda Qualcomm, la società americana che detiene tutti i brevetti della tecnologia di telefonia mobile CDMA, molto utilizzata negli Stati Uniti.
¿Non vogliamo ripetere gli errori di alcune società del settore ¿ ha dichiarato Barret ¿ Vogliamo che l¿OFDM diventi un successo mondiale e non vogliamo ¿spennare¿ il mercato¿
Ma ovviamente queste dichiarazioni devono essere prese con le dovute distanze, dal momento che ogni vendor ha interesse a promuovere le tecnologie su cui ha investito. E vale anche per Flarion.
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Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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Il primo documento, disponibile dall”8 settembre 2004, è “The next moves: Convergence in the communications and content industries“, di Agilent Technologies per The Economist Intelligence Unit.