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L¿operatore storico tedesco Deutsche Telekom ha riorganizzato le proprie attività di telefonia fissa e accesso a Internet, riunendole in un¿unica divisione sotto la guida di Walter Raizner, in arrivo da IBM Germania.
Lo ha annunciato la stessa società, confermando le dimissioni di Thomas Holtrop dalla presidenza di T-Online, operative dal prossimo 30 settembre.
Al posto di Holtrop è stato eletto l¿ormai ex direttore finanziario del gruppo, Rainer Beaujean, la cui candidatura è stata esaminata dal consiglio di sorveglianza sabato scorso.
Nel comunicato diffuso dalla compagnia, ex monopolista delle tlc tedesche, si apprende che la riorganizzazione è stata resa necessaria dalle ¿sfide all¿orizzonte di DT, in particolare sul mercato del grande pubblico¿.
In ogni caso, la notizia ha fatto volare il titolo T-Online in Borsa, che ha chiuso venerdì con un guadagno del 4,6% a 8,27 euro.
Thomas Holtrop lascia la guida del primo fornitore di accesso a Internet europeo dopo soli 4 anni: era arrivato alla testa del gruppo per ridare smalto al marchio, all¿epoca in piena crisi d¿immagine.
Holtrop ha compiuto, in parte la sua missione: grazie anche alla banda larga, gli ultimi risultati dell¿Isp confermano un ritrovato stato di forma.
L¿utile netto del gruppo, a fine giugno, si è attestato a 88,2 milioni di euro, contro una perdita per 40,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2003. Il fatturato ha segnato invece una crescita dell¿11% a 500 milioni di euro con 181 mila nuovi abbonati alla banda larga nell¿ultimo trimestre.
L¿operazione riflette la volontà della compagnia di focalizzarsi con più energia sulle tre aree strategiche: telefonia mobile, telefonia fissa e Internet.
Oltre all¿arrivo di Raizner e alla partenza di Holtrop, il board subirà altre variazioni: René Obermann sraà responsabile della divisione Mobile Communications, mentre Konrad F. Reiss si occuperà dell¿area Business Customers.
Orfano di Holtrop, T-Online dovrà comunque affrontare diversi capovolgimenti, soprattutto nel comparto internazionale. L¿ultimo trimestre, infatti, è stato caratterizzato dal ritorno all¿utile delle attività estere dell¿Isp e all¿annuncio dei risultati il futuro ex presidente aveva reso nota l¿intenzione di rivedere l¿avvenire delle proprie filiali straniere.
Quale sarà dunque il futuro di Club Internet? Un ritiro dal mercato o, al contrario, il suo rafforzamento?
Nessuna opzione è stata al momento scartata dalla società che non ha neanche chiarito se intende seguire l¿esempio della francese France Telecom che ha recentemente messo le mani sul 100% delle azioni della divisione Internet Wanadoo, riunendo in un¿unica struttura l¿insieme delle attività di telefonia fissa e accesso a Internet.
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